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DEBKAfile Special Report Feb 4, 2014

Israele rifiuta una forza NATO a guida Usa per lo Stato palestinese

Gerusalemme ha respinto, in quanto poco pratico, la proposta di Mahmoud Abbas, che forze della NATO a guida Usa si assumessero i compiti di anti-terrorismo dall’IDF nello Stato palestinese.

Nel l'ultimo esempio di equivoco offerto dagli Stati Uniti, il New York Times di Lunedi Feb. 3, ha citato il presidente dell'AP Mahmoud Abbas proporre che una forza NATO a guida Usa si occupi del pattugliamento di un futuro stato palestinese.

Mettendo da parte l'impressione che la proposta di Abbas sia stata ispirato da Washington, ci si deve domandare come, l'amministrazione Obama, immagina che Israele acconsentirà a relegare la sua sicurezza e la lotta in corso contro il terrorismo palestinese a truppe Usa, inglesi, tedesche e francesi, soprattutto dopo le esperienze in Afghanistan e in Iraq.

Saprebbero, questi contingenti stranieri importati, aprirsi la strada attraverso i vicoli dei campi profughi di Betlemme e Jenin per inseguire i terroristi di Hamas e Jihad Islamica con cui confrontarsi in combattimento corpo a corpo? In caso contrario, le forze anti terrorismo israeliane sarebbero autorizzate ad attraversare il confine per fare il lloro avoro? Oppure la forza NATO a guida Usa li fermarebbe al confine del nuovo stato palestinese? Questa ed altre differenze inconciliabili nell’approccio alla sicurezza di Israele può spiegare, la voce non confermata, che il Segretario Kerry abbia deciso di rinviare la presentazione del suo quadro di accordo proposto a Israele e ai palestinesi, rendendosi conto che un cambiamento di strategia potrebbe essere utile in questo caso.


DEBKAfile Special Report Feb 4, 2014

Israel shoots down US-led NATO force for Palestinian State

Jerusalem has meanwhile rejected as unpractical the proposal for US-led NATO forces to take over anti-terror tasks from the IDF in a Palestinian state.

In the latest example of a US misconception, the New York Times Monday, Feb. 3 quoted Palestinian Authority chairman Mahmoud Abbas as proposing that a US-led NATO force patrol a future Palestinian state.

Setting aside the impression that the Abbas suggestion was inspired by Washington, it must be asked how the Obama administration imagines Israel will consent to relegating its security and ongoing struggle against Palestinian terrorism to US, British, German or French troops – especially after Afghanistan and Iraq.

Would these imported foreign contingents fight their way through the alleys of the refugee camps of Bethlehem or Jenin to chase down Hamas and Jihad Islami terrorists and confront them in hand to hand combat? Failing this, would trained Israeli anti-terrorist forces be allowed to storm across the border to do the job? Wouldn’t the US-led NATO force stop them at the border of the new Palestinian state?

This and other irreconcilable differences in the approach to Israel’s security may explain the unconfirmed rumor that Secretary Kerry has decided to postpone the presentation of his proposed framework accord to Israel and the Palestinians, realizing that a change in strategy might be useful in this case too.

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