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Geab 84: l'Europa trascinata all'interno di un mondo diviso tra debitori e creditori: i disperati tentativi degli Stati Uniti di non affondare da soli Scelto e tradotto in sintesi da Franco Nel confronto tra Russia ed Occidente sulla crisi ucraina, torna in mente l'immagine della “Guerra Fredda”, alla quale i media sono molto affezionati. Tuttavia, contrariamente a quello che lasciano intendere, non è la Russia che sta cercando di tornare alla “Cortina di Ferro”, ma piuttosto gli Stati Uniti. Una “Cortina di Ferro” tra le vecchie potenze ed i paesi emergenti, tra il mondo-di-prima ed il mondo-del-dopo, tra i debitori ed i creditori. Tutto ciò nel tentativo un po’ folle di preservare sia il modello di vita americano che l'influenza degli stati Uniti sul “loro settore” [l’Occidente, ndt], che non riescono ad imporre al resto del mondo. In altre parole, cercano di trascinare con loro la maggior quantità possibile di compagni, per aver l’impressione di non affondare. Tutto ciò rappresenta la vera “scommessa” degli Stati Uniti: la guida di tutto il “settore occidentale”, per continuare a dominare ed a commerciare con un numero sufficiente di paesi. Stiamo assistendo ad una straordinaria inversione, sia delle opinioni che dei leaders europei, per poter disporre di governanti docili e comprensivi nei riguardi degli Stati Uniti, sospinti da questa “guerra lampo” [Crimea, ndt] a legarsi stabilmente al TTIP [Partenariato Trans-Atlantico per il commercio e gli investimenti], ed a tagliare quella che potrebbe essere la loro speranza di salvezza, vale a dire il legame con i paesi BRICS ed i loro immensi mercati, il loro dinamico futuro, i loro rapporti con i paesi in via di sviluppo, e così via. In questo numero del GEAB analizzeremo, oltre a questi aspetti, anche l'uso sottile che gli Stati Uniti stanno facendo della paura nei riguardi della deflazione, per convincere gli europei ad adottare i metodi statunitensi. Alla luce dell’estrema pericolosità dei metodi utilizzati dagli Stati Uniti, va da sé che abbandonare la nave americana, da parte dell’Europa, non sarebbe un atto di tradimento, ma un importante passo avanti per tutto il mondo, come abbiamo già ampiamente analizzato nei GEAB precedenti (1). Purtroppo, i leaders europei più ragionevoli sono completamente paralizzati, e la strategia migliore che sono ancora in grado di attuare sembra essere, nel migliore dei casi, niente più che un semplice ritardo (2), certamente utile e benvenuto, ma appena sufficiente ... Piano completo dell'articolo:
In questo GEAB presentiamo degli estratti delle parti 1 e 2 GIÙ LA MASCHERA Al tempo di Internet e degli “affari” tipo «-leaks », mantenere un segreto è diventato veramente difficile per gli agenti segreti e per i paesi dalle mani sporche. Oltre alle rivelazioni fatte da Snowden e da Wikileaks, abbiamo appreso che gli Stati Uniti, ad esempio, erano dietro ad un social-network cubano [Twitter, ndt], che tentava di destabilizzare il governo in carica (3). Oppure potremmo dare un’occhiata ad un video su Youtube, sfuggito agli americani, (4) che li mostrava mentre manovravano per favorire il colpo di stato in Ucraina. Inoltre, sembra che non siano del tutto innocenti nella destabilizzazione di Erdogan in Turchia (5) [sulla situazione di questo paese ci esprimeremo nel prossimo GEAB] (6) ... Le maschere non possono che cadere, davanti a prove inoppugnabili, che nessuno può più ignorare. Ma gli Stati Uniti non sono più sufficientemente soddisfatti dai “paesi in via di sviluppo”, o dalle “repubbliche delle banane” ... in Europa riescono a cambiare un leader dopo