Euronews - 27/07/2014 - È il giorno dell’Eid el-Fitr, la conclusione del Ramadan. Dovrebbe essere un giorno di festa, ma a Gaza si piangono 1031 morti in 20 giorni di conflitto. Sul fronte israeliano le vittime sono 43 soldati e tre civili. La popolazione è esasperata, al punto che la sede della Croce Rossa a Khan Younis, nella Striscia, è stata attaccata da una folla che protestava per la carenza di soccorsi. Un operatore della Mezzaluna Rossa racconta: “Ci sono un sacco di persone sotto le macerie, non ce la facciamo ad aiutare tutti. Non ci lasciano lavorare” Sabato due uomini della Mezzaluna Rossa sono stati uccisi e tre sono rimasti feriti in un raid israeliano che ha colpito due ambulanze.
Middleeastmonitor - Monday, 28 July 2014 - In una dichiarazione di Lunedi, Ezzeddin al-Qassam ha detto che i suoi combattenti avevano ucciso 91 ufficiali e soldati israeliani nelle battaglie della Striscia di Gaza. Secondo la dichiarazione, centinaia di soldati israeliani sono stati anche feriti in territorio palestinese. Le autorità israeliane sostengono che 43 soldati e tre civili sono stati uccisi dal 7 luglio, quando Israele ha lanciato l'offensiva. Nena News - 28 luglio 2014 I muezzin di Gaza recitando la professione di fede hanno annunciato questa mattina la fine del mese di Ramadan e l’inizio della ricorrenza islamica del Fitr. Tre giorni di festa, specie per i bambini, che tanti qui a Gaza non potranno vivere. Troppi i lutti, le distruzioni di migliaia di case, le sofferenze. Sono oltre 180 mila gli sfollati ammassati in scuole ed edifici abbandonati o ancora in costruzione. Molte di queste persone non hanno più una casa e sono destinate ad un futuro di estremo disagio. Jpost - 28/07/2014 - The UN Security Council made a statement on Monday morning urging Israel and Hamas to implement an immediate and unconditional humanitarian truce beyond the Muslim holiday of Eid al-Fitr and engage in efforts to achieve a durable cease-fire. All 15 council members had agreed on the statement, diplomats said, and it would be formally adopted at a midnight meeting on Sunday. More> L’unità - 28 luglio 2014 - Il presidente Barack Obama è intervenuto personalmente ieri, per chiedere all'alleato israeliano di accettare un cessate il fuoco immediato e senza condizioni con Hamas. In un comunicato, la Casa Bianca ha fatto sapere che Obama ha espresso con chiarezza «l'imperativo strategico di applicare un cessate il fuoco umanitario immediato e senza condizioni che metta fine subito alle ostilità e porti poi a una cessazione permanente delle ostilità sulla base dell'accordo del novembre 2012». DEBKAfile Exclusive Analysis - Jul 28, 2014, 12:05 AM - Domenica 27 luglio, il primo ministro Binyamin Netanyahu era indeciso se rimanere fedele alla sua intesa con l'Arabia Saudita e l'Egitto per schiacciare Hamas, al costo di una profonda spaccatura con Washington, o unirsi a Kerry, a costo della sicurezza di Israele contro pericolosi terroristi. Questo dilemma è stato rispecchiato negli stop and go del cessate il fuoco, ordini per le forze israeliane che combattono nella Striscia di Gaza, un’incertezza di intenti che li ha messi in grande pericolo. Lasciando Hamas libero di sparare razzi in qualsiasi momento, con Stati Uniti, Europa, Iran, Qatar e Turchia che lo coprivano. More> maannews - 27/07/2014 - L'assalto israeliano su Gaza continua per il 20° giorno, Domenica pomeriggio, dopo che Israele ha respinto una proposta di 24 ore di tregua umanitaria, ore dopo che Hamas ha dichiarato: "In risposta alla richiesta di intervento delle Nazioni Unite per monitorare la situazione ... è stato concordato tra le fazioni della resistenza che una tregua umanitaria di 24 ore inizierà dalle 02:00". Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto in diretta sulla CNN "Stanno violando il loro stesso cessate il fuoco, … In queste circostanze, Israele farà quello che deve fare per difendere il suo popolo". maannews - 27/07/2014 - Sabato scorso, Meshaal è stato intervistato dall'emittente statunitense PBS nella capitale del Qatar Doha. Richiesto da Charlie Rose se poteva pensare di vivere in pace accanto a Israele, Meshaal ha detto che solo un futuro Stato palestinese potrebbe decidere se riconoscere Israele. "Non siamo fanatici, non siamo fondamentalisti. Non stiamo effettivamente combattendo gli ebrei non perché siano ebrei in sé. Non combattiamo altre razze. Combattiamo gli occupanti ... Sono pronto a convivere con gli ebrei, con i cristiani e gli arabi e i non-arabi", ha detto. "Tuttavia, non coesisto con gli occupanti." http://iljournal.today - 27 luglio 2014 - In molti probabilmente sanno che il conflitto a Gaza di queti giorni è l’ennesimo capitolo della guerra infinita tra Palestina ed Israele che non è una quetone religiosa come si sarebbe indotti a pensare, ma geopolitica prima di tutto : chi ha diritto a quali territori e come devono essere amministrati. C’è poi la questione di Gerusalemme che entrambi i popoli considerano la loro capitale ma che per la sua stessa configurazione e praticamente impossibile da dividere equamente senza scontentare una delle parti. Il video che segue ricostruisce in modo molto chiaro la nascita delle due entità che si combattono e dunque l’origine del conflitto. Video>
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