Il Fatto Quotidiano
20 febbraio 2014

Ucraina, oltre 100 morti. Evacuati palazzi del potere, 60 agenti presi in ostaggio

Riprendono gli scontri dopo una tregua durata poche ore: per i manifestanti i feriti sono almeno 500. Cecchini della polizia sparano sulla folla, mentre alcuni agenti si schierano dalla parte della protesta. Rischio sanzioni in arrivo da Stati Uniti e Europa. Mosca avverte: "Autorità non siano zerbino". E gli atleti ucraini lasciano le Olimpiadi di Sochi

E’ durata poche ore la tregua annunciata mercoledì sera dal presidente ucraino Viktor Yanukovich. I combattimenti tra polizia e manifestanti antigovernativi sono ripresi nel centro di Kiev, con gli insorti che hanno costretto gli agenti delle forze speciali ad arretrare abbandonando le posizioni conquistate in Maidan, la piazza centrale della città. Hanno poi fatto prigionieri una sessantina di poliziotti e li hanno portati in un edificio occupato vicino al municipio della capitale. Evacuati i palazzi del potere: il Parlamento, che ha sospeso le sessioni in programma per oggi e domani, e il palazzo che ospita la sede del governo. Chiusi anche tutti i tribunali a Kiev. 

Lo scenario è da guerra civile: secondo i media locali si sentono in continuazione colpi di arma da fuoco e continua anche il lancio di molotov, con diversi mezzi della polizia in fiamme e i dimostranti che stanno occupando negozi e magazzini vuoti. Incerto il numero delle vittime, che potrebbero essere decine. Secondo i media locali sarebbero almeno 37. Interfax parla di 13 cadaveri vicino a una fermata del bus. Il ministero dell’Interno riferisce di un poliziotto morto per un colpo d’arma da fuoco, mentre il Kyiv Post segnala dieci cadaveri nella hall dell’Hotel Ukraina, tre in viale Khreshatik e 15 nell’hotel Kozatski, dove sembra che saranno presto portati i corpi senza vita di altri sette insorti. Circa 500 i feriti, tra cui 88 poliziotti, sei giornalisti e quattro stranieri.

Nel pomeriggio a Bruxelles è atteso un vertice dei ministri degli Esteri nel corso del quale si discuterà della possibile adozione di provvedimenti. ”Dirò che bisogna fermare la violenza, che è evidentemente inaccettabile, e che ci apprestiamo ad adottare sanzioni contro i responsabili della violenza”, ha annunciato il ministro degli Esteri francese. 

Un’escalation di violenze che però, secondo quanto dichiarato dal presidente Usa Barack Obama, non sarebbero parte di una “scacchiera stile Guerra fredda” dove Stati Uniti e Russia si confrontano. Sebbene Mosca abbia influenza su entrambi i governi, ha detto, i disordini interni ai due Paesi sono aumentati perché la popolazione ha insistito sui diritti fondamentali. Il presidente americano ha aggiunto di sperare che la Russia torni a questi valori, ma “proprio ora ci sono momenti in cui abbiamo forte disaccordo”. Ha specificato anche di non essersi trattenuto dall’esporlo all’omologo russo, Vladimir Putin.

Le polemiche raggiungono anche le Olimpiadi. La sciatrice ucraina Bogdana Matsotska ha lasciato i Giochi in risposta agli scontri avvenuti in questi giorni nel suo Paese, rende noto il Cio, che tramite il suo portavoce Mark Adams informa di essere in contatto con il comitato olimpico ucraino. Mentre Sergei Bubka, ex campione di salto con l’asta e attualmente a capo del comitato olimpico dell’Ucraina, ha esortato gli atleti a rimanere in Russia in segno di unità, aggiungendo però di rispettare i loro diritti.

CRONACA ORA PER ORA

 15.41 – Ambasciatore italiano a Kiev: “Almeno 50 morti stamattina” - Lo riferisce Fabrizio Romano, citato da Rainews24.

15.40 – Comitato olimpico Ucraina: “Atleti ancora in gara non partiranno” - Il presidente del Comitato Olimpico dell’Ucraina, Sergey Bubka, ha promesso che gli atleti continueranno a partecipare ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi dopo aver incontrato alcuni sportivi a seguito dei tragici eventi che si stanno verificando. Gli atleti che ancora sono impegnati nelle gare in programma resteranno al villaggio olimpico, mentre coloro che hanno terminato il loro programma di gara torneranno in Ucraina come previsto.

15.33 – Manifestanti alla Cnn: “100 morti e 500 feriti” - Sono circa 100 i morti da questa mattina in Ucraina, e 500 i feriti, secondo quanto ha detto il coordinatore dell’assistenza medica dei manifestanti citato dall’emittente americana.

15.02 – Lavrov: “Ipotesi sanzioni è un ricatto” - Lo ha affermato il ministro degli esteri russo, a Baghdad per discutere di questioni regionali con esponenti del governo iracheno, puntando il dito contro Unione europea e Stati Uniti di attribuire solo al governo le violenze a Kiev e non alle azioni degli “estremisti”.

