Fonte: Al Manar
http://www.controinformazione.info
01 Dic 2014

La lobby sionista francese si mobilita per bloccare il riconoscimento internazionale dello Stato palestinese
Traduzione di Luciano Lago

Lo scorso Mercoledì, in un canale della Tv  israeliana, “ì24news”, il presidente del Consiglio Rappresentativo delle Istituzioni ebraiche di Francia (CRIF), Roger Cukierman, ha affermato che era intervenuto in presenza dei parlamentari francesi dell Unione per il Movimento Popolare (UMP) per convincerli a votare contro il riconoscimento dello Stato della Palestina.

Alla domanda circa la sua reazione a proposito del voto dell’Assemblea Nazionale, Cukierman ha confessato che era intervenuto per fare due cose: che partecipassero al voto previsto per il 2 Dicembre e che votassero in modo contrario al riconoscimento dello Stato Palestinese.

Cukierman ha dichiarato anche che disponeva di “giusti contatti” nel Palazzo dell’Eliseo (sede governo francese) che gli avrebbero assicurato, allo stesso modo di come avrebbe fatto il ministro degli Esteri Laurent Fabius, che Francois Hollande ed il primo ministro Manuel Valls, entrambi conosciuti per le loro tendenze pro Israele, non avevano alcuna volontà di portare a compimento un riconoscimento dello Stato della Palestina a breve termine.

Cukierman ha accolto favorevolmente l’atteggiamento dell’ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, manifestato alla vigilia del voto , con cui si è dichiarato contrario al riconoscimento. “E’ stato perfettamente in linea,ha dichiarato Cukierman.

Il Martedì nel pomeriggio, Sarkozy, vecchio capo di Stato e forse nuovo candidato dell’UMP alla presidenza, si è dichiarato nuovamente ostile al riconoscimento parlamentare dello Stato della Palestina.

La battaglia della mia vita”

“Io voglio dire la mia verità. Non accetterò mai che ponga in questione il diritto alla sicurezza di Israele, giammai. Questa è la battaglia della mia vita”, ha assicurato Sakozy.

Nonostante avesse affermato in precedenza che lui voleva adoperarsi perchè ” i palestinesi possano avere un giorno un proprio stato”, Sarkozì ha detto che si rifiutava ad “un riconoscimento unilaterale pochi giorni dopo di un attentato mortale e quando non c’è in vista alcun processo di pace”.

L’attivista sionista Bernard-Henry Levy ha detto da parte sua che Hamas (che si trova nell’attuale governo palestinese) propone per la distruzione di Israele.”Non possiamo riconoscere simbolicamente un governo la cui metà dei suoi ministri sognano di annichilire uno stato vicino”, ha scritto sul suo blog.

Occorre segnalare che i negoziati tra i palestinesi e gli israeliani sono falliti per la negativa di Israele nel riconoscere il diritto dei palestinesi nel realizzare un proprio stato con le frontiere del 1967, tale e quale come viene riconosciuto nelle varie risoluzioni delle Nazioni Unite. Pertanto, il presupposto riconoscimento di uno Stato palestinese come frutto di negoziati è un qualche cosa di illusorio.

In parallelo ai negoziati, Israele ha proseguito la colonizzazione dei territori palestinesi, soprattutto a Gerusalemme est.

Dall’altro lato, varie organizzazioni sioniste hanno realizzato una manifestazione lo scorso 28 di Novembre davanti alla Assemblea Nazionale a Parigi, con il fine di dimostrare il loro rifiuto al riconoscimento dello Stato Palestinese. Circa 250 persone hanno preso parte all’evento.
Tra queste organizzazioni si trovavano Siona, Grance-Israele, l’Ufficio Nazionale di Vigilanza contro l’Antisemitismo (BNVCA) e gruppi estremisti come la Lega della Difesa Ebraica o Betar. Alcuni dei manifestanti portavano cartelli come “Hamas+Fatah=Stato Terrorista”, “Gerusalemme, Toulose, Bruxelles, gli islamici sono dappertutto”.

top