http://www.contropiano.org In Crimea si spara, la tensione cresce Le notizie di oggi 10.40 - Oltre 5.000 artiglieri delle truppe aviotrasportate di Mosca prenderanno parte alle esercitazioni di tiro nel territorio di otto regioni russe, compreso il poligono vicino a Novorossisk, che confina con la Crimea. Lo riferisce l'agenzia Interfax citando il ministero della difesa russo. Le manovre dureranno alcune settimane. 10.30 - I militari ucraini ancora presenti in Crimea - a migliaia sono passati dalla parte delle autorità della Repubblica Autonoma in procinto di unirsi alla Federazione Russa - sono stati autorizzati dal governo di Kiev ad utilizzare le armi dopo un attacco contro una pattuglia avvenuto a Sinferopoli che sarebbe costato la vita ad un soldato: lo ha reso noto il Ministero della Difesa di Kiev. 10.20 - Il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, ha condannato la decisione della Russia di annettere la Crimea ed ha annunciato che il Giappone potrebbe presto decidere nuove sanzioni contro Mosca. "La Russia viola l'unità, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina e noi condanniamo questo atto", ha spiegato Abe. "Il nostro paese non può dimenticare il tentativo di cambiare lo status quo con la forza", ha aggiunto il premier giapponese. Abe ha ricordato che Tokyo ha già annunciato una serie di sanzioni contro Mosca, ma ha avvertito che, se necessario, il Giappone è pronto a imporre nuove misure. 10.10 - La Russia ha reagito furiosamente oggi alla cancellazione della visita a Mosca del presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, affermando che l'Unione europea (Ue) non ha voluto conoscere "la verità" sull'Ucraina. "Non hanno permesso al presidente del Consiglio europeo di venire a Mosca. La loro stessa gente", ha affermato il ministero degli Esteri russo in un indignato comunicato. "Dopotutto, perché avrebbe dovuto venire a conosce la verità, se tutto è già deciso?" Mosca ha sostenuto che avrebbe accolto la visita, programmata per mercoledì "dal momento che è davvero lodevole che Herman Van Rompuy volesse conoscere la verità su quello che sta succedendo in Ucraina". 10.00 - Duecento miliziani agli ordini del governo della Repubblica di Crimea hanno occupato la sede della Marina ucraina a Sebastopoli. "Sono circa 200, alcuni dei quali mascherati", ha spiegato Sergei Bogdanov, portavoce della marina ucraina. "Non sono armati - ha continuato - e non è stato sparato alcun colpo d'arma da fuoco da parte nostra. Gli ufficiali si sono barricati all'interno dell'edificio". Intato, dopo Stati Uniti e Unione Europea, anche la Nato ha condannato quella che ha definito l'annessione della Crimea da parte della Russia. "La Russia ha ignorato tutti gli appelli a fare un passo indietro in linea con il diritto internazionale e continua su questo sentiero pericoloso", ha denunciato il segretario generale dell'Alleanza Atlantica Anders Fogh Rasmussen. "Non può esserci giustificazione alcuna a proseguire su questa linea di condotta che può soltanto aumentare l'isolamento internazionale della Russia". "L'annessione della Crimea è illegale e illegittima e gli alleati della Nato non la riconosceranno", ha aggiunto. Un giudizio analogo è stato espresso dal presidente dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), Didier Burkhalter secondo il quale l'annessione della Crimea alla Russia è "contraria al diritto internazionale". Le notizie di ieri Improvvisa impennata della tensione in Crimea, nel corso di due episodi non si sa quanto distinti. Una persona è morta e altre due sono state ferite nel corso di un conflitto a fuoco nel centro di Simferopoli, città appena diventata capitale del nuovo stato dichiarato indipendente dopo il referendum plebiscitario di domenica scorsa. Secondo la stampa e alcuni testimoni, la vittima è un membro delle Autodifese del Popolo della Crimea, le milizie agli ordini del governo del territorio che ha chiesto l’annessione a Mosca. "Le forze di autodifesa hanno ricevuto oggi l’avviso della presenza, in un edificio parzialmente disabitato vicino a Piazza della Vittoria, di un gruppo di uomini armati. Quando le forze di autodifesa si sono avvicinate all’edificio per verificare l’informazione, dall’immobile qualcuno ha aperto il fuoco verso i miliziani. Una persone è morta e due sono state ferite” ha detto ai media una fonte del Ministero degli Interni della Crimea che non esclude si tratti di una provocazione organizzata da forze al servizio del governo ucraino per aumentare la tensione in città. Il rappresentante del governo della Crima ha affermato che i cecchini sparavano sia contro i membri delle Autodifese del Popolo sia contro una unità militare ucraina di stanza a poca distanza. Da parte sua invece il premier ucraino Arseny Yatsenyuk ha denunciato che un soldato di Kiev è stato ucciso oggi proprio a Simferopoli, nel corso di un assalto a una base militare in città, affermando che "il conflitto dalla fase politica passa a una fase militare". Un portavoce della Difesa ucraina ha detto all'agenzia France Presse che un militare è morto durante un raid contro una caserma, senza specificare se l'assalto sia stato lanciato da soldati russi o dalle milizie di autodifesa che pattugliano la capitale della Crimea. "Tutti" i soldati ucraini della base militare di Simferopoli "sono stati arrestati" scrive il sito Ukrayinska Pravda, citando il portavoce del ministero della Difesa ucraino Vladyslav Seleznyov. Ai soldati, allineati fuori dalla base, sarebbero stati confiscati armi, denaro e documenti. Secondo il capo della marina ucraina, Sergei Gaidouk, attualmente 38 basi militari ucraine sono bloccate dalle forze russe in Crimea. Secondo alcuni media ucraini l'attivista tataro (i tatari sono una minoranza turcofona e islamica che vive in Crimea) Reshat Ametov è stato trovato morto, con i segni di abusi nei suoi confronti: il corpo era nudo, con il viso avvolto dal nastro adesivo e ammanettato. Secondo Human Rights Watch, Ametov, sposato e padre di tre bambini, era scomparso durante la manifestazione contro l'adesione della Crimea alla Russia organizzata a Simferopoli il tre marzo scorso dalle forze fedeli alla giunta golpista di Kiev. Secondo alcuni testimoni era stato prelevato da un gruppo di uomini con giacche militari.
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