http://www.unita.it
29 luglio 2014

Mogherini: Israele riconosca il governo di unità nazionale di Abbas

«Dall'avvio dei combattimenti a Gaza, l'8 luglio, secondo le stime aggiornate a ieri sera, le vittime palestinesi sono 1.034, di cui 832 civili - 221 bambini - e i feriti 6.233. Le vittime israeliane sono, a questa mattina 56 di cui 3 civili». Sono i dati dell'informativa del ministro degli Esteri Federica Mogherini che ha riferito in Aula esprimendo «profonda frustrazione per un conflitto che non si ferma».

INFORMATIVA DI MOGHERINI ALLA CAMERA «CONFLITTO INACCETTABILE» 

Informativa del ministro degli esteri italiano alla Camera: Federica Mogherini invoca la fine del conflitto e sottolinea: «La mia generazione aveva sperato di poter vedere una stagione di riconoscimento reciproco e di rispetto reciproco, di pace» tra israeliani e palestinesi. «Oggi siamo lontanissimi da quella speranza». «Dall'avvio dei combattimenti a Gaza, l'8 luglio, secondo le stime aggiornate a ieri sera, le vittime palestinesi sono 1.034, di cui 832 civili - 221 bambini - e i feriti 6.233. Le vittime israeliane sono, a questa mattina 56 di cui 3 civili», ha ricordato il ministro, spiegando che è «l'enormità di questi numeri a rendere del tutto inaccettabile, umanamente e politicamente, il conflitto in corso».

MOGHERINI: ISRAELE RICONOSCA GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE ABBAS

«L'Italia ha valutato fin dall'inizio con favore la costituzione di un governo di unità, o riconciliazione, nazionale. È ora di riconoscerlo come interlocutore utile, anche da parte israeliana, per rafforzare il ruolo del Presidente Abbas e per garantire a tutti i palestinesi un canale di rappresentanza istituzionale e internazionale». È quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri Federica Mogherini riferendo in Aula sulla crisi in corso nella Striscia di Gaza.

MOGHERINI «CONTESTO DRAMMATICO RISCHIO ESPLOSIONE REGIONE» 

In Medio Oriente c'è in questo momento un «contesto regionale mai così drammatico in cui crisi con genesi differenti rischiano di saldarsi e possono letteralmente far esplodere tutta la regione, la nostra regione», ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, nel corso dell'informativa urgente nell'Aula della Camera. «Dalla Siria all'Iraq alla Libia passando dalla fragilità dell'equilibrio libanese fino all'esposizione della Giordania a più fronti aperti, tutti egualmente drammatici - è evidente che ci troviamo a dover rispondere oggi a un contesto inedito, ancora più ampio, più complesso, più drammatico di quanto il già devastante scenario della ciclicità», ha spiegato la titolare della Farnesina.

MOGHERINI, IMPERATIVO È FERMARE IL CONFLITTO

Il ministro ha ricordato le cifre della vittime del conflitto finora accertate. «L'enormità di questi numeri - ha detto - rende ancora più inaccettabile umanamente e politicamente il conflitto in corso».

MOGHERINI: GARANTIRE SICUREZZA DI ISRAELE

Il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha sottolineato che occorre «offrire sicurezza a Israele», eliminando i «tunnel» scavati da Hamas e garantendo la «demilitarizzazione di Gaza».

MOGHERINI: «NON CEDERE A PARTIGIANERIA»

Riferendo alla Camera sulla crisi nella Striscia di Gaza, il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha rivolto «un invito» all'aula e all'opinione pubblica a non farsi «intrappolare» in quella «bolla di odio», a «non cedere alla logica della partigianeria, all'idea che ci si debba dividere tra «amici di Israele» e «amici della Palestina»,»che si debba scegliere da che parte stare, nel conflitto tra due disperazioni e tra due esasperazioni. «Perché il nostro ruolo, quello più utile, quello mai davvero esercitato fino in fondo», ha commentato la titolare della Farnesina, «non è quello di entrare in questo conflitto, ma di fermarlo, di prendere uno spillo e bucare quella bolla, di aiutare chi è intrappolato lì dentro a uscirne. È questo che ci chiedono».

top