http://nena-news.it Profonata la tomba di Ezzedin al Qassam
Si tratta quasi certamente di un’azione compiuta da israeliani ebrei di estrema destra e segue i recenti attacchi a due moschee e a una chiesa della Galilea Haifa, 03 maggio 2014, Nena News La tomba di Ezzedin al-Qassam storico leader del movimento islamico palestinese negli anni Trenta è stata profanata nella notte tra giovedì e venerdì da ignoti che hanno lasciato, con la vernice rossa, scritte ingiuriose, in ebraico ed in inglese. L’atto vandalico, avvenuto nel cimitero di Nesher, pochi chilometri a nord di Haifa, è stato quasi certamente compiuto da israeliani ebrei di estrema destra e segue i recenti attacchi a due moschee e a una chiesa della Galilea. Ezzedin al-Qassam divenne popolare per la lotta armata che portò avanti contro il Mandato britannico in Palestina e contro la colonizzazione ebraica. Fu ucciso nel 1935 nella zona di Haifa, in uno scontro a fuoco con forze di polizia britanniche. Le sue gesta sono state poi prese ad esempio dal movimento islamico Hamas, il cui braccio armato è conosciuto come Brigate Ezzedin al-Qassam. Forti proteste sono giunte anche dal movimento islamico in Israele che ha denunciato la profanazione della tomba e ha assicurato che proteggerà i luoghi sacri all’Islam e ai suoi fedeli. Il nuovo attacco degli estremisti israeliani è avvenuto proprio mentre la polizia israeliana è impegnata a contestare l’inclusione, nel rapporto annuale degli Stati Uniti sul terrorismo, delle aggressioni contro i palestinesi da parte dei coloni israeliani in Cisgiordania. Per la prima volta, nel rapporto pubblicato a metà settimana, il Dipartimento di Stato mette in luce un’ondata crescente di attacchi anti-palestinesi, il cosiddetto “Price Tag” (prezzo da pagare). “Sono proseguiti gli attacchi di coloni estremisti israeliani contro abitanti, beni o luoghi di culto palestinesi in Cisgiordania e nella maggior parte dei casi non ci sono state conseguenze legali”, indica il rapporto citando fonti Onu e di ong. Violenze e aggressioni che, sottolinea il rapporto, sono rimaste impunite. Nena News
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