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February 11, 2014

La Spagna si muove per bloccare la causa contro i leader cinesi

Un giorno, dopo che un giudice spagnolo ha chiesto l’arresto degli ex leader cinesi con un accusa sulle violazioni dei diritti umani in Tibet, la camera bassa del paese ha approvato una nuova legge per limitare tali casi. Fiona Ortiz e Ben Blanchard di Reuters, hanno scritto sulla richiesta del giudice e della risposta cinese:

Il giudice dell'Alta Corte Ismael Moreno ha chiesto all'Interpol di emettere ordini per l’arresto dell'ex presidente Jiang Zemin, dell'ex- premier Li Peng e di altri tre funzionari per un interrogatorio sulle accuse promosse da gruppi per i diritti dei tibetani in Spagna.

[ ... ] Moreno ha scritto nell'ordine di cattura, citando gli avvocati per i querelanti tibetani: "Jiang ha esercitato il potere di controllo sulle persone che direttamente hanno commesso gli abusi, fatto che lo rende responsabile di atti di tortura e di altre gravi violazioni dei diritti umani perpetrate dai suoi subordinati contro il popolo del Tibet".

[ ... ] Il Ministero cinese degli Esteri ha dichiarato che avrebbe detto alla Spagna: "La Cina è estremamente insoddisfatta e risolutamente contraria alle azioni del relativo organo spagnolo emesse ignorando la posizione solenne della Cina".

"Se questo problema possa essere o meno, adeguatamente affrontato, la questione è relativa al sano sviluppo dei legami", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying in un briefing quotidiano. "Speriamo che il governo spagnolo sia in grado di distinguere il bene dal male."

Al Wall Street Journal, Matt Moffett ha descritto la normativa, redatta dopo che i mandati di arresto sono stati emessi per i cinque funzionari lo scorso novembre:

La proposta di legge, che è stata criticata dai gruppi per i diritti umani, dai partiti di opposizione della Spagna e da parte del suo sistema giudiziario, potrebbe anche travolgere altri casi di diritti umani attualmente nei tribunali spagnoli, tra cui alcuni contro le autorità e personale militare statunitensi, per le azioni intraprese durante la guerra al terrore lanciata dall'ex presidente George W. Bush. Il disegno di legge dovrebbe diventare legge, perché il governo del Partito Popolare ha anche una maggioranza al Senato, dove andrà prossimamente.

Il disegno di legge dovrebbe vincolare l'esercizio della magistratura spagnola di "giurisdizione universale", che i principali giudici spagnoli hanno utilizzato per perseguire casi internazionali sui diritti umani, in particolare quella contro il defunto dittatore cileno Augusto Pinochet, dopo che si era dimesso da presidente. Un giudice investigativo spagnolo nel 1998 ha ordinato l'arresto del signor Pinochet a Londra, dove è stato detenuto per un anno e mezzo prima di essere rilasciato.

La Giustizia universale promette molto, ma non ottiene altro che conflitti diplomatici, ha detto in gennaio Alfonso Alonso, il portavoce della delegazione del Partito Popolare al Congresso. Infatti, mentre l'attivismo internazionale dei giudici spagnoli ha ottenuto le lodi degli attivisti per i diritti, ha spesso causato attriti con alcuni dei principali partner economici della Spagna.

Jim Yardley del New York Times, ha notato che ci sono state altre pressioni per porre fine all'uso della giurisdizione universale in Spagna:

La pressione americana divenne evidente nei dispacci diplomatici rilasciati nel 2010 da WikiLeaks. Citando i cablogramma, El País, un quotidiano spagnolo, ha riferito che i diplomatici americani esercitarono pressioni sul governo spagnolo con lo scopo di far deragliare le indagini giudiziarie legate alla guerra in Iraq, alla prigione militare di Guantanamo Bay e al segreto della CIA sui voli che trasportavano i sospetti di terrorismo.