l'altro, perché seguano docilmente gli interessi americani. Non siamo più al "ciò che è buono per la General Motors, è buono per l'America" come affermava Charles Wilson [ex Amministratore Delegato della GM] nel 1953 ma al "ciò che va bene per gli Stati Uniti, va bene per l’Europa”. Hanno già avuto il sostegno di Cameron, Rajoy, Barroso, Ashton ... sono riusciti ad ottenerlo dalla Polonia di Donald Tusk nonostante all’inizio fosse molto refrattario (7) ed anche dall'Italia, grazie al colpo di stato attuato da Renzi (8), e dalla Francia di Hollande/Valls, grazie in particolare alla sostituzione del Primo Ministro, sospettato di anti-americanismo. Diversamente da quanto aveva fatto all'inizio del suo mandato [quando aveva giocato la carta dell’indipendenza, sia sul Mali che su altri fronti], François Hollande sembra ora completamente assoggettato agli Stati Uniti. Di quali pressioni ha sofferto? La Germania, nel frattempo, sta resistendo ancora un po', ma per quanto tempo ancora (9)? Approfondiremo questa riflessione nella sezione “Télescope”. L'Europa è quindi trascinata verso gli interessi degli Stati Uniti, che non sono i suoi, sia in termini politici che geopolitici, come andremo a vedere. Mentre i paesi BRICS, scegliendo il percorso opposto, stanno cercando di liberarsi a qualsiasi costo dell’influenza profondamente negativa degli Stati Uniti, l'Europa è diventata il bersaglio di questa farsa. Come è emerso, ad esempio, dall’acquisto effettuato dal Belgio di 130 miliardi di T-bonds USA in soli tre mesi, da Ottobre del 2013 a Gennaio del 2014 [ultimi dati disponibili (10)], ad un ritmo superiore al suo stesso PIL (11) ... non è certo il Belgio il responsabile di quest’aberrazione, ma è Bruxelles, naturalmente, vale a dire l'Unione Europea, che si è comportata come un piccolo soldato americano. L'Europa, politicamente, è soffocata dagli Stati Uniti, che possono darsi alla pazza gioia, in assenza di qualsiasi leadership europea. Il mezzo per sigillare in modo permanente l'acquisizione americana dell'Europa si chiama TTIP [Partenariato Trans-Atlantico per il commercio e gli investimenti] ... L’ATTUAZIONE IMMEDIATA DEL TTIP L’abbiamo già ampiamente documentato: a differenza della trionfale "ripresa", basata sui prezzi delle case [che stanno cominciando a risalire], e della Borsa [che cresce sempre di più], l’economia reale americana è in difficoltà. Il tasso dell’insufficienza alimentare è superiore a quello greco.
Le attività commerciali, anche quelle a buon mercato, chiudono per mancanza di clienti (12). Le richieste di mutui per la casa sono al minimo, fatto che non è di buon auspicio perché possa esserci un’imminente inversione della situazione, come avevamo anticipato nel GEAB n. 81. [ ... ] Ma, come abbiamo già detto, tutto ciò non rappresenta la questione essenziale. La principale sfida del TTIP è la conservazione del ruolo del Dollaro nel commercio, ed il mantenimento dell'Europa nel “giro” degli Stati Uniti, per evitare che si costituisca un blocco Euro-BRICS, in grado di controbilanciare il potere degli Stati Uniti. La crisi ucraina, con il pretesto dell’aggressione russa e delle forniture di gas, è lo strumento attraverso il quale poter imporre l'agenda degli Stati Uniti e delle lobbies, a dei leaders europei in preda al panico e troppo deboli per poter agire. Quello che non era stato previsto, è che gli interessi delle lobbies non stanno necessariamente andando nella direzione che voi pensate ... [ ... ] NOTE: 1) E come sta facendo la Cina, ad esempio, con i contratti swap [in particolare].
Fonte: www.leap2020.eu 15.04.2014
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