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Beati i costruttori di pace Lettera Aperta a Francesco, Vescovo di Roma: Carissimo fratello Francesco, un caloroso abbraccio e un bacio da tutti noi per il modo diretto e umano con cui affronti ogni giorno tutte le situazioni, anche le più complesse e drammatiche. Abbiamo ascoltato e accolto la chiarezza e determinazione con cui stai affrontando il groviglio di conflitti, sfociati in guerre crudeli a livello planetario. Ti siamo riconoscenti perché dai a tutti la possibilità di uscire dal dilemma della violenza contro la violenza e offri positivamente la strada per comporre i conflitti con la vera funzione e autorità dell'ONU. Sappiamo che sei solo in questo momento di fronte agli Stati che continuano ad armare i contendenti, soluzioni immediate che produrranno solo ulteriori complicazioni. Condividiamo con te il grande dolore per tutte le persone, senza distinzione etnica o religiosa, che devono soccombere ingiustamente. Condividiamo la sofferenza per la miopia dei responsabili politici, che continuano a confidare nella superiorità della forza armata per risolvere i conflitti, senza mettere in discussione i propri interessi, in particolare l'industria delle armi. Prendiamo molto sul serio la tua disponibilità ad entrare fisicamente nel conflitto iracheno per incontrare tutte le parti. Siamo sicuri che in molti saremmo disposti e felici di accompagnarti in una missione di pace. La tua proposta rimanda il nostro pensiero all’esperienza da noi fatta con don Tonino Bello nel 1992 a Sarajevo per rompere l’assedio. Siamo consapevoli che rimane un gesto, ma potrebbe essere uno stimolo forte per sollecitare gli Stati ad affrontare il conflitto con modalità nuove e diverse. Preghiamo con te e manteniamo forte la fiducia nonostante le risposte negative che ci troviamo ad affrontare ogni giorno. Ti siamo tanto riconoscenti. Per l'Associazione Beati i costruttori di pace don Albino Bizzotto Padova, 21 agosto 2014.
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