Originale: Postcards from the Edge
http://znetitaly.altervista.org
26 aprile 2014

Le mani sporche del Fondo Nazionale per la Democrazia
di Eva Golinger
traduzione di Giuseppe Volpe

Le proteste antigovernative che perseguono il cambio di regime in Venezuela sono state guidate da diversi individui e organizzazioni con legami stretti con il governo statunitense. Leopoldo Lopez e Maria Corina Machado – due dei leader pubblici dietro le proteste violente iniziate a febbraio – hanno un lungo passato di collaboratori, beneficiari e agenti di Washington. Il Fondo Nazionale per la Democrazia (NED) e l’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID) hanno trasferito finanziamenti per molti milioni di dollari ai partiti politici di Lopez, Primero Justicia e Voluntad Popular, e alla ONG della Machado, Sumate, e alle sue campagne elettorali.

Queste agenzie di Washington hanno anche filtrato più di 14 milioni di dollari a gruppi d’opposizione in Venezuela tra il 2013 e il 2014, tra cui finanziamenti alle loro campagne politiche nel 2013 e alle attuali proteste antigovernative nel 2014. Ciò prosegue il disegno di finanziamento dal governo statunitense ai gruppi anti-Chàvez in Venezuela dal 2001, quando milioni di dollari furono dati a organizzazioni della cosiddetta “società civile” per attuare un colpo di stato contro il presidente Chàvez nell’aprile del 2002. Dopo il suo fallimento, giorni dopo, l’USAID ha aperto a Caracas un Ufficio Iniziative per la Transizione (OTI) per iniettare, insieme con il NED, altri 100 milioni di dollari a tentativi di minare il governo Chàvez e di rafforzare l’opposizione nei successivi 8 anni.

All’inizio del 2011, dopo essere stato denunciato pubblicamente per le sue gravi violazioni della legge e della sovranità venezuelana, l’OTI ha chiuso i battenti in Venezuela e le operazioni dell’USAID sono state trasferite ai suoi uffici negli USA. Il flusso di denaro ai gruppi antigovernativi non si è interrotto, nonostante la messa in atto, da parte dell’Assemblea Nazionale venezuelana, della Legge sulla Sovranità Politica e l’Autodeterminazione Nazionale alla fine del 2010 che vieta in modo assoluto il finanziamento straniero di gruppi politici nel paese. Le agenzie statunitensi e i gruppi venezuelani che ricevono i fondi di esse continuano a violare la legge con impunità. Dal 2012 nel Bilancio delle Operazioni all’Estero dell’amministrazione Obama sono stati inclusi tra i 5 e i 6 milioni di dollari per finanziare gruppi d’opposizione in Venezuela attraverso l’USAID.  

Il NED, una “fondazione” creata dal Congresso nel 1983 essenzialmente per fare allo scoperto il lavoro della CIA, è stato uno dei principali finanziatori della destabilizzazione in Venezuela per tutta l’amministrazione Chàvez e oggi contro il presidente Maduro. In base alla relazione annuale del 2013 del NED l’agenzia ha trasferito più di 2,3 milioni di dollari a gruppi e progetti dell’opposizione venezuelana. Compresi in tale cifra, 1.787.300 dollari sono andati direttamente a gruppi antigovernativi in Venezuela e altri 590.000 dollari sono stati distribuiti a organizzazioni regionali che operano con l’opposizione venezuelana e la finanziano. Più di 300.000 dollari sono stati diretti a tentativi di sviluppare una nuova generazione di leader giovanili per opporsi politicamente al governo Maduro.

Uno dei gruppi finanziati dal NED per collaborare specificamente con i giovani è FORMA (http://www.forma.org.ve), un’organizzazione guidata da Cesar Briceño e legata al banchiere Venezuelano Oscar Garcia Mendoza. Garcia Mendoza gestisce il Banco Venezolano de Credito, una banca venezuelana che ha fatto da filtro per il flusso di dollari da NED e da USAID a gruppi d’opposizione in Venezuela, tra cui Sumate, CEDICE, Sin Mordaza, Observatorio Venezolano de Prisiones e FORMA, tra altri.

Un’altra parte considerevole dei fondi del NED in Venezuela, nel 2013-14, fu consegnata a gruppi e iniziative che operano nei media e gestiscono la campagna per screditare il governo del presidente Maduro. Alcune delle organizzazioni mediatiche apertamente opposte a Maduro e che ricevono fondi NED comprendono Espacio Publico, Instituto Prensa y Sociedad (IPYS), Sin Mordaza e GALI. Per tutto l’anno scorso una guerra mediatica senza precedenti è stata condotta direttamente contro il governo venezuelano e il presidente Maduro, ed è stata intensificata negli scorsi ultimi mesi delle proteste.

In violazione diretta della legge venezuelana, il NED ha anche finanziato la coalizione dell’opposizione, il Tavolo di Unità Democratica (MUD), attraverso l’Istituto Repubblicano Internazionale statunitense (IRI) con 100.000 dollari per “condividere lezioni apprese [in gruppi antigovernativi] in Nicaragua, Argentina e Bolivia … e consentire l’adattamento dell’esperienza venezuelana in tali paesi”. Riguardo a questa iniziativa la relazione annuale 2013 del NED dichiara specificamente il proprio scopo: “Sviluppare la capacità di attori politici e della società civile in Nicaragua, Argentina e Bolivia di lavorare a ordini del giorno nazionali incentrati su tematiche per i relativi paesi utilizzando lezioni apprese e prassi migliori delle controparti venezuelane vincenti. L’Istituto agevolerà scambi di esperienze tra il Tavolo per l’Unità Democratica venezuelano e le controparti in Bolivia, Nicaragua e Argentina. L’IRI riunirà questi attori in una serie di attività mirate che consentiranno l’adattamento dell’esperienza venezuelana nei loro paesi.”

L’IRI ha contribuito a costruire i partiti di opposizione di destra Primero Justicia e Voluntad Popular e ha collaborato con la coalizione antigovernativa in Venezuela già da prima del colpo di stato del 2002 contro Chàvez. Di fatto il presidente dell’IRI dell’epoca, George Folson, applaudì apertamente il colpo di stato e celebrò il ruolo dell’IRI in un comunicato stampa affermando: “L’Istituto è servito da ponte tra i partiti politici della nazione e tutti i gruppi della società civile per aiutare i venezuelani a forgiare un nuovo futuro democratico …”

Dettagliate in un rapporto pubblicato dall’istituto spagnolo FRIDE nel 2010, le agenzie internazionali che finanziano l’opposizione venezuelana violano le leggi sul controllo delle valute al fine di far arrivare i loro dollari ai beneficiari. Pure confermato nel rapporto del FRIDE era il fatto che la maggioranza delle agenzie internazionali, con l’eccezione della Commissione Europea, sta introducendo valuta estera e cambiandola al mercato nero in chiara violazione della legge venezuelana. In alcuni casi, come riferisce l’analisi del FRIDE, le agenzie aprono conti bancari all’estero per i gruppi venezuelani o recano loro denaro contante. L’ambasciata USA a Caracas potrebbe anche usare la valigia diplomatica per introdurre grandi quantità di dollari ed euro non contabilizzati nel paese che poi sono passati illegalmente a gruppi antigovernativi in Venezuela.

Ciò che è chiaro è che il governo USA continua ad alimentare tentativi di destabilizzare il Venezuela in chiara violazione della legge. Misure legali e di controllo più rigide possono rendersi necessarie per garantire la sovranità e la difesa della democrazia venezuelana.


Da Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: http://zcomm.org/znetarticle/the-dirty-hand-of-the-national-endowment-for-democracy/

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