14.58 – Polizia Transcarpazia passa con i manifestanti - Gli agenti della regione sud-occidentale dell’Ucraina sono passati dalla parte dei manifestanti. Lo annuncia la Gazeta.ru aggiungendo che i comandanti regionale e delle truppe speciali hanno prestato “giuramento al popolo” nel palazzo della Regione, occupato dai manifestanti.

14.18 – Guardian: “Cecchini polizia sparano sui manifestanti” - Ian Traynor ha detto di aver visto quattro cecchini della polizia, due dei quali sparavano verso la folla dei manifestanti. “Ho visto dei tiratori che sparavano con armi automatiche munite di obiettivo telescopico”, ha raccontato il reporter, citato sul sito del quotidiano.

14.08 – Merkel a Yanukovich: “No violenze, realizzare tregua” -  La cancelliera tedesca ha avuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino. Merkel, ha reso noto il suo portavoce Steffen Seibert, ha “condannato duramente” la recente esplosione di violenza. “Tutte le parti devono immediatamente prendere distanza dalle violenze e mettere in atto la tregua concordata. La responsabilità maggiore è dalla parte del governo”.

13.45 – Gran Bretagna convoca l’ambasciatore ucraino a Londra - Volodymyr Khandogiy è stato convocato al Foreign Office in seguito alle notizie degli scontri a Kiev. Lo rende noto lo stesso ministero britannico degli Esteri. 

13.41 – Medvedev: “Cooperazione economica con Mosca se popolo protetto” - “Partiamo dall’assunto che le autorità ucraine dovrebbero concentrarsi sulla protezione del popolo e che le forze dell’ordine difendano gli interessi di Stato e popolo”, perché “solo in questo caso potremo sviluppare piena cooperazione economica”. Lo ha dichiarato il premier russo, Dmitri Medvedev, parlando a un vertice ministeriale a Mosca, secondo quanto riporta l’agenzia Itar-Tass.

13.37 – “Tutti colpiti alla testa, nessun manifestante ferito alle gambe” - “Questi sono proiettili veri. Potete vedere cosa hanno fatto. Quest’uomo, e altri come lui, sono stati uccisi con un colpo alla testa, al collo o al cuore. Nessuno di loro ha riportato ferite alle gambe”, ha detto un manifestante, che ha dato il nome di Andreiy, al Telegraph, indicando alcuni cadaveri portati sotto la tenda di un caffè a piazza Maidan.

13.19 – “Bagno di sangue”, sindaco Kiev lascia Yanukovich - Il capo dell’amministrazione comunale di Kiev e facente funzione di sindaco, Volodimir Makeienko, si è dimesso dal partito delle Regioni del presidente ucraino Viktor Yanukovich e ha detto di essere “disposto a fare qualunque cosa possibile per fermare il bagno di sangue e il fratricidio nel cuore dell’Ucraina”.

13.13 – Bonino: “Azione Ue decisa ma graduale, crisi sarà lunga” - L’Europa deve agire in Ucraina “in modo molto deciso, ma anche graduale” perché “ho come l’impressione che la crisi sarà piuttosto lunga”. Lo ha detto la ministro degli esteri Emma Bonino arrivando nella sede del Consiglio a Bruxelles dove nel pomeriggio si terrà la riunione straordinaria dei ministri degli esteri Ue.

13.00 – Polizia ad abitanti: “Restate a casa” - Lo fanno sapere i media locali riportando le indicazioni del ministero dell’Interno. “In questo momento è opportuno limitare gli spostamenti in auto e non scendere in strada. Nelle strade di Kiev ci sono persone armate con intenzioni aggressive” avverte il ministero.

12.47 – Cimbro (Pd): “Facilitare visti lavoro e studio per ucraini” - “Chiediamo al governo di rivedere in maniera meno restrittiva il regime dei visti per i cittadini ucraini che si recano in Italia per lavoro e studio, e di garantire il diritto di asilo e di cura per gli attivisti e gli intellettuali di opposizione che rischiano la vita, e di proporre analoga soluzione in sede europea”. Lo ha dichiarato la deputata Pd Eleonora Cimbro che sull’emergenza Ucraina ha presentato in commissione Esteri una risoluzione firmata anche da Mario Marazziti (Popolari per l’Italia) e Arturo Scotto (Sel).

12.34 – Governo: “500 feriti di cui 300 ricoverati”

12.32 – Pullman di polizia antisommossa arrivano in centro Kiev - Almeno sei pullman di poliziotti in assetto antisommossa sono arrivati vicino alla cattedrale di San Michele e all’Hotel Inter Continental nel centro della città. Lo fanno sapere il coordinamento delle proteste Euromaidan sul suo profilo twitter e il Kiev Post sul suo sito web.

12.10 – Barroso: “Priorità immediata è salvare vite umane” - “La priorità immediata e urgente è evitare ulteriore spargimento di sangue e salvare vite umane”, ha dichiarato il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, in un post su twitter.

11.50 – Governo: “Cecchino insorti ha ferito più di 20 agenti” - Un cecchino degli insorti antigovernativi sta sparando sulla polizia dall’edificio del conservatorio di Kiev e ha già ferito più di 20 agenti. Lo sostiene il ministero dell’Interno ucraino in una nota.

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