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https://www.middleeastmonitor.com Israele respinge il rapporto Usa sugli attacchi da parte di estremisti ebrei La Polizia israeliana ieri ha respinto il rapporto annuale del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sul terrorismo globale, nomina gli attacchi contro i palestinesi come atti di terrorismo dicendo che tali incidenti non possono essere confrontati con gli attacchi dei militanti palestinesi. In una mossa senza precedenti il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti si riferisce, nella sua relazione sul terrorismo 2013 pubblicata Mercoledì, alla crescente ondata di attacchi vandalici razzisti contro i palestinesi del gruppo tag Price. Il rapporto sostiene: "Gli attacchi di coloni estremisti israeliani contro residenti palestinesi, immobili e luoghi di culto in Cisgiordania sono continuati e sono rimasti in gran parte impuniti." Il portavoce della polizia Micky Rosenfeld di Israele ha detto che gli attacchi sono lontani dalle minacce terroristiche globali evidenziate nella relazione. Rosenfeld ha aggiunto: "Non c'è paragone di sorta tra episodi criminali motivati dal nazionalismo e gli incidenti legati al terrorismo" Il rapporto, che si basa su informazioni e cifre delle Nazioni Unite e di organizzazioni non governative, ha sottolineato che "l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinatore degli affari umanitari ha segnalato 399 attacchi da parte dei coloni israeliani estremisti che hanno comportato lesioni ai palestinesi e danni materiali … estremisti violenti, compresi i coloni israeliani, hanno vandalizzato cinque moschee e tre chiese a Gerusalemme e in Cisgiordania" La relazione individua gli attacchi di Price Tag come "crimini contro la proprietà e atti violenti da parte di individui e gruppi ebraici estremisti in rappresaglia per le attività da essi ritenute anti-insediamento", e sottolinea che lo scorso anno il fenomeno si è diffuso dalla Cisgiordania in Israele. Il rapporto riconosce che la polizia israeliana ha formato unità speciali per perseguire tali casi e che il governo ha defiito i gruppi responsabili degli attacchi come illegali, dando alle autorità più ampi poteri per agire contro di essi. https://www.middleeastmonitor.com Israel rejects US report on attacks by 'Jewish extremists' Israeli police yesterday rejected the US State Department's annual global terrorism report which named Jewish extremists' attacks against Palestinians as terrorist acts saying such incidents cannot be compared with Palestinian militants' attacks. In an unprecedented move the US State Department refers, in its 2013 terrorism report published on Wednesday, to the growing wave of racist vandalism attacks against Palestinians by the Price Tag group. The report said: "Attacks by extremist Israeli settlers against Palestinian residents, property and places of worship in the West Bank continued and were largely unprosecuted." Israel's police spokesman Micky Rosenfeld said the attacks were far from the global terror threats highlighted in the report. Rosenfeld said: "There is no comparison whatsoever between criminal incidents motivated by nationalism and terrorism-related incidents." The report, which was based on UN and non-governmental organisations' figures, noted that "the UN Office for the Coordinator of Humanitarian Affairs reported 399 attacks by extremist Israeli settlers that resulted in Palestinian injuries or property damage." It said: "Violent extremists, including Israeli settlers, vandalised five mosques and three churches in Jerusalem and the West Bank." The report identifies Price Tag attacks as "property crimes and violent acts by extremist Jewish individuals and groups in retaliation for activity they deemed to be anti-settlement" and highlights that over the past year the phenomenon has spread from the West Bank into Israel. The report acknowledged that Israeli police formed special units to pursue such cases and that the government described the groups responsible for the attacks as "illegal" giving authorities broader powers to act against it.
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