Sotto questa pressione, il governo della Spagna, poi controllato dal Partito Socialista, ha indebolito la legge nel 2009, portando all’archiviazione di diversi casi. Difensori dei diritti umani sostengono che un doppio standard è emerso, dove è accettabile perseguire gli abusi nei paesi deboli, ma non per le potenze globali.

[ ... ] In effetti, la Spagna è ora sul lato di ricezione di tale contenzioso internazionale, mentre un giudice in Argentina sta indagando sui crimini di guerra commessi durante l'era del dittatore spagnolo Franco. I leader del Partito Popolare si ritrovarono coinvolti in quel caso, e alcuni analisti dicono che la pressione dalla Cina ha fornito un pretesto per il governo di diluire una dottrina giuridica che ha portato a molti mal di testa diplomatici.


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February 11, 2014

Spain Moves to Block Case Against Chinese Leaders

One day after a Spanish judge called for the detention of former Chinese leaders for questioning on human rights violations in Tibet, the country’s lower house narrowly approved a new law to limit such cases. Reuters’ Fiona Ortiz and Ben Blanchard reported on the judge’s request and China’s response:

High Court Judge Ismael Moreno asked Interpol to issue orders for the detention of former President Jiang Zemin, ex-premier Li Peng and three other officials for questioning on charges brought by Tibetan rights groups in Spain.

[…] “Jiang exercised supervisory authority over the people who directly committed abuses, which makes him responsible for acts of torture and other major abuses of human rights perpetrated by his subordinates against the people of Tibet,” Moreno wrote in the order, citing lawyers for the Tibetan plaintiffs.

[…] “(China) is extremely dissatisfied with and resolutely opposed to the wrong actions of the relevant Spanish organ taken while ignoring China’s solemn position,” China’s Foreign Ministry said it would tell Spain.

“Whether or not this issue can be appropriately dealt with is related to the healthy development of ties,” Foreign Ministry spokeswoman Hua Chunying said at a daily briefing. “We hope the Spanish government can distinguish right from wrong.”

At The Wall Street Journal, Matt Moffett described the legislation, drafted after arrest warrants were issued for the five officials last November:

The proposed law, which was criticized by human-rights groups, Spain’s opposition parties and part of its judiciary, could also torpedo other human-rights cases now in Spanish courts, including some against U.S. authorities and military personnel for actions taken during the country’s war on terror launched by former President George W. Bush. The bill is expected to become law because the governing Popular Party also has a majority in the Senate, where it will go next.

The bill would constrain the Spanish judiciary’s exercise of “universal jurisdiction,” the principle Spanish judges have used to prosecute international human rights cases, most notably one against the late Chilean dictator Augusto Pinochet after he had stepped down as president. A Spanish investigative judge in 1998 ordered Mr. Pinochet’s arrest in London, where he was detained for a year and a half before being released.

Universal justice “promises a lot, but doesn’t achieve anything more than diplomatic conflicts,” Alfonso Alonso, the spokesman for the Popular Party delegation in Congress, said in January. Indeed, while Spanish judges’ international activism has won them praise from rights activists, it has often caused friction with some of Spain’s key economic partners.

The New York Times’ Jim Yardley noted that there have been other pressures for an end to the use of universal jurisdiction in Spain:

American pressure became evident in the diplomatic cables released in 2010 by WikiLeaks. Citing the cables, El País, a leading Spanish newspaper, reported that American diplomats pressured the Spanish government to derail judicial investigations linked to the Iraq war, the military prison at Guantánamo Bay and secret C.I.A. flights transporting terrorism suspects.

Under that pressure, Spain’s government, then controlled by the Socialist Party, weakened the law in 2009, leading to the dismissal of several cases. Human rights advocates argue that a double standard has emerged — where it is acceptable to prosecute abuses in weak countries but not in global powers.

[…] Indeed, Spain is now on the receiving end of such international litigation, as a judge in Argentina is investigating war crimes committed during the era of the Spanish dictator Franco. Popular Party leaders are chafing at that case, and some analysts say that the pressure from China has provided an excuse for the government to dilute a legal doctrine that has brought diplomatic headaches.

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