Maannews - AFP - 30/10/2014 - 19:59 - "Questa escalation israeliana è pericolosa, una dichiarazione di guerra contro il popolo palestinese e i suoi luoghi sacri e la nazione araba e islamica", il suo portavoce Nabil Abu Rudeina ha citato la dichiarazione del Presidente Mahmoud Abbas di giovedì … "Noi riteniamo il governo israeliano responsabile di questa pericolosa escalation in Gerusalemme, che ha raggiunto il suo apice attraverso la chiusura della moschea di Al-Aqsa di questa mattina". http://www.maannews.net
La Moschea di al Aqsa riaperta ai fedeli palestinesi prima della giornata della collera Giovedi sera le autorità israeliane hanno deciso di riaprire la Spianata delle moschee di Al-Aqsa a Gerusalemme, dopo averne ordinato la chiusura e dopo che arabi e Usa hanno chiesto che i fedeli musulmani possano essere ammessi. "E' stato deciso di ripristinare alla normalità il cortile della moschea con effetto immediato", ha detto la portavoce della polizia Luba Samri AFP, aggiungendo che a causa del timore di disordini per la preghiera del venerdì a mezzogiorno, l’accesso per gli uomini sarà limitato a quelli oltre i 50 anni. La decisione fa seguito ad una giornata di chiusura per i fedeli musulmani, in seguito alla sparatoria che ha coinvolto l’attivista ebreo di destra Yehuda Glick, durante una manifestazione la sera prima, in mezzo a crescenti tensioni per contraccolpo dei coloni ebrei. Glick era un sostenitore di primo piano dei piani per distruggere la moschea di Al-Aqsa e ricostruire un tempio ebraico nell’area, e l'attentato alla sua vita è stato collegato a mesi di restrizioni per i fedeli musulmani presso il sito, così come il voto imminente nella Knesset israeliana per dividere potenzialmente il sito in aree di culto per musulmani ed ebrei. La sparatoria ha causato scontri in tutta la Gerusalemme Est occupata, dove, un raid dell'esercito israeliano in una casa, ha lasciato il palestinese 32enne di Silwan, Mutaz Hijazi, morto. La polizia ha affermato di averlo identificato come l'autore della sparatoria. Giovedì mattina, i cortili della moschea di Al-Aqsa erano stranamente tranquilli, e testimoni oculari hanno detto che solo otto palestinesi sono riusciti a entrare per pregare la preghiera dell'alba nel cortile normalmente pieno. Le preghiere di pomeriggio e sera, nel frattempo, hanno visto la partecipazione di sole 30-40 persone tutti impiegati dell’ufficio per le dotazioni islamiche nella struttura. Centinaia di palestinesi, nel frattempo, hanno pregato nei vicoli della città vecchia sotto la pesante presenza di agenti della sicurezza israeliana, essendo stato loro negato l'ingresso al cortile. In via al-Wad nella città vecchia, che porta alla Porta del Consiglio che si apre sul cortile, le forze israeliane si sono scontrate con i palestinesi, sparando contro di loro granate assordanti e proiettili di acciaio ricoperti di gomma e colpendoli alcuni con bastoni e fucili. Un palestinese è stato ferito alla testa dalla scheggia di una granata stordente. Un tribunale israeliano ha vietato a tre donne di entrare in al-Aqsa per più di un mese e ordinato loro di pagare una multa di 500 shekel ciascuna. Gli individui sono stati identificati come Nujoud Mteir e Zeinat Dweik, vietato per 45 giorni, e Khadija Abu Ghaliya vietato per 60 giorni, lo ha detto a Ma'an l’avvocato Ramzi Kteilat. http://www.maannews.net Aqsa reopened to Palestinian worshipers ahead of 'Day of Rage' Israeli authorities on Thursday evening decided to reopen Jerusalem's Al-Aqsa mosque compound after ordering its closure and following Arab and US calls for Muslim worshippers to be allowed in. "It was decided to restore (the compound) to normal ... effective immediately," police spokeswoman Luba Samri told AFP, adding that because of a fear of unrest at Friday midday prayers, entry for men would be restricted to those over 50. The decision follows a full day of closure to Muslim worshipers following the shooting of right-wing Jewish activist Yehuda Glick at a rally the night before, amid rising tensions amid fears of a Jewish settler backlash. Glick was a prominent proponent of plans to destroy the Al-Aqsa mosque and rebuild a Jewish temple in the area, and the attempt on his life was assumed to be linked to months of restrictions on Muslim worshipers at the site as well as an upcoming vote in the Israeli Knesset to potentially divide the site into areas of Muslim and Jewish worship. The shooting prompted clashes across occupied East Jerusalem and an Israeli military raid on a Silwan home that left Palestinian Mutaz Hijazi, 32, dead. Police claimed to have identified him as the perpetrator of the shooting. On Thursday morning, the courtyards of the Al-Aqsa mosque sat eerily quiet, and eyewitnesses said only eight Palestinians managed to enter to pray the dawn prayer in the normally full compound. Afternoon and evening prayers, meanwhile, saw the attendance of only the 30-40 people who all employed in the office of Islamic endowments at the compound. Hundreds of Palestinians, meanwhile, prayed in the alleys of the old city under heavy Israeli security presence, having been denied entrance to the compound. In al-Wad street in the Old City, which leads to the Council Gate of the compound, Israeli forces clashed with Palestinians, firing stun grenades and rubber-coated steel bullets at them, and hitting some with batons and rifles. One Palestinian was injured from a splinter from a stun grenade that hit his head. An Israeli court also banned three women from entering al-Aqsa for more than a month and ordered them to pay fines of 500 shekels each. The individuals were identified as Nujoud Mteir and Zeinat Dweik, banned for 45 days, and Khadija Abu Ghaliya banned for 60 days, lawyer Ramzi Kteilat told Ma'an.
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