http://www.infopal.it Gerusalemme, la Città Santa sotto assedio israeliano
L’Organizzazione Araba per i Diritti Umani (AOHR) con sede a Londra, ha fatto appello alle autorità mondiali affinché intervengano contro i danni che gli israeliani stanno causando alla città di Gerusalemme ed ai suoi siti sacri, prima tra tutti la moschea al-Aqsa. L’organizzazione ha spiegato come il silenzio internazionale non faccia che incoraggiare Israele ad impiegare ogni sua risorsa legislativa, militare ed esecutiva per commettere crimini di guerra e giudaizzare la Città Santa. Nella dichiarazione si aggiunge poi che “ogni giorno Israele indice appalti per la costruzione di ulteriori unità d’insediamento e organizza attività d’esproprio delle abitazioni dei palestinesi alimentando di fatto quello che può essere considerato il processo di pulizia etnica più clamoroso mai verificatosi nella storia”. Secondo l’organizzazione, durante il mese di marzo gli israeliani hanno proceduto alla demolizione di quattro abitazioni ed un negozio palestinesi, con il pretesto che si trattava di costruzioni abusive. Nel mirino ora sono finiti altri 13 edifici nei quartieri di Thawri e Silwan. Sempre nel mese corrente, si è assistito all’approvazione israeliana alla costruzione di 2250 abitazioni (cui si aggiungono un museo ebraico ed una scuola religiosa) in sette diversi insediamenti dislocati in Gerusalemme e nel quartiere ebraico della città di Beit Hanina, sita in territori palestinesi annessi da Israele. “L’espansione degli insediamenti gerosolimitani coincide con il costante ridimensionamento dei quartieri arabi della città santa, dove ai Palestinesi viene proibito non solo di costruire nuovi edifici, nonostante la loro assoluta necessità, ma persino di ristrutturare quelli ormai fatiscenti”. L’organizzazione ha spiegato inoltre che “la condotta israeliana ha un effetto devastante anche sul mondo dell’istruzione: più di 15 mila bambini palestinesi, a causa del sovraffollamento conseguente alla carenza sempre più marcata di aule adeguate, non hanno la possibilità di frequentare la scuola con regolarità”. Nella dichiarazione si afferma che i medesimi soprusi vengono arrecati anche ai siti sacri islamici e cristiani, in particolare alla moschea al-Aqsa, minacciata dai raid che quotidianamente si consumano nei suoi cortili e sotto la quale Israele continua a scavare tunnel e cunicoli, impedendo ai Musulmani di potervisi recare. L’organizzazione ha poi concluso sottolineando come l’incremento delle vessazioni ai palestinesi ed alla moschea al-Aqsa non rappresenti solo una grave minaccia al sempre più fragile equilibrio gerosolimitano, ma costituisca anche un concreto pericolo per la sicurezza e la pace internazionali.
|
|