http://www.contropiano.org Ucraina: arrivano i mercenari della Blackwater Non è un segreto che “ex” soldati e ufficiali israeliani abbiano partecipato agli assalti delle milizie di EuroMajdan contro le forze di sicurezza ucraine, e neanche che in piazza, insieme ad alcune migliaia di manifestanti, accanto ai neonazisti locali di Kiev e Leopoli ci fossero almeno un centinaio di estremisti di destra arrivati dalla Polonia, dalla Svezia e dai Paesi Baltici. Ma destituito il presidente Yanukovich e buttato giù il governo eletto dopo elezioni democratiche ora per il nuovo regime di Kiev si pone il problema di controllare e domare quella parte del paese che non riconosce i nuovi padroni. In particolare la Crimea, dove di fatto l’autorità del governo Yatseniuk non ha mai avuto nessun effetto, grazie anche al dispiegamento di migliaia di militari russi e di membri della milizie locali agli ordini del governo della Repubblica Autonoma che ha annunciato l’Unione con Mosca. ‘Persa’ con molta probabilità la Crima, il conflitto si sposterà nelle regioni sud-orientali dell’Ucraina, abitate da russi o da ucraini russofoni, che da giorni manifestano contro il golpe a Kiev e le nuove autorità ultranazionaliste e xenofobe, chiedendo l’intervento della Russia, eleggendo propri governatori poi fatti rimuovere e arrestati anche con la forza dalle forze speciali inviate a Donetsk, Lugansk, Odessa e Kharkov. Da informazioni sempre più insistenti, ora corredate anche da due video caricati su YouTube nelle ultime ore, sembra che il debole governo fantoccio ucraino, per ripristinare il controllo delle regioni recalcitranti, stia facendo ricorso ai mercenari della più nota multinazionale della guerra privata esistente al mondo: la statunitense Academi, ex Blackwater. Guarda il video: https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=i39YrSpwPIg All’inizio di marzo alcune centinaia di contractors sono stati visti sbarcare all’aeroporto internazionale Boryspil di Kiev, accompagnati da una grossa quantità di ingombranti “bagagli”. Secondo il sito ‘IntelligenceOnline’ si sarebbe trattato di dipendenti della Greystone Limited, una delle controllate della Academi, conosciuta fino al 2011 con il nome di Blackwater. Poi dopo pochi giorni centinaia di soldati senza insegne di riconoscimento ma armati di tutto punto sono stati visti e ripresi mentre sfilavano nel centro di Donetsk schierati contro una manifestazione della popolazione locale filorussa. Secondo alcuni media sarebbero almeno 300 i mercenari arrivati nel paese da vari paesi stranieri, agli ordini dell’impresa che ha già fornito al Pentagono decine di migliaia di combattenti affiancati in Iraq agli eserciti regolari di Washington e degli altri paesi occupanti. In uno dei video pubblicati all’inizio della settimana si sento gridare in sottofondo "Blackwater! Blackwater!" mentre alcuni uomini armati senza insegne ma con le uniformi dei marines Usa marciano nelle strade dove alcune centinaia di dimostranti protestano contro il governatore un oligarca imposto dal governo filo-Ue e filo-Nato. Secondo alcuni funzionari russi i mercenari stranieri arrivati in Ucraina sarebbero al servizio della Academi, l’impresa privata di sicurezza che potrebbe disporre attualmente di circa 40 mila soldati di ventura specializzati in ‘operazioni sporche’ e di altre decine di migliaia di dipendenti specializzati in aspetti tecnologici o logistici. I suoi mercenari sono stati tra i protagonisti del massacro di civili nella città irachena di Falluja, di rapimenti illegali e dell’uso sistematico della tortura, e di operazioni simili anche in Afghanistan. La Academi è strettamente legata all’amministrazione Usa e ai suoi apparati di sicurezza, tanto che i suoi dipendenti godono di uno status simile a quello diplomatico. Nel consiglio di amministrazione della multinazionale della guerra mercenaria si contano personaggi come l'ex ministro della Giustizia del governo Bush John Ashcroft, l'ex vice presidente dello Staff di Bush Jack Quinn e l'ex direttore della Nsa Bobby Ray Inman. Interrogata sulla veridicità della propria presenza in Ucraina i responsabili della Academi negli Stati Uniti non hanno né smentito né confermato.
|
|