|
http://at2323.tumblr.com Il documentario su Aaron Swartz, the internet’s own boy "Dobbiamo prendere le informazioni, ovunque sono stoccate, farne copie e condividerle con il mondo. (…) Dobbiamo comprare un database e metterle sul web. Dobbiamo scaricare le riviste scientifiche e caricarle su piattaforme di file sharing. (…) Se saremo abbastanza nel mondo non manderemo solamente un messaggio contro la privatizzazione della conoscenza, ma questa sarà un ricordo del passato. Vuoi esserne parte? Dal Guerrillia Open Access Manifesto di Aaron Swartz The Internet’s Own Boy è un documentario che racconta la storia di Aaron Swartz. Il film è uscito lo scorso 27 giugno negli Stati Uniti ed è il frutto del lavoro di Brian Knappenberger (il regista di We are Legion, il lavoro dedicato da Anonymous): per realizzarlo ha lanciato una raccolta fondi su Kickstarter che ha raccolto oltre 90mila dollari. A raccontare Aaron sono le persone che hanno fatto parte della sua vita: i genitori e i due fratelli, la compagna, amici, colleghi, persone con cui ha collaborato. Chi era Aaron Swartz? Era un ragazzo americano di 26 anni: un genio dell’informatica, un attivista della cultura digitale e uno scrittore. Si è ucciso l’11 gennaio del 2013. A lui si devono, tra le altre cose, grossi passi avanti e miglioramenti nell’uso dei flussi RSS (a 14 anni), il sito Reddit, di cui è stato co-fondatore, la scrittura parziale della licenza Creative Commons (con Lawrence Lessing in persona) e DemandProgress, una piattaforma di attivismo digitale che oggi conta circa un milione e mezzo di aderenti. Ha scritto, inoltre, un programma, Y Combinator, che si basava sulla tecnologia Wiki per lavorare sulla diffusione e la condivisione della conoscenza e partecipato alla creazione di Open Library. Swartz ha fatto attivamente politica, concentrandosi sulla diffusione e la condivisione del sapere on line, nella consapevolezza che se Internet dà a tutti la possibilità di parlare, non tutti si possono invece far sentire. Da qui l’impegno di fronte ai grandi colossi (provider e i gate keeper) che sono in grado di dirigere e orientare il traffico sul Web. Anche se non ha parlato di Net Neutrality, il suo lavoro puntava in quella direzione. È stato tra coloro che si sono opposti alla SOPA (Stop Online Piracy Act), una legge che si proponeva di lottare contro la diffusione di contenuti protetti in Rete. Nel 2009 ha messo in rete una grossa parte delle informazioni contenute su PACER (Public Access to Court Electronic Records), una piattaforma digitale che contiene informazioni giudiziarie che dovrebbero essere pubblico, ma il cui accesso è a pagamento. Nel 2011 Swartz ha scaricato illegalmente, con un computer da uno scantinato del MIT, milioni di articoli da una biblioteca universitaria, Jstor. La sua azione, puramente simbolica, ha invece scatenato un’inchiesta dell’FBI: Aaron rischiava di dover passare 35 anni in galera e di dover pagare 1 milione di dollari di multa. Molti degli articoli di Jstor scaricato da Swartz erano già di pubblico dominio, ma non nella versione digitalizzata dalla biblioteca, inoltre gli articoli non erano a pagamento per gli utenti, ma per gli enti che davano il servizio. Jstor ha fatto cadere tutte le accuse su Swartz, ma il procuratore generale del Massachusetts è andato avanti con le accuse. Quella che doveva essere una (ottusa) operazione esemplare per dare un segnale forte nella lotta al copyright si è trasformata in una tragedia. Va aggiunto che il Mit non ha preso posizione per difendere Swartz, pubblicando una dichiarazione in cui rivendicava neutralità. Aaron è stato aggiunto alla Internet Hall of Fame. The Internet’s Own Boy è disponibile su tutte le piattaforme Vod (iTunes, Amazon, Vimeo, Xboxvideo, etc.), e su tutte le piattaforme di video sharing. Il film è distribuito sotto la licenza Creative Commons, in omaggio al lavoro che Swartz ha dedicato a questa licenza. Qui in versione sottotitolata https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=vXr-2hwTk58 The Internet’s Own Boy è un documentario che racconta la storia di Aaron Swartz. Il film è uscito lo scorso 27 giugno negli Stati Uniti ed è il frutto del lavoro di Brian Knappenberger (il regista di We are Legion, il lavoro dedicato da Anonymous): per realizzarlo ha lanciato una raccolta fondi su Kickstarter che ha raccolto oltre 90mila dollari. A raccontare Aaron sono le persone che hanno fatto parte della sua vita: i genitori e i due fratelli, la compagna, amici, colleghi, persone con cui ha collaborato. guarda e scarica anche: We Are Legion - The Story of the Hacktivists
|
|
|
