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https://www.middleeastmonitor.com
Wednesday, 30 July 2014

I disaccordi tra il governo israeliano e militari sull’assalto a Gaza

Secondo l'analista militare israeliano Amos Harel, alcune differenze sono emerse in questi giorni, tra i settori politici e militari in Israele, sull'assalto israeliano alla Striscia di Gaza. Una delle differenze ruota attorno all'incapacità di raggiungere l'ultimo obiettivo fissato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: quello di distruggere i tunnel nella Striscia di Gaza.

Sul giornale Haaretz, Harel ha dichiarato: "Mentre la guerra si trascina e montano le perdite, non c'è da sorprendersi che ci siano segni di attrito tra i vertici politici e militari."

Prosegue spiegando che: "Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Moshe Ya'alon non sono usciti soddisfatti da un briefing di questa settimana in cui un alto ufficiale ha detto che il primo ministro aveva ricevuto una relazione completa sulla minaccia dei tunnel già nel giugno 2013", aggiungendo che "le domande su chi sapeva cosa, e quando, circa i tunnel saranno al centro di scontri politici e di intelligence, una volta che la lotta è finita."

Dal momento che l'operazione militare è iniziata, il governo israeliano ha espresso sorpresa per l'estensione della rete di tunnel.

Harel ha suggerito che il governo israeliano deve decidere se intende espandere l'aggressione nella Striscia di Gaza per risolvere, o di ritirarsi, con o senza un accordo negoziato.

Ma mentre Netanyahu sostiene ora che l'obiettivo dell'aggressione alla Striscia di Gaza è quello di distruggere i tunnel, i giornali israeliani pubblicano titoli citando un alto ufficiale dire che l'esercito non è riuscito a raggiungere i tunnel e neppure è riuscito a sapere dove iniziano.

Harel ha anche osservato come l'escalation del conflitto sta pesando sul bilancio della sicurezza. Il costo stimato dell’aggressione militare israeliana è di circa 5 miliardi di shekel (1,46 miliardi dollari), e sembra che i militari ne chiederanno di più, citando, per aumentare il budget, i vecchi corazzati da trasporto truppa che sono stati bersagliati dalla resistenza all'inizio dell'invasione di terra.

Yossi Yehoshua, il corrispondente militare per il quotidiano Yedioth Ahronoth, ha riferito che "coloro che ascoltando gli ufficiali dell'esercito di alto rango negli ultimi due giorni, avessero l'impressione che gli ufficiali stiano parlando ai microfoni della Commissione d'inchiesta, che si terrà dopo la guerra per discutere la questione delle gallerie e dei limitati successi dell'esercito".

Nel frattempo, Harel ha sottolineato i fallimenti dell'aggressione militare israeliana nella Striscia di Gaza, indicando la necessità di riorganizzare l'intero esercito. Ha concluso che: "La formazione delle forze, delle attrezzature in uso, la dottrina di combattimento, e i piani operativi, dovranno essere riesaminate a fondo quando le ostilità saranno finite."


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Wednesday, 30 July 2014

Disagreements between Israeli government and military over assault on Gaza

Differences have emerged in recent days between the political and military sectors in Israel over the Israeli assault on the Gaza Strip, according to Israeli military analyst Amos Harel. One of the differences revolves around the inability of the military operation to achieve the latest goal set by Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu: that of destroying the tunnels in the Gaza Strip.

Writing for Haaretz newspaper, Harel said: "As the war drags on and the losses mount, it's no surprise that there are signs of friction between the political and military echelons."

He goes on to explain that: "Prime Minister Benjamin Netanyahu and Defence Minister Moshe Ya'alon were not pleased by a briefing given this week in which a senior officer said that the prime minister had received a full report on the tunnel threat in June 2013," adding that, "questions about who knew what, and when, about the tunnels will be the focus of political and intelligence clashes once the fighting is over."

Since the military operation began, the Israeli government has expressed surprise over the extent of the tunnel network.

Harel suggested that the Israeli government must decide whether it will expand the aggression in the Gaza Strip or terminate it and withdraw, either with or without a negotiated agreement.

But whilst Netanyahu now claims that the goal of the aggression on the Gaza Strip is to destroy the tunnels, Israeli newspapers published headlines quoting a senior officer as saying that the army has not succeed in reaching the tunnels or even knowing where they start.

Harel also noted how the escalating conflict is weighing on the security budget. The estimated cost of the Israeli military aggression is around 5 billion shekels ($1.46 billion), and it seems that the military will demand more, citing the old armoured personnel carriers which were targeted by the resistance at the beginning of the ground invasion in order to increase the budget.

Yossi Yehoshua, the military correspondent for Yedioth Ahronoth newspaper, reported that those listening to the high-ranking army officers over the last two days would get the impression that the officers are talking into "the microphones of the Commission of Inquiry to be held after the war" to discuss the issue of the tunnels and the "limited achievements of the army," as he put it.

Meanwhile, Harel pointed to the failures of the Israeli military aggression in the Gaza Strip, indicating a need to reorganise the entire army. He concluded that: "The training of forces, the equipment in use, combat doctrine, and operational plans — all will need to be thoroughly investigated when the hostilities are over."

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