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Lunedì, 17 Marzo 2014

Referendum contro i Trattati Europei. Da domani nessuno potrà più fare il “finto tonto”

Martedi 18 marzo gli esponenti di Ross@, consegneranno alla Presidenza della Camera dei Deputati il dispositivo e le relative firme che chiedono la convocazione di un referendum di indirizzo costituzionale sui Trattati Europei, in particolare il Fiscal Compact e il Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità). Rifacendosi al precedente del referendum del 1989, i promotori chiedono che i gruppi parlamentari rendano possibile la convocazione di un referendum in materia.

Dai giorni successivi al 18 marzo il dispositivo verrà messo in agenda dalla Commissione I della Camera dei Deputati e dunque a disposizione dei gruppi parlamentari che vorranno portarlo alla discussione in aula. A questo punto lo strumento per portare il paese al confronto e alla verifica sui Trattati Europei c'è, il problema diventa solo la volontà politica di affrontarlo o meno sia in Parlamento che nella società.

Ross@ in queste settimane ha raccolto circa 4mila firme nelle piazze di diverse città italiane a sostegno della richiesta di referendum di indirizzo costituzionale sui Trattati Europei, per la quale in realtà sono sufficienti anche solo le firme dei promotori ma che Ross@ ha deciso di gestire come campagna di informazione e confronto pubblico. Un referendum sarebbe non solo una procedura democratica “obbligata” e completamente disattesa, ma consentirebbe anche una vera discussione pubblica nel paese sulle conseguenze sociali e i vincoli economici dei Trattati Europei che l'Italia ha sottoscritto, un aspetto questo sul quale il deficit democratico è diventato insopportabile almeno quanto gli effetti delle misure di austerità imposte ai settori popolari del paese.

Le attiviste e gli attivisti di Ross@ per martedi 18 marzo alle ore 17.00 hanno organizzato a Montecitorio una manifestazione–sit in a sostegno della richiesta di referendum. In questa occasione spiegheranno agli organi di stampa le motivazioni del referendum e le ragioni della campagna contro i Trattati Europei.

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