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http://www.jpost.com
09/14/2014

L'ex comandante dell’Unità 8200 si scaglia contro i riservisti

L'ex comandante IDF dell’unità di cyber 8200, Nadav Zafrir, Domenica, in una conferenza informatica all'Università di Tel Aviv si è scagliato a livello personale contro il gruppo di 43 riservisti dalla stessa unità che hanno pubblicamente rifiutato di agire contro i palestinesi per motivi morali. Mentre molti politici hanno criticato aspramente i riservisti, che avevano dichiarato che le azioni ordinate erano immorali e non per autodifesa, la critica di Zafrir, come ex comandante dell'unità, si sentiva molto più visceralmente colpito, nel commentare la questione e visibilmente arrabbiato. Zafrir non ha attaccato il contenuto della critica dei riservisti IDF, notando che la critica era una parte importante del dibattito in una democrazia. Piuttosto, ha detto che siccome erano parte della IDF, e di una unità di elite, essi avevano una maggiore responsabilità di esprimere la critiche privatamente e, nell’evitare di usare le loro posizioni privilegiate per fare dichiarazioni pubbliche dannosissime. Oltre alle polemiche sul rifiuto, Zafrir ha sottolineato la continuo vulnerabilità nel mondo di pirateria informatica, con un enorme schermo video foto di Jennifer Lawrence per ricordare al pubblico del recente evento di hacking che ha portato alla diffusione di foto nude di diverse celebrità in tutto il cyberspazio. Mentre era solo uno dei tanti oratori sottolineare che parte della chiave per combattere gli hacker è di confrontarsi con l'elemento umano degli aggressori informatici, alcune delle sue soluzioni proposte erano uniche. Zafrir ha detto che il lato umano anche le imprese di hacking più avanzate, se attentamente analizzate, avrebbero sempre rivelano storie del passato, tra cui i fallito tentativi di hacking e una maggiore comprensione degli obiettivi e delle debolezze degli hacker. Tali anticipazioni nelle capacità degli hacker possono aiutare a portare a modi per attaccare gli hacker stessi, direttamente o in contropiede, al fine di rimuovere la minaccia che producono i programmi di hacking, ha detto Zafrir. Solo con questo si potrebbe diramare la mera difesa cibernetica, spiegando che i difensori potevano sperare veramente di proteggere le nazioni e le aziende dall minaccia avanzata e persistente dei loro aggressori, gli hacker con un impegno a lungo termine scatenano il caos cibernetico e hanno notevoli risorse per farlo. L'attuale comandante dell'Unità 8200, Brig.-Gen. A. (nome completo censurato), ha inviato una lettera ai membri del gruppo, dopo che i 43 riservisti in servizio hanno affermato che erano in corso violazioni etiche sistematiche e hanno detto che avrebbero rifiutato di servire. Nella lettera, Brig.-Gen. A. ha detto che i problemi dovrebbero essere riportati ai loro ufficiali superiori, non ai media. Ha fornito l’esempio di un ufficiale che aveva un dilemma morale e segnalantolo ai suoi comandanti, essi hanno contribuito con successo ad affrontare il problema. L'IDF non ha ancora preso una decisione disciplinare sui riservisti, la questione è ancora all'esame.

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09/14/2014

Former Unit 8200 commander lashes out at reservists' public criticism

Former IDF cyber unit 8200 commander Nadav Zafrir on Sunday at a cyber conference at Tel Aviv University lashed out on a personal level at a group of 43 reservists from the same unit who have publicly refused to take action against the Palestinians on moral grounds.  While many politicians slammed the reservists, who had said that the actions they were being asked to take were unethical and not in self-defense, Zafrir’s criticism, as a former commander of the unit, felt much closer to home, with him both struggling to comment on the issue and visibly viscerally angry.  Zafrir did not attack the content of the reservists’ criticism of the IDF, noting that criticism was an important part of debate in a democracy.  Rather, he said that because they were part of the IDF, and an elite unit, they had a greater responsibility to voice that criticism privately, and to avoid using their privileged positions to make damaging public statements.  In addition to the refusal controversy, Zafrir emphasized the world’s continual vulnerability to cyber hacking, with a huge video screen photo of Jennifer Lawrence to remind the audience of the recent hacking event which led to the spreading of nude photos of several celebrities across cyberspace.  While he was only one of many speakers to emphasize that part of the key to fighting off hackers was confronting the human element of cyber attackers, some of his proposed solutions were unique.  Zafrir said the human side of even the most advanced hacking enterprises, if carefully analyzed, would always reveal past histories, including past failed hacking attempts and a greater understanding of the goals and weaknesses of the hackers.  Such sneak peeks into the hackers’ capabilities can help lead to ways to attack the hackers themselves, directly or in counterattacks, in order to eventually remove the threat of the hacking programs they produce, said Zafrir.  Only with this branching out from mere cyber defense did he believe that defenders could truly hope to protect nations and companies from their “advanced persistent threat” attackers – hackers with a long-term commitment to wreaking cyber havoc and substantial resources for doing so.  The current commander of Unit 8200, Brig.-Gen. A. (full name withheld), sent a letter to members of the unit, after 43 serving reservists claimed that systematic ethical breaches were taking place and said they would refuse to serve.  In the letter, Brig.-Gen.  A. said problems should be brought up with superior officers, not in the media.  He provided an example of an officer who had a moral dilemma and reported it to his commanders, who successfully helped him deal with the issue.  The IDF has not yet made a decision on whether and how to discipline the reservists, saying the issue is still being examined.  