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Mondoweiss
April 2, 2010

Requisiti di forza per la Palestina
di Philip Weiss

Nel periodo tra la fine della seconda guerra mondiale e l'incontro di Marshall con Truman il 12 maggio 1948, Il Joint Chiefs of Staff* aveva emesso non meno di sedici documenti sulla questione palestinese. Il più importante di questi è stato rilasciato il 31 marzo 1948, ed era intitolato "Requisiti di forza per la Palestina." In quel documento, la JCS aveva previsto che "la strategia sionista cercherà di coinvolgere gli Stati Uniti in una serie in continuo ampliamento e approfondimento delle operazioni destinate a garantire i massimi obiettivi ebraici" The JCS aveva ipotizzato che questi obiettivi inclusi: la sovranità ebraica iniziale su una parte della Palestina, l'accettazione da parte delle grandi potenze del diritto di immigrazione illimitata, l'estensione della sovranità ebraica su tutta la Palestina e l'espansione di "Eretz Israel" in Transgiordania e in porzioni di Libano e Syria. Questo non è stato l'unico momento in cui il JCS espresse questa preoccupazione. Alla fine del 1947, il JCS aveva scritto che "La decisione di dividere la Palestina, se la decisione fosse sostenuta dagli Stati Uniti, pregiudicherebbe gli interessi strategici degli Stati Uniti nel Vicino e Medio Oriente", al punto che "l’influenza degli Stati Uniti nella zona sarebbe ridotta a ciò che potrebbe essere mantenuto con la forza militare." Vale a dire, la preoccupazione del Joint Chiefs of Staff non era per la sicurezza di Israele, ma per la sicurezza di vite americane.


Mondoweiss
April 2, 2010

Force Requirements for Palestine
By Philip Weiss

In the period between the end of World War Two and Marshall’s meeting with Truman [May 12, 1948], the Joint Chiefs of Staff had issued no less than sixteen (by my count) papers on the Palestine issue. The most important of these was issued on March 31, 1948 and entitled “Force Requirements for Palestine.” In that paper, the JCS predicted that “the Zionist strategy will seek to involve [the United States] in a continuously widening and deepening series of operations intended to secure maximum Jewish objectives.” The JCS speculated that these objectives included: initial Jewish sovereignty over a portion of Palestine, acceptance by the great powers of the right to unlimited immigration, the extension of Jewish sovereignty over all of Palestine and the expansion of “Eretz Israel” into Transjordan and into portions of Lebanon and Syria.This was not the only time the JCS expressed this worry. In late 1947, the JCS had written that “A decision to partition Palestine, if the decision were supported by the United States, would prejudice United States strategic interests in the Near and Middle East” to the point that “United States influence in the area would be curtailed to that which could be maintained by military force.” That is to say, the concern of the Joint Chiefs of Staff was not with the security of Israel- but with the security of American lives.”

Nota

* Joint Chiefs of Staff (JCS) è un corpo di alti dirigenti in uniforme del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che assistono sulle questioni militari il Segretario della Difesa, l’agenzia Homland Security, il Consiglio di Sicurezza Nazionale e il presidente degli Stati Uniti.

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