Middleeastmonitor - Wednesday, 15 October 2014 - L'esercito israeliano continua a stringere l'assedio intorno al complesso di Al Aqsa. Durante la festa ebraica settimana di Sukkot, che termina Mercoledì sera, centinaia di ebrei di destra hanno visitato il cortile causando numerosi scontri con i fedeli palestinesi. Secondo il Ministero dell’informazione palestinese gli attacchi sono iniziati sei mesi fa, in seguito all’evacuazione di 300 giovani palestinesi dalla moschea, in modo che i coloni ebrei potessero entrarvi. Le pretese ebree su Al-Aqsa stanno alimentando le tensioni. La moschea è il terzo luogo santo dell'Islam ed è situato nel cuore della Città Vecchia di Gerusalemme Est, occupata da Israele nel 1967. Gli ebrei sostengono che la moschea sorge sul sito del Monte del Tempio, il luogo più sacro del giudaismo, tuttavia molti Rabbini, tra cui il capo del Gran rabbinato di Israele, credono che entrare in Al-Aqsa sia una violazione della legge ebraica. |
http://www.palestinarossa.it/ L'Fplp invita a resistere agli attacchi dell'occupazione contro Al-Aqsa Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha invitato il popolo palestinese di Gerusalemme, delle zone occupate del 1948, della Cisgiordania occupata e di tutto il mondo, a prendere provvedimenti immediati e urgenti per affrontare gli attacchi di centinaia di coloni e soldati di occupazione che sono iniziati Lunedi 13 ottobre. I coloni stanno tentando di organizzare ed attuare "azioni concrete" verso il controllo della moschea Al-Aqsa, con la volontà di isolarla e presumibilmente di “ricostruire il Tempio" al suo posto. Ciò fa parte di un piano sionista per ottenere il pieno controllo di Gerusalemme e per tentare di cancellare lo status della città come capitale eterna del popolo palestinese. Secondo il PFLP ciò che sta accadendo può rappresentare uno sviluppo pericoloso e un'escalation nella politica delle forze di occupazione, che hanno preso d'assalto al-Aqsa a centinaia, chiudendo la zona, impedendo ai palestinesi di entrare o uscire, al fine di garantire un percorso chiaro per i coloni che così possono entrare sotto la bandiera della "Rinascita del Tempio". Questo avviene nello stesso momento in cui centinaia di coloni di occupazione, accompagnati da oltre 35 veicoli militari, sono entrati nella Tomba di Giuseppe a Nablus, incontrando le proteste e la resistenza. Inoltre, questo è il momento della raccolta delle olive, caratterizzato dalla violenza dei coloni e dei soldati contro i contadini palestinesi, che hanno dovuto subire anche il taglio e il danneggiamento dei loro alberi di ulivo. Il FPLP ha chiesto all'Autorità palestinese e a tutte le forze palestinesi di rifiutare fermamente i negoziati e tutti i conseguenti incontri di coordinamento, al contrario di agire per radunare le forze arabe, islamiche e internazionali per difendere Gerusalemme e il popolo palestinese di fronte all'attacco, alla pulizia etnica e all'esclusione sionista, sostenendo la fermezza della sua gente finanziariamente, politicamente e moralmente.
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