Maannews - 11/12/2014 - Giovedi, in seguito ai funerali del funzionario palestinese Ziad Abu Ein sono scoppiati scontri ad al-Bireh, nella zona di Jabal al-Tawil, tra palestinesi in lutto e le forze israeliane che sono state pesantemente schierate dentro il vicino insediamento illegale di Psagot. Diciannove palestinesi sono stati feriti da proiettili di gomma e decine hanno sofferto per l’eccessiva inalazione di gas lacrimogeni.


Ma’an
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11/12/2014

Migliaia di Palestinesi al funerale del ministro palestinese ucciso dai soldati israeliani

A migliaia hanno partecipato, giovedì, al funerale del ministro palestinese Ziad Abu Ein, ucciso mercoledì dalle forze israeliane durante una pacifica manifestazione nei pressi di Ramallah.

La dirigenza palestinese ha condannato l’omicidio israeliano del 55enne Ziad Abu Ein.

Palestinesi in uniforme hanno trasportato sulle spalle la bara di Abu Ein, avvolta nella bandiera palestinese nel cortile del quartier generale di Mahmoud Abbas, mentre venivano cantati inni nazionali e la folla gridava “Vendetta”” e “Il tuo sangue non sarà caduto invano!”

Le scuole sono rimaste chiuse, in questo giorno di lutto, e poster di Abu Ein sono stati collocati sui muri delle città della Cisgiordania.

Forze israeliane aggiuntive sono state dislocate a breve distanza, per prevenire scontri con i cittadini in lutto e i manifestanti, in particolare per la vicinanza del cimitero all’insediamento ebraico di Psagot.

Israele “pienamente responsabile”

“Dopo aver appreso i risultati dell’autopsia, il governo palestinese ritiene Israele pienamente responsabile dell’uccisione di Ziad Abu Ein”, ha dichiarato ai giornalisti riuniti a Ramallah, giovedì, il portavoce Ihab Bseiso.

Un ministro palestinese ha affermato che l’autopsia, eseguita da dottori palestinesi, israeliani e giordani, mostra che Abu Ein è stato ucciso dalle azioni delle truppe israeliane.

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