https://www.youtube.com/watch?v=iy67IlB__cU&feature=player_embedded english version and links below http://chinadigitaltimes.net I manifestanti taiwanesi occupano la sede del governo L'AP in Taiwan (via The Guardian) riferisce che "centinaia di manifestanti contrari a un patto commerciale con la Cina hanno invaso gli uffici di gabinetto di Taiwan e fino a 1.000 manifestanti, sono riuniti fuori del palazzo del governo, intensificando una settimana di resistenza contro la Cina continentale. La protesta arriva cinque giorni dopo che gli studenti hanno occupato il vicino parlamento dopo che un politico del partito di governo ha rinnegato la promessa di presentare il patto di revisione legislativa, firmato in giugno da rappresentanti di Taipei e Pechino, il patto è in attesa di ratifica da parte del legislatore di Taiwan. Il patto aprirebbe, a decine di industrie del settore dei servizi nel territorio di ciascuna parte a imprese di entrambi i paesi. Ma ha detto che tornare sul patto minerebbe l'economia di Taiwan e danneggierebbe la sua credibilità internazionale. Cindy Chang dal Los Angeles Times parla con i manifestanti degli studenti sulla scena, oltre quaranta dei quali sono stati feriti e portati via dalla polizia dopo l’occupazione dell'edificio nella notte di Domenica. Centinaia di manifestanti che, da Martedì sera, hanno dormito dentro e intorno al parlamento sono sopravvissuti per lo più con cibo e acqua in bottiglia donati dai sostenitori. La camera dove si riuniscono i legislatori, di norma è diventata un quartier generale per il movimento studentesco, con "Free Taiwan" e altri slogan drappeggiati intorno ad un ritratto di Chiang Kai Shek, le cui forze nazionaliste si ritirarono nell'isola dopo essere state sconfitte sulla terraferma dai comunisti nel 1949. I leader degli studenti insistono sul rischio di legare troppo strettamente Taiwan alla Cina, fatto che danneggierebbe le libertà democratiche faticosamente conquistate a Taiwan e spianerebbe la strada per una eventuale acquisizione dell'isola da parte della Cina. Questo è sempre stato l'obiettivo centrale della politica di Pechino riguarda a Taiwan, fin da quando le due parti si divisero nel 1949, durante tra la guerra civile. Jenson Yeh, 33enne, commerciante di Taichung, ha detto che sacrificherebbe un pò di crescita economica pur di preservare la libertà di parola. "Posso immaginare che i cinesi vorrebbero utilizzare gli investimenti pubblici per penetrare Taiwan in una certa misura. Poi acquisirebbero il potere sulla società taiwanese" ha detto Yeh. "Non avrebbero bisogno di usare la forza. Sarebbe una riunificazione de facto" http://chinadigitaltimes.net Taiwanese Protesters Raid Government HQ The Associated Press in Taiwan (via The Guardian) reports that “hundreds of protesters opposed to a trade pact with China have invaded Taiwan’s cabinet offices,” and “up to 1,000 demonstrators” gathered outside the government building intensifying week-long resistance against the Mainland: The protest comes five days after mainly student demonstrators occupied the nearby legislature after a ruling party politician reneged on a promise to submit the pact to legislative review. Signed in June by representatives from Taipei and Beijing, the pact is awaiting ratification by Taiwan’s legislature. It would open dozens of service sector industries in each side’s territory to companies from either country. [...] Speaking earlier, Ma said going back on the pact would undermine Taiwan’s economy and damage its international credibility. Hundreds of protesters who have slept in and around the legislature since Tuesday night have survived mostly on food and bottled water donated by supporters. The chamber where the legislature normally meets has become a headquarters for the student movement, with “Free Taiwan” and other slogans draped around a portrait of Chiang Kai-shek, whose Nationalist forces retreated to the island after being defeated on the mainland by the Communists in 1949. [...] Student leaders insist tying Taiwan too closely to China will harm Taiwan’s hard-won democratic freedoms and pave the way for China’s eventual takeover of the island. That has been the central goal of Beijing’s Taiwan policy since the two sides split amid civil war in 1949. Jenson Yeh, 33, a salesman from Taichung, said he would sacrifice some economic growth to preserve freedom of speech. “I can imagine that the Chinese would use government investment to penetrate Taiwan to a certain degree. Then they would have power over Taiwanese society,” Yeh said. “They wouldn’t need to use force it would be de facto unification.” [Source]
|
|