http://www.internazionale.it Kiev approva una legge contro le manifestazioni Il 16 gennaio il parlamento ucraino ha approvato una legge che limita le manifestazioni contro il governo. La riforma prevede il divieto di accamparsi nei luoghi pubblici senza autorizzazione e la responsabilità penale per chi diffama i funzionari governativi e chi distribuisce “documenti estremisti” di propaganda. Per l’approvazione definitiva manca solo la firma del presidente Viktor Janukovič. Con la nuova norma, chi pianta una tenda in un luogo pubblico rischia circa 570 euro di multa e fino a quindici giorni di carcere, scrive Radio Free Europe. Hanno votato a favore il Partito delle regioni, a cui appartiene il presidente, il Partito comunista e alcuni gruppi indipendenti. Dal 24 novembre in Ucraina decine di migliaia di persone manifestano contro la decisione del presidente Janukovič di non firmare l’accordo di associazione con l’Unione europea al summit di Vilnius del 28 e 29 novembre. La firma del patto avrebbe significato un allontanamento dall’influenza economica russa, e un avvicinamento a Europa e Stati Uniti. La nuova legge contro le manifestazioni approvata dal parlamento ucraino è stata duramente criticata dall’Unione europea. Il rappresentante europeo a Kiev, Jan Tombinski, ha fatto notare che la norma è stata votata per alzata di mano e non con la chiamata elettronica, violando le procedure regolari. Prima dell’approvazione ci sono stati momenti di tensione tra maggioranza e opposizione. Durante la discussione della legge sul budget nazionale è scoppiata una rissa tra i parlamentari. Il 17 dicembre il governo ucraino ha firmato un nuovo patto di cooperazione economica con la Russia. L’accordo, siglato dopo un incontro a Mosca tra Vladimir Putin e Viktor Janukovič, prevede 15 miliardi di dollari in aiuti finanziari per Kiev e uno sconto sul prezzo del gas che la Russia vende all’Ucraina tramite la compagnia statale Gazprom.
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