New Eastern Outlook
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Dicembre 18, 2014

Banchieri stranieri violentano l’Ucraina
di William Engdahl
Traduzione di Alessandro Lattanzio

Se non fosse per il fatto che la vita di circa 45 milioni di persone è in gioco, la politica nazionale ucraina potrebbe fare ridere come scherzo pessimo. Le eventuali pretese che le elezioni nazionali di ottobre abbiano comportato la parvenza della vera democrazia per la quale migliaia di ucraini dimostrarono a piazza Majdan un anno fa, si dissolvono con l’annuncio del primo ministro beniamino di Victoria Nuland, “Yat” Jatsenjuk, del suo nuovo gabinetto. Il presidente dell’Ucraina, scelto dagli Stati Uniti, l’oligarca Petro Poroshenko indisse immediate elezioni a fine agosto per il 26 ottobre, facendo in modo di assicurarsi che l’opposizione genuina al suo regime di assassini, gangster e addirittura nazisti, venisse espulsa dalla Verkhovna Rada, il Parlamento. Poiché il Parlamento aveva importanti partiti di opposizione al golpe degli Stati Uniti del 22 febbraio, e che avevano bloccato molti importanti strumenti legislativi richiesti dagli avvoltoi occidentali, per modificare le leggi fondamentali sulla proprietà della terra e la privatizzazione dei beni dello Stato. Per legge, il vecchio parlamento avrebbe concluso il mandato di cinque anni nell’ottobre 2017. Questo era chiaramente troppo per la pupara ucraina neo-con del dipartimento di Stato Victoria Nuland e i suoi sostenitori di Washington. Ora, con un nuovo parlamento controllato dal blocco di Petro Poroshenko, primo partito, e con il primo ministro faccia d’angelo Arsenij Jatsenjuk, ancora primo ministro, a capo del secondo partito, c’è il via libera allo stupro dell’Ucraina. Ciò che ha scioccato alcuni è la chiara occupazione straniera che ne consegue, mentre i fondi avvoltoio di Wall Street assaltano un Paese debitore del Terzo Mondo in difficoltà.

Una ridicola farsa


Jatsenjuk, ex-ministro delle finanze di un precedente regime criminale, e amico della sospetta risorsa dell’intelligence USA, la “Chiesa di Scientology“, ha nominato tre stranieri ministri economici chiave. Con atto straordinario, i tre sono stati dichiarati cittadini ucraini l’istante dopo la cerimonia ridicola di Poroshenko. L’Ucraina appare sempre più come le Filippine occupate dagli USA dopo la guerra ispano-americana del 1898, quando il generale Arthur MacArthur, padre dello squinternato Douglas, era il locale dittatore di Washington. La nuova ministra delle Finanze ucraina, colei che controllerà i soldi e dove metterli, è Natalia A. Jaresko. Parla correntemente l’ucraino. L’unico problema, è cittadina statunitense, veterana del dipartimento di Stato e anche banchiere statunitense. Ora, la Costituzione ucraina, abbastanza prudentemente, prevede che i ministri del governo siano ucraini. Come fa la nostra dolce Natalia ad entrarvi? Il presidente dell’Ucraina, un altro favorito di Victoria Nuland, il corrotto oligarca “Chocolate King”, Petro Poroshenko, l’ha nominata cittadina ucraina con una cerimonia bizzarra, quello stesso giorno, poche ore prima che il parlamento la nominasse ministra delle Finanze. Per giustificare tale mossa sorprendente, Poroshenko ha dichiarato: “Ci sono sfide assolutamente straordinarie per l’Ucraina… Tutto ciò richiede soluzioni innovative per il governo… Tali decisioni richiedono la ricerca di candidati per il nuovo governo non solo in Ucraina, ma anche all’estero“. Dimenticate le vostre vecchie sciocche nozioni dei libri scolastici su come una democrazia e una nazione funzionano. È l’età dell’assenza dello Stato nazionale, del capitale privato che conquista il mondo per amore del profitto. Saccheggio ueber alles è il motto. L’Ucraina è all’asta della privatizzazione comunque, quindi ha senso che il bando dei cacciatori di testa del dipartimento di Stato per far svolgere il lavoro di preparazione dell’asta, trovi ovunque dei volonterosi carnefici. E poiché ciò è pianificato dai privatizzatori, è più facile credere che un non-ucraino lasci che il Paese sia violentato, che non un ucraino, anche se corrotto.
Nel suo discorso di accettazione, Jaresko ha dichiarato, “La nuova squadra si propone di cambiare il Paese, migliorarne la trasparenza ed eliminare la corruzione. I membri del team sono pronti ad affrontare le sfide che l’Ucraina affronta oggi. Questo è un governo di professionisti e tecnocrati, e abbiamo intenzione di lavorare. Ho vissuto in Ucraina 22 anni fa, e fino ad oggi sono stata a capo di una grande azienda che controllava tre fondi d’investimento“, ha detto al notiziario ucraino TSN. Ciò che Jaresko non ha detto è che fu inviato in Ucraina 22 anni prima da membro del dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Le qualifiche di Jaresko si adattano alle esigenze da stupratore dei fondi avvoltoi bancari. Ha fondato ed è CEO di Horizon Capital Associates, LLC. L’Horizon Capital è “una ditta privata in azioni e capitale di rischio specializzata in avvio, acquisto, capitale di crescita ed opportunità d’espansione. Preferisce investire in servizi finanziari, beni di largo consumo, vendita al dettaglio e beni industriali. Investe in genere in società a media capitalizzazione in Ucraina, Bielorussia,e Moldavia“, secondo Business Week. Fu fondata nel 1995 ed ha uffici a Kiev. Jaresko è anche amministratore delegato di un fondo di private equity, il WNISEF. WNISEF o Western NIS Enterprise Fund è un fondo di private equity da 150 milioni di dollari attivo in Ucraina e Moldova e che investe in piccole e medie imprese. Fin dall’istituzione, “WNISEF ha investito circa 168 milioni di dollari su 118 aziende nella regione e in vari settori, concentrandosi su beni di largo consumo, materiali da costruzione, imballaggi, vendita al dettaglio e servizi finanziari. WNISEF è gestito da Horizon Capital Associates, LLC. WNISEF è stato istituito dal Congresso degli Stati Uniti e finanziato dal governo degli Stati Uniti attraverso l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale USA (USAID)”. Prima di fondare Horizon e WNISEF, Jaresko, laureata ad Harvard, ha lavorato per il dipartimento di Stato degli Stati Uniti nel saccheggio del Paese, organizzato dal FMI, iniziato poco dopo il crollo ispirato dagli Stati Uniti dell’Unione Sovietica, nel 1991. Nel 1992-1995 è stata a capo della Sezione Economica dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Kiev. Quando nel 2004 il filo-USA Viktor Jushenko è stato nominato, con la “rivoluzione arancione” di Washington, presidente, Jaresko era nel suo Advisory Council Foreign Investors. Ciò quando la viceportavoce del dipartimento di Stato ed ex-portavoce della CIA, Marie Harf, negava che Washington avesse alcun ruolo nella sua nomina. Certo non avrebbe mai mentito.

