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22 gennaio 2014

Cosa sta succedendo a Kiev

24/01 06:05  - “Una tregua, spiega la corrispondente di euronews Angelina Kariakina, in cambio dello stop agli arresti e alle repressioni contro gli attivisti. Questa è la proposta dopo un altro round di negoziati col presidente. In mezzo alle barricate serpeggiano i dubbi: nessuno crede più alle promesse. Ma al momento non è stata intrapresa alcuna azione radicale. I manifestanti hanno deciso di temporeggiare”.

Diario del 22 gennaio 2014

14:53 - “La parte più estremista dell’opposizione sta crudamente violando la costituzione del paese”, Lo ha detto il viceministro degli esteri Grigory Karasin all’agenzia Interfax. Fonte: Asca/Afp

15:46 - Natalia Vishnevska, portavoce del ministero della sanità, ha detto che le vittime sono due e non tre. Uno dei manifestanti, caduto da un colonnato di fronte allo stadio Dynamo, sarebbe sopravvissuto alla caduta e si troverebbe ora in ospedale. Fonte: Ap

16:00 - I medici hanno estratto i proiettili dai corpi dei due uomini morti. Una delle vittime è stata uccisa da un colpo di Degtyaryov, una mitragliatrice leggera da cecchino. Il secondo uomo è stato ucciso da un colpo di pistola Makarov. Fonte: Rt

16:13 - I leader dell’opposizione sono a colloquio con il presidente Viktor Janukovič da tre ore. Lo conferma su Twitter la corrispondente dell’Ap Maria Danilova.

16:27 - L’esercito ucraino non sarà usato per contrastare i manifestanti. Lo ha detto Pavlo Lebedyev, ministro della difesa ucraino. Fonte: Interfax

18:11 - Cinque manifestanti sono morti e 300 sono rimasti feriti. La nuova cifra sulle vittime degli scontri con la polizia arriva dall’opposizione, in particolare dai medici che operano sul campo. Secondo il quotidiano Ukrainska Pravda, quattro delle cinque vittime sono state uccise da colpi d’arma da fuoco. Fonte: Afp

18:52 - Il leader dell’opposizione Vitalij Kličko ha definito “inutile” l’incontro con Janukovič e ha aggiunto di aver chiesto le elezioni anticipate. Fonte: Radio Free Europe


DA SAPERE

I manifestanti protestano contro la nuova legge sull’ordine pubblico approvata il 16 gennaio dal parlamento ucraino. La riforma prevede il divieto di accamparsi nei luoghi pubblici senza autorizzazione, la responsabilità penale per chi diffama i funzionari governativi, per chi indossa maschere antigas o caschi e per chi distribuisce materiale di propaganda. La nuova legge obbliga tutte le ong che ricevono finanziamenti esteri a registrarsi come agenti stranieri. Inoltre limita la libertà d'informazione, reintroducendo il reato di diffamazione per giornalisti e obbligando tutti i siti che si occupano d'informazione a registrarsi.

Il 19 gennaio il presidente ucraino Viktor Janukovič ha accettato di aprire un negoziato con l’opposizione: ha annunciato la creazione di una commissione bipartisan per trovare un accordo con l’opposizione e risolvere la crisi politica.

La tensione in Ucraina è alta dal 24 novembre, quando decine di migliaia di persone hanno cominciato a manifestare contro la decisione del presidente Janukovič di non firmare l’accordo di associazione con l’Unione europea al summit di Vilnius del 28 e 29 novembre. La firma del patto avrebbe significato un allontanamento dall’influenza economica russa e un avvicinamento a Europa e Stati Uniti.

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