La cronaca dei giorni precedenti
http://www.linkiesta.it/ Ucraina, cronaca live Reuters: un leader separatista è stato liberato da un blitz armato al confine est dell'Ucraina
La cronaca del 17 maggio REUTERS: LEADER DEI SEPARTISTI FILORUSSI LIBERATO DA UN BLITZ ARMATO Il leader dei separatisti Valery Bolotov è stato liberato da un blitz di un gruppo armato composto da circa 200 uomini, era detenuto sul confine dalla polizia ucraina. Lo scontro a fuoco è accaduto proprio poche ore prima dell'inizio dei colloqui di pace di Kharkiv, promossi dalle autorità ucraine per risolvere le tensioni nell'est del paese. La cronaca del 16 maggio NAZIONI UNITE: 127 VITTIME NELLE OPERAZIONI MILITARI UCRAINE NEL SUD-EST 15.20 Gli scontri e le operazioni militari nel Sud-Est Ucraina hanno fatto finora 127 vittime. Lo riferisce Ivan Simonovic, vice Segretario generale dell’Onu per i diritti umani citando informazioni ricevute da autorità ucraine e attivisti. Navi Pillay, Alto commissario Onu per i diritti umani, ha affermato che il nuovo report prodotto dal team delle Nazioni unite mostra un «allarmante deterioramento nella situazione dei diritti umani nell’Est del Paese, e seri problemi emergenti dalla Crimea, in particolare in relazione ai Tatari di Crimea». Si tratta del secondo report delle Nazioni Unite in Ucraina, basato sul monitoraggio in cinque città e relativo al periodo 2 aprile-6 maggio. Nel report di riportano numerosi casi di omicidi mirati, torture, pestaggi, sequestri di persona, intimidazioni e alcuni casi di molestie sessuali, per lo più fatte da gruppi anti-governativi ben armati e ben organizzati. Si sottolinea anche l’alto numero di persone scomparse. CRIMEA, NIENTE MANIFESTAZIONI PER ANNIVERSARIO DEPORTAZIONE TATARI DI CRIMEA 15.00 La decisione è stata presa dalle autorità locali che hanno citato come motivazione le tensioni nell'est e nel sud dell'Ucraina: sono state bandite in Crimea manifestazioni pubbliche fino al sei giugno prossimo. L’annuncio del provvedimento arriva a soli due giorni dal 70esimo anniversario dell'inizio dell'esecuzione del decreto di Stalin, e quindi dell'ordine di Beria, per la deportazione dei tatari di Crimea. Anniversario che si teme possa essere occasione di proteste da parte dei tatari o comunque contro l'annessione della regione alla Russia. KIEV RIPRENDE CONTROLLO DEI CHECKPOINTS DI MYKOLAIV MARIUPOL, RESIDENTI PRO-KIEV COSTRINGONO SEPARATISTI A LASCIARE EDIFICI OCCUPATI Secondo quanto riferisce il New York Times, un gruppo di residenti di Mariupol, la seconda città ucraina dopo Kiev, ha costretto i separatisti a lasciare il palazzo governativo che avevano occupato. Sarebbero tutti lavoratori del settore metalmeccanico. MERKEL: “OSCE, GRAVI ABUSI DI DIRITTI UMANI IN CRIMEA E EST UCRAINA” 13.00 Il portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel Steffen Seibert ha affermato che la cancelliera vede con favore la continuazione delle tavole rotonde durante il prossimo week-end a Kharkiv, nell’Est. Ma si è detta molto preoccupata del rapporto Osce sulla condizione dei diritti umani nel Paese. «Ci sono casi di intimidazione e, cosa peggiore, di abusi, torture, scomparse e omicidi, soprattutto nell’Est e Sud dell’Ucraina. Il report dell’Osce non conferma invece le accuse fatte da Mosca di violazione dei diritti della minoranza russa nel Paese. PUTIN: “MOSCA COSTRETTA A MINACCIARE TAGLIO DELLE FORNITURE A KIEV E UE” 12.30 Nella lettera inviata ieri da Vladimir Putin ai leader Ue (quella con cui minaccia di tagliare il gas all’Europa se Kiev non dovesse pagare il suo debito), il presidente russo afferma che la Russia «è ancora pronta» a negoziati sul debito di Kiev nel pagamento del gas. E accusa l’Unione europea di non essere capace di fare proposte specifiche per evitare un taglio delle forniture del gas a partire dal prossimo mese. Putin chiede inoltre a a Bruxelles di «impegnarsi più attivamente» nel trovare strade per stabilizzare l’economia ucraina colpita dalla crisi. «Sfortunatamente, dobbiamo dire che non abbiamo ricevuto proposte specifiche dai nostri partner su ipotesi di soluzione della situazione», ha spiegato Putin nella lettera. Secondo il presidente russo, la Russia «è stata obbligata» a minacciare la cessione delle forniture a partire dal 3 giugno perché Kiev ha accumulato un debito sul gas di 3,5 miliardi di dollari. La cronaca del 15 maggio PUTIN AVVISA KIEV: PAGAMENTO ANTICIPATO GAS DALL’1 MAGGIO 16.40 Il presidente russo Vladimir Putin ha informato alcuni partner esteri che la Russia introdurrà il pagamento anticipato del gas per Kiev a partire dall’1 giugno. Lo riferisce la Reuters. Secondo il premier slovacco Robert Fico, Putin avrebbe avvisato una serie di stati europei che Mosca sospenderà la fornitura di gas all’Europa nel caso in cui Kiev non pagherà il conto. 25 MAGGIO, ABITANTI DELL’EST UCRAINO POSSONO VOTARE ALTROVE 15.15 Il capo della Commissione elettorale centrale Mykhailo Okhendovsky ha affermato che i residenti delle regioni di Donetsk e Luhansk potranno partecipare al voto delle Presidenziali del 25 maggio cambiando il proprio comune di voto. AZIONE “FINALE” DELL’ESERCITO DI KIEV A STAROVARVARIVKA 14.55 Truppe di Kiev impegnate nella “parte-finale” della missione anti-terrorismo a Starovarvarivka, 30 km da Kramatorsk. Ci sarebbero vittime. Secondo il Kyiv POst, che cita il ministro della Difesa ucraino, nessun soldato governativo né civile è rimasto ferito, mentre sono stati catturati tre separatisti. RUSSIA: POSSIBILE SCONTO SUL GAS PER KIEV 14.50 Il ministro dell’Energia russo Oleksandr Novak ha detto ai giornalisti che la Russia può essere pronta a discutere uno sconto sul gas per Kiev una volta che l’Ucraina avrà estinto il debito. Lo riferisce il Kyiv Post. Lo scorso aprile la Russia ha alzato il costo del gas per Kiev da 268,5 dollari per mille metri cubi a 485,5 dollari. Quasi il doppio. DONETSK, RAPITO COLONNELLO UCRAINO 13.00 Secondo il Kyiv Post, la Guardia Nazionale ucraina riferisce che il colonnello Yuriy Lebid, capo del commando orientale delle Forze Interne ucraine, è stato rapito da persone non ancora identificate nella regione di Donetsk. KIEV: PRONTI A PAGARE LA BOLLETTA DEL GAS A MOSCA Secondo quanto riferisce Reuters, il vice-ministro dell’Energia Ihor Didenko ha affermato in conferenza stampa che l’Ucraina è pronta a pagare il consumo di gas per 4 miliardi di dollari alla Russia entro la fine di maggio. Il Ministro ha aggiunto che Kiev ha calcolato la somma usando come base 268,5 dollari per 1000 metri cubi di gas. «Da parte ucraina diciamo che, se il prezzo è fissato a 268,5 dollari, allora Naftogaz è pronta a pagare il conto di circa 4 miliardi di dollari entro la fine di maggio. Il ministro ha spiegato che Kiev immagina di importare 3,4 miliardi di metri cubi di gas nel mese di maggio. La Russia chiede invece all’Ucraina di pagare 485 dollari per 1000 metri cubi di gas. TRUPPE KIEV DISTRUGGONO DUE BASI RIBELLI A KRAMATORSK 12.00 Associated Press riferisce che nella notte le truppe di Kiev hanno distrutto due basi dei separatisti filo-russi. Il presidente Oleksandr Turchynov ha riferito in parlamento che le forze ucraine hanno distrutto una base militare nei pressi del villaggio di Kramatorsk, a 150 kilometri dal confine con la Russia. Il Presidente ad interim ha inoltre riferito che è stata distrutta una base ribelle vicino alla città di Slovyansk. Secondo il ministro della Difesa ucraino non ci sarebbero vittime. ULTIMATUM DEI SEPARATISTI: "VIA LE TRUPPE DI KIEV DALLA REPUBBLICA DI DONETSK IN 24 ORE" Le forze di autodifesa filorusse hanno lanciato a mezzanotte un ultimatum di 24 ore a Kiev perchè ritiri l’esercito dalla autoproclamata Repubblica di Donetsk. «Se i veicoli corazzati non saranno ritirati e i blocchi stradali delle cosiddette autorità non saranno rimossi avrò sufficiente potere e mezzi, il comandante per distruggere e bruciare qualsiasi cosa. Gruppi di ricognizione e di sabotaggio sono pronti a muoversi a alcuni sono già in posizione». Così ha affermato a mezzanotte a Ria Novosti Serghiei Zdriliuk, vice comandante delle milizie del Donbass. La cronaca del 14 maggio INAUGURATA IERI TAVOLA ROTONDA A KIEV PER CERCARE UNA SOLUZIONE ALLA CRISI Ieri pomeriggio a Kiev è stata inaugurata una tavola rotonda di unità nazionale. All’incontro hanno infatti partecipato ministri, leader politici, imprenditori e governatori regionali, ma non sono stati invitati i rappresentanti dei separatisti filorussi. Cosa che renderebbe - secondo molti osservatori - poco efficace la tavola rotonda. LAVROV: UCRAINA SULL’ORLO DI UNA GUERRA CIVILE «L’Ucraina è sull’orlo della guerra civile». È l’allarme lanciato ieri dal ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che ha ribadito le perplessità di Mosca sulle prossime elezioni presidenziali, fissate per il 25 maggio. In un’intervista a Bloomberg Tv ha poi dichiarato che «i tentativi di trascinare l’Ucraina nella Nato avranno conseguenze molto negative per tutto il sistema della sicurezza europea». PUTIN, APERTURA SULLE PRESIDENZIALI UCRAINE Mosca ha dichiarato ieri che i referendum separatisti di Donetsk e Lugansk hanno dato «risultati convincenti» e che la legittimità delle presidenziali ucraine «non è completa». Ma il presidente della Duma russa, Serghiei Narishkin, ha anche affermato che «non svolgere le elezioni (le Presidenziali ucraine del 25 maggio, ndr) sarebbe persino più triste» e che «quindi è necessario scegliere il minore dei due mali». ---
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