Originale: Redpepper.org
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26 gennaio 2014

Gates smaschera il vero volto di Davos
di Nick Dearden
traduzione di Giuseppe Volpe

Bill Gates è preoccupato; troppi parlano di aumentare il salario minimo. Appropriatamente, l’uomo più ricco del mondo ha parlato alla vigilia del Vertice Economico Mondiale a Davos. Gates è un grande simbolo del vertice di Davos, una vacanza annuale del capitalismo globale nel corso della quale la voce dell’1% si interessa di povertà e cambiamento climatico, lavorando contemporaneamente a politiche che alimentano la disuguaglianza.

Nonostante una quantità di prove che un aumento ragionevole del salario minimo non costa posti di lavoro, Gates riprende un tema regolare a Davos. Nel 2012 Tidjane Thiam, direttore esecutivo della Prudential, ha definito il salario minimo una “macchina di distruzione dell’occupazione”.

L’anno scorso Gates ha aumentato la sua ricchezza di 15,8 miliardi di dollari ed è oggi di nuovo l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio di circa 78,5 miliardi di dollari. Non è solo; in totale i milionari del mondo l’anno scorso sono diventati l’11% più ricchi. Per il resto di noi, la tendenza decennale della stagnazione del reddito prosegue. In alcuni paesi – Grecia, Spagna e Gran Bretagna – il reddito medio delle famiglie è sceso di molto.

Le politiche sognate da quelli che si incontrano a Davos sono una causa diretta di questi tassi di disuguaglianza storicamente senza precedenti. La settimana scorsa persino la stampa finanziaria è stata colta alla sprovvista dalla concentrazione della ricchezza delle imprese. Sei sole società – tra cui Apple, Microsoft e Google – se ne stanno sedute su più di un quarto degli 1,5 trilioni di dollari detenuti dalla società non finanziarie statunitensi.

Tra altri motivi, un importante fattore è l’elusione fiscale, consentita dal regime di liberalizzazione della finanza posto in essere più di trent’anni fa dagli omologhi di quelli che partecipano a Davos. Secondo il Financial Times circa il 94% degli 81 miliardi di dollari della Microsoft si trova oggi fuori dagli Stati Uniti.

Dunque Gates non vuole che un salario minimo più elevato intacchi la quantità di ricchezza su cui la sua società è in grado di evitare le tasse.

La cosa davvero incredibile a proposito della scena di Davos è il modo in cui sono in grado, senza ironia, di presentare tutte il bene che stanno facendo al mondo. A malapena noi mettiamo in discussione l’illegittimità dell’enorme potere detenuto sul mondo da questi leader societari.

Questa settimana Gates è dipinto come un idealista sognatore che spiega nei seminari di Davos come “tra vent’anni non sarà rimasto praticamente nessun paese povero”. Presumibilmente ciò avverrà grazie a un mucchio di beneficienza, ma senza salari minimi. Sicuramente il denaro di Gates avrà significativamente plasmato la forma che tale “sviluppo” assumerà, in misura non minore attraverso la Fondazione Bill e Melinda Gates. Dimenticatevi dei progetti democratici nazionali; i molti paperoni del mondo decideranno quale genere di cibo mangerete e quale società provvederà alle vostre necessità mediche.

In un articolo dell’Observer del fine settimana, il capo del Vertice Economico Mondiale, Robert Greenhill, ha affermato che la salute fisica e mentale è stata una priorità del vertice di quest’anno. I buoni affari dipendono da una buona salute fisica e mentale.

Tuttavia alcuni dei partecipanti a Davos sono direttamente responsabili della crisi e delle misure d’austerità che sono state responsabili della spirale dei problemi di salute mentale in tutta Europa. In Grecia i suicidi sono aumentati del 37% dal 2009 al 2011. La Croce Rossa ha pubblicato un rapporto impressionante sull’Europa, descrivendo il continente come un continente di disoccupazione di massa, suicidi, esclusione sociale, profonda povertà, criminalità, razzismo e disperazione collettiva. Dovremmo ricordare che nulla di tutto ciò è dovuto al caso.

Organismi di beneficienza come l’Oxfam che hanno parlato della disuguaglianza hanno compiuto un lavoro essenziale per inquadrare il contesto globale in cui si tiene Davos. Ma dobbiamo fare di più che porre questi temi sulla loro agenda. All’èlite delle imprese rappresentata a Davos non può essere consentito di riunirsi nel lusso e far finta di avere le risposte ai problemi del mondo. I problemi del mondo sono loro. Gates ci ha aiutato a smascherare i veri interessi dell’élite delle imprese.


Nick Dearden è direttore del World Development Movement che organizza campagne nel Regno Unito su temi della giustizia globale. E’ stato in precedenza direttore della Campagna per il Giubileo del Debito.


Da Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

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Fonte: http://www.zcommunications.org/gates-unmasks-the-real-face-of-davos-by-nick-dearden.html

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