Fonte: RT.com/news/
Putin accusa gli Usa di volere un mondo destabilizzato Il presidente Russo Vladimir Putin si è scagliato contro gli Stati Uniti e contro l’Occidente, accusandoli di destabilizzare l’ordine mondiale basato su pesi e contrappesi, al fