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28 luglio 2014

Libia, inferno di fuoco a Tripoli: "Incendio fuori controllo". Ordinata evacuazione

Il governo chiede agli abitanti di lasciare le proprie case in un'area di 80 chilometri quadrati, distante solo 5 chilometri dal centro della città. "Si rischia una catastrofe umanitaria e ambientale"

È "ormai fuori controllo" l'incendio divampato domenica notte ad un deposito di carburante vicino l'aeroporto di Tripoli, colpito da un razzo, e poi propagatosi ad una seconda cisterna. E' quanto denuncia un portavoce della National Oil Company (Noc), la compagnia petrolifera libica, secondo le quale anche "i vigili del fuoco si sono allontanati perché la situazione è fuori controllo".

In totale sono in fiamme oltre sei milioni di litri di carburante. I depositi si trovano a 10 chilometri dal centro della capitale e le autorità hanno chiesto l'evacuazione di tutti gli abitanti nell'arco di 5 chilometri dall'incendio, coinvolgendo quindi molti quartieri della città. Il rischio ora è che le fiamme si propaghino ad una maxi-gazometro dove sono stoccati 90 milioni di litri di gas liquido. Il governo libico ha chiesto l'aiuto degli organismi internazionali per spegnere le fiamme, paventando una "catastrofe umanitaria e ambientale".

La Libia è nel caos, e non solo per l'emergenza all'aeroporto di Tripoli. Gli scontri tra la milizie di Zintan e di Misurata, che hanno causato l'incendio, continuano e i diplomatici occidentali continuano ad abbandonare il Paese.

Dopo gli americani, che hanno lasciato la capitale libica due giorni fa, a ricevere l'indicazione di partire sono stati oggi i diplomatici tedeschi e austriaci. Resta invece a Tripoli l'ambasciatore italiano Giuseppe Buccino, unico tra gli occidentali. Il ministro degli Esteri Federica Mogherini chiede di "ricondurre gli sforzi internazionali in Libia ad un coordinamento Onu per fermare le violenze", mentre il premier Matteo Renzi, in una lettera ai senatori della maggioranza, ricorda tra l'altro che la Libia "per noi italiani è il problema più prossimo" tra i tanti fronti internazionali di crisi. E in serata ha anche twittato rifendendosi all'emergenza libica.

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