Un altro banchiere straniero ministro dell’Economia

A quanto pare non convinti che un solo banchiere ministro delle Finanze sia sufficiente, gli amici di Nuland a Washington hanno piazzato Aivaras Abromavicius, banchiere lituano, ministro dell’Economia. Secondo il sito ufficiale propagandistico del governo statunitense, il vecchio notiziario propagandistico da Guerra Fredda della CIA, Radio Free Europe, vecchio nome che è una specie di brutto scherzo, Abromavicius, nato a Vilnius in Lituania, ha lavorato a Kiev dal 2008 come socio e gestore del fondo del gruppo di asset management East Capital. East Capital ha investito quasi 100 milioni di dollari nel 2012 nei progetti ucraini. Sarebbe interessante conoscere con quale denaro. Se Abromavicius si descrive patriota ucraino (sic!), s’impegna in “misure radicali”. East Capital è un fondo per i “mercati di frontiera” svedese, attivo in 25 Paesi dai mercati emergenti. Il fondatore dell’East Capital Abromavicius è Peter Elam Hakansson, secondo il sito. Prima Hakansson aveva posizioni importanti presso la Enskilda Securities della famiglia svedese dei Wallenberg.

E un ministro della Sanità georgiano


A completare il bizzarro nuovo governo di Jatsenjuk è Alexander Kvitashvili, un georgiano. Kvitashvili era ministro della salute in Georgia tra il 2008 e il 2010, sotto l’allora presidente Mikheil Saakashvili, come Jushenko, un altro corrotto fantoccio nominato presidente con la Rivoluzione delle Rose finanziata dagli Stati Uniti nel 2003. Kvitashvili ha studiato e lavorato negli Stati Uniti, prima di diventare il ministro della salute della Georgia. Secondo Radio Free Europe, “Jatsenjuk ha incaricato Kvitashvili d’introdurre riforme radicali per affrontare la corruzione dilagante tra le autorità sanitarie”. Tuttavia, il nemico della corruzione ha un handicap: non parla l’ucraino. Non importa, a quanto pare, avendo dichiarato che ha un “profondo rispetto per l’Ucraina e la sua gente“. Più di questo, un ministro della salute anticorruzione ucraino, oggi, non ha bisogno.
Lo stupro di un Paese, proprio come lo stupro di un bambino, è omicidio. È una forma di omicidio dell’anima e in ultima analisi, del bambino. Quarantacinque milioni di ucraini non meritano tale trattamento, non più di un bambino inerme di quattro anni.

F. William Engdahl è consulente rischio strategico e docente, laureato in politica alla Princeton University, è autore di best-seller su petrolio e geopolitica, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook“.

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