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Yemen a rischio di una guerra civile, dice l'ambasciatore Una base militare nel nord di Sanaa è stata attaccata Domenica nonostante i rapporti per un accordo di tregua La situazione della sicurezza nello Yemen si sta deteriorando così tanto che il paese è a rischio di essere dilaniata dalla guerra civile. Questo è l'avvertimento dato questa settimana dall'ambasciatore del Regno Unito nello Yemen, Abdullah al-Radhi. Parlando alla BBC, ha detto che era indispensabile che un accordo di pace venisse raggiunto rapidamente tra le parti in conflitto e che i donatori internazionali mantenessero le loro promesse di aiuti. Decine di persone sono state uccise questa settimana in una serie di attentati in tutto il paese, la maggior parte effettuate da militanti legati ad al-Qaeda. Una insurrezione sciita conosciuta come movimento Houthi ha raggiunto la capitale Sanaa, dove le sue forze hanno preso il sopravvento su diversi edifici governativi, in gran parte senza trovare resistenza da parte delle truppe governative che sono andate a casa. Gli Houthis hanno anche preso il controllo del principale porto del Mar Rosso dello Yemen, Al-Hodaidah e hanno combattuto i loro nemici settari, i salafiti legati ad al-Qaeda. Nel frattempo, il precedente presidente, Ali Abdullah Saleh, spodestato dalle proteste della primavera araba, è rimasto nel paese e si crede che possa essere ancora fortemente impegnato nel sostenere una fazione contro l'altra. Nel caos, al-Qaeda sta guadagnando terreno e conquistando territorio. Una valutazione da parte dei consulenti per la sicurezza di Five Dimensions, mette la situazione in termini forti: "Lo Yemen si muove lentamente da stato semi-fallito a stato completamente fallito, e in tal senso lo Yemen non è meglio di Libia". L'ambasciatore del Paese a Londra dice che non tutto è perduto, ma che lo Yemen ha urgente bisogno dei miliardi di dollari promessi in aiuti. "Abbiamo visto quasi niente di tutto ciò", ha detto uno dei suoi consiglieri, aggiungendo che il gruppo di 40 di paesi noti come "Friends of Yemen" hanno fatto ben poco oltre parlare del problema. La situazione è allarmante, in particolare per l'Arabia Saudita, così come per le nazioni occidentali, tra cui la Gran Bretagna. Fino alla comparsa dello Stato islamico (IS) questa estate, i funzionari antiterrorismo consideravano lo Yemen come la casa del ramo più pericoloso del movimento jihadista globale. Questo perché nello Yemen, al-Qaeda nella Penisola Arabica (AQAP) ha solo un piccolo numero di responsabili di esperti di bombe, guidato dal cittadino saudita Ibrahim al-Asiri. Per tre volte questa cellula è stata in grado di eludere con successo la sicurezza negli aeroporti e contrabbandare ordigni esplosivi su voli internazionali. Nel 2010 i dispositivi raggiunsero l’aeroporto di East Midlands in Gran Bretagna, su un volo diretto a Chicago, prima che una soffiata dell’intelligence guidasse la polizia nella stiva dove erano stati nascosti. Si ritiene che AQAP ora abbia condiviso questa esperienza in fabbricazione di bombe con altri jihadisti in Siria, alcuni dei quali potrebbero avere passaporti europei.
Timeline dei recenti avvenimenti chiave 29 LUG - Il governo rimuove sussidi ai combustibili come parte delle riforme economiche; i prezzi del carburante raddoppiano 18 agosto - Houthis istituisce campi di protesta armati a Sanaa 31 ago - Leader Houthi richiede una campagna di disobbedienza civile 2 settembre - Il presidente accetta di licenziare il governo; promette di rivedere i tagli ai sussidi Gli Houthis rifiutano la mossa 10 settembre - Le forze di sicurezza sparano uccidendo sette manifestanti Houthi fuori dell'edificio del governo 18 settembre - Scontri tra Houthis e milizie sunnite a Sanaa lasciano 40 morti sul campo 21 settembre - Houthis occupano edifici chiave a Sanaa; il premier si dimette; si trova un accordo per nuova unità di governo. http://www.bbc.com/
Yemen at risk of civil war, says ambassador A military base in northern Sanaa came under attack on Sunday even as reports of a truce deal emerged
The security situation in Yemen is deteriorating so badly the country is at risk of being torn apart by civil war. That is the warning given this week by Yemen's ambassador to the UK, Abdullah al-Radhi. Speaking to the BBC, he said it was imperative that a peace deal was reached quickly between the warring parties and that international donors made good on their pledges of aid. Dozens of people have been killed this week in a series of attacks across the country, most carried out by militants linked to al-Qaeda. A Shia insurgency known as the Houthi movement has reached the capital Sanaa, where its forces have taken over several government buildings, largely unresisted by government troops who went home. The Houthis have also taken control of Yemen's main Red Sea port, Al-Hodaidah and have been fighting their sectarian enemies, the Salafis linked to al-Qaeda. Meanwhile the previous President, Ali Abdullah Saleh, ousted by the Arab Spring protests, has remained in the country and is believed to be still heavily involved in backing one faction against another. In the ensuing chaos, al-Qaeda has been gaining ground and taking territory. An assessment by security consultants Five Dimensions put the situation in stark terms: "Yemen is moving slowly from a semi-failed state to a fully failed state, and to that extent Yemen is no better than Libya." The country's ambassador to London says all is not lost but that Yemen urgently needs the billions of dollars in pledged aid to be delivered. "We have seen almost none of it," said one of his advisers, adding that the 40-strong group of nations known as "Friends of Yemen" have done little more than talking about the problem. The spiralling situation is alarming neighbours, especially Saudi Arabia, as well as Western nations including Britain. Until the emergence of Islamic State (IS) this summer, counter-terrorism officials considered Yemen to be home to the most dangerous branch of the global jihadist movement. That is because in Yemen, Al-Qaeda in the Arabian Peninsular (AQAP) has a small number of expert bomb-makers, led by Saudi national Ibrahim al-Asiri. Three times now this cell has been able to successfully evade airport security and smuggle viable explosive devices onto international flights. In 2010 devices reached East Midlands airport in Britain, on a flight bound for Chicago, before an intelligence tipoff led police to where they were hidden in the cargo hold. It is believed that AQAP has now shared this bomb-making expertise with fellow jihadists in Syria, some of whom may have European passports. Timeline of recent kye events 29 July - Government removes fuel subsidies as part of economic reforms; fuel prices nearly double 18 Aug - Houthis set up armed protest camps in Sanaa 31 Aug - Houthi leader calls for campaign of civil disobedience 2 Sept - President agrees to dismiss govt; promises to review subsidy cuts - Houthis reject move 10 Sept - Security forces shoot dead seven Houthi protesters outside cabinet building 18 Sept - Clashes between Houthis and Sunni militias in Sanaa leave 40 dead 21 Sept - Houthis occupy key buildings in Sanaa; PM resigns; deal for new unity government agreed.
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