http://www.agoravox.it/ Lo spettacolo della guerra. Si applaude per le esplosioni Una dozzina di persone, forse più, sedute su delle sedie di plastica sopra la sabbia; quelle bianche e terribilmente scomode che ci si porta nelle case al mare, o si dimentica in terrazza, quando finisce l’estate. Una ragazza, in primo piano, fa l'occhiolino e mostra il pollice: sembra molto felice. La foto potrebbe esser stata fatta durante la proiezione di una partita di calcio dei Mondiali, in una qualsiasi spiaggia del sud Italia. Stanno guardando uno schermo, una proiezione, magari un film all’aperto. E invece no. È stata scattata a Sderot, una città israeliana di 25mila abitanti al confine con Gaza. La cittadina, che si trova a meno di un chilometro dalla Striscia (840 metri, nel punto più a est), dal 2001 è stata il bersaglio privilegiato dei razzi Qassam sparati dai militanti di Hamas. Il picco si è raggiunto tra il 2007 e il 2008, quando ne cadevano in media 3 al giorno. Dal 2001 sono rimaste uccise 13 persone. Il mese scorso, il 9 giugno, il quotidiano britannico Telegraph ha dedicato un lungo reportage alla città di frontiera “martoriata” dai missili palestinesi. Un mese dopo, il 9 luglio, il giornalista danese Allan Sørensen ha postato quella foto su Twitter, con questa descrizione: “Cinema a Sderot. Israeliani portano sedie su una collina di Sderot, per guardare le ultime da Gaza. Applausi quando si sentono le esplosioni”.
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