Originale: Roarmag.org
http://znetitaly.altervista.org
22 dicembre 2014

Gli Zapatisti ospitano un festival mondiale della resistenza e della ribellione
di Leonidas Oikinomakis
Traduzione di Maria Chiara Starace

Questo mese gli Zapatisti  stanno organizzando un importantissimo incontro internazionale nella regione del Chiapas: il Festival mondiale della resistenza e della ribellione contro il capitalismo.

Caracol II,* Oventik, Los Altos, Chiapas.

Non dicono: “come stai?” Preferiscono invece chiedere: “che cosa dice il tuo cuore?” Se uno sta bene , risponde: “jun ko’on” (il mio cuore  è unito). Altrimenti, deve rispondere che  il proprio cuore è a pezzi (“chkat ko’on”). E bisogna essere onesti.

Il verbo “lottare” non esiste nella loro lingua. Usano invece l’espressione  “formare la parola”. Se si vuole comprendere il mondo zapatista, è importante che prima capiate la loro lingua.

Sono  gli tsotiles  zapatisti della zona  delle Terre Alte (Los Altos), il Caracol II di Oventik, e si stanno preparando  ad ospitare il primo   Festival mondiale della Resistenza e della Ribellione  contro il capitalismo. Si terrà tra il 3 dicembre e il 3 gennaio e la celebrazione principale (che sarà anche la commemorazione della ribellione zapatista del 1° gennaio 1994) sarà ospitata qui a Oventik il 31 dicembre.

“Oventik, bella Oventik…”

Il caracol II di Oventik , il caracol della “resistenza e della ribellione per l’Umanità”,

si trova nella regione montagnosa di Los Altos che è abitata da un popolo Maya indigeno –in maggioranza Tsotsiles, ma anche da una minoranza di Tseltales. Il caracol di Oventik è quello più vicino alla città di San Cristobal del Las Casas, il che lo rende probabilmente il caracol più visitato dagli internacionales, cioè dai compagni di varie parti del mondo.

E’ anche un caracol che è estremamente ben organizzato per quanto riguarda l’educazione. Ogni caracol e ogni regione hanno il loro sistema autonomo di educazione, formato proprio dalla gente di ogni zona, dal basso, secondo le loro personali necessità e i loro sogni. Il Sistema Educativo Ribelle autonomo di Liberazione nazionale, nella zona di Los Altos del Chiapas (SERAZLAN, ZACH), consiste di tre progetti autonomi:

l’EPRAZ (Scuole Primarie Ribelli Autonome Zapatiste) che ora esistono in ogni comunità zapatista;

l’ESRAZ (Scuola Secondaria Ribelle Autonoma Zapatista) che è un convitto – l’unico nel Chiapas –è situato nel Caracol di Oventik;

Il CELMRAZ (Centro Ribelle Autonomo Zapatista di lingua Spagnola e di lingue Maya).

Quest’ultimo si trova all’interno del Caracol e per mezzo delle sue attività produce risorse che sono necessarie per sostenere la scuola primaria e secondaria. Qui, la gente di tutto il mondo che condivide i principi di democrazia, libertà e giustizia, può venire a imparare lo spagnolo o la lingua Tsotsil, vivendo insieme con gli altri studenti e i promotori zapatisti e scambiando esperienze, storie e canzoni. In altre parole, il Centro è un punto di incontro di scambi culturali per tutta le gente del mondo.

“In questo caracol mi sono innamorato di te…”

Partecipando  anche per poco tempo al Sistema Educativo Ribelle autonomo zapatista della regione de Los Altos (Le alte terre) non si può mancare di notare “una rivoluzione silenziosa” che si sta svolgendo in queste terre fin dall’insurrezione del 1994; l’emancipazione delle donne.

Qui le compagne studiano, lavorano e condividono le responsabilità con i compagni –che vanno dal cucinare al partecipare ai Consigli del Buon Governo. Inoltre le compagne vivono e studiano anche  nella scuola secondaria convitto, lontane dalle loro famiglie, spesso lontane molti chilometri dalle loro comunità, e per molto tempo.

Vivono insieme, studiano insieme, guardano i film nel leggendario Cinema Pirata, e talvolta cantano insieme, condividendo la loro musica e la loro cultura con gli alunni internazionale del CELMRAZ. Tutto questo in una terra dove le donne in passato venivano barattate  con mucche nei patti  matrimoniali o dove alle donne non era permesso scegliersi i loro compagni – erano scelti per loro dagli uomini della loro famiglia.

Pochi anni fa, un mio amico basco che era stato in queste terre già nel 1996, due anni dopo la ribellione, mi ha detto, che quello che lo aveva fatto ritornare allora, era la posizione delle donne nella società. Ha raccontato che le donne, anche le donne zapatiste, di solito camminavano 100 m. dietro i loro uomini, e quando questi si fermavano per parlare con qualcuno, anche le donne dovevano fermarsi e aspettare – mantenendo attentamente la loro distanza.

Venti anni dopo, quando è tornato, la cosa che lo ha sorpreso di più è stata che non soltanto lavoravano con gli uomini, in situazione di parità a tutti i livelli , ma anche che ora gli chiedevano apertamente, di ballare insieme nei concerti locali. Probabilmente danzava con le melodie di Otros Amores, un complesso musicale zapatista nominata in onore delle comunità di gay, lesbiche, bisessuali, trans e   di tutto il mondo a cui lo zapatismo si riferisce con il termine “altri amori.” Tutto quello detto sopra è stato ottenuto grazie in parte al Sistema Educativo Autonomo Zapatista.

Primo Festival della Resistenza e Ribellione contro il Capitalismo

E’ passato molto tempo dall’ultima volta che  gli Zapatisti hanno organizzato un importante incontro nazionale come questo.

Tuttavia, in un’epoca in cui la gente di tutto il mondo – dalle piazze della Spagna e della Grecia, fino a Zuccotti Park, all’Egitto, alla Tunisia, alla Turchia, al Messico e oltre – tutti volgono lo sguardo al Chiapas cercando un sistema autonomo, diretto, democratico e orizzontale di autogoverno dal basso, mentre la sola alternativa che si offre tornando a casa è la stessa vecchia democrazia parlamentare, gli Zapatisti replicano dicendo: “Venite e troveremo la nostra strada insieme, senza leader e strutture gerarchiche.”

Forse in un’epoca in cui ne abbiamo più bisogno, gli Zapatisti (insieme al Congresso Nazionale Indigeno) invitano ancora una volta la gente del mondo ad andare in Messico – per incontrarsi, discutere, organizzare e decidere la strada da percorrere verso la nostra personale emancipazione. Proprio come le donne e gli uomini del Chiapas hanno fatto negli scorsi 20 anni.

Note

*I caracoles sono le regioni organizzative delle comunità autonome zapatiste.


Il programma del Festival si può trovare su:

http://enlacezapatista.ezln.org.mx/2014/11/28/first-world-festival-of-resistance-and-rebellion-against-capitalism/


Leonidas Oikonomakis è  dottore di ricerca per gli Studi sui Movimenti Sociali all’Istituto dell’Università Europea, è un rapper nella formazione greca di hip hop “Social Waste”, e collaboratore di ROAR Magazine. E’ anche ex allievo del Centro di lingua spagnola e di Lingue Madri autonomo zapatista – CELMARZ.


Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: http://zcomm.org/znet/article/zapatistas-host-world-festival-of-resistence-and-rebellion

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