La Bbc ha raccolto in una cartina tutte le città in cui ci sono state manifestazioni in questi giorni. |
http://www.unita.it Ucraina, si dimette il premier.
Mykola Azarov ha rassegnato le dimissioni per incoraggiare il «compromesso sociopolitico». L’Opposizione: «Non è una vittoria. È solo una tappa verso la vittoria». Il premier ucraino, Mykola Azarov, ha rassegnato le dimissioni per incoraggiare il «compromesso sociopolitico». Lo si apprende da una nota pubblicata sul sito web del governo di Kiev. Le dimissioni arrivano nel corso dell'ondata di proteste che da due mesi stanno sconvolgendo l' Ucraina, negli ultimi giorni diventate sempre più violente. Le manifestazioni hanno preso il via dopo che il presidente, Viktor Yanukovych, ha respinto un accordo di cooperazione con l'Unione europea a favore di uno con la Russia. Tra le richieste dell'opposizione ci sono le dimissioni di Yanukovych. Le dimissioni devono essere accettate dal presidente Viktor Yanukovych, ma il passo sembra solo una formalità. La scorsa settimana il presidente ha offerto l'incarico a uno dei leader dell'opposizione, Arseniy Yatsenyuk, che ieri ha respinto la proposta. Una delle richieste dell'opposizione è che Yanukovych lasci la presidenza. Sembra improbabile che le dimissioni di Azarov basteranno a placare le proteste, se il governo non farà altre concessioni. La dichiarazione di Azarov viene diffusa mentre il Parlamento apre la sessione speciale in cui secondo le attese saranno revocate le leggi che impongono un giro di vite sul diritto di manifestare. Approvate questo mese e criticate all'estero, le misure sono state causa di violenti scontri in cui sono morti almeno tre dimostranti. «Non è una vittoria. È solo una tappa verso la vittoria». Così Vitali Klitschko, uno dei leader dell'opposizione ucraina alla guida delle proteste in corso nel Paese, commenta l'annuncio delle dimissioni presentate dal premier, Mykola Azarov, non ancora accettate dal presidente Viktor Yanukovych. Commento simile da Andriy Pavlovsky, altro leader di opposizione: «È un piccolo passo per risolvere il confronto». L'opposizione risponde quindi che le dimissioni non saranno sufficienti a placare la crisi politica in corso o a fermare le proteste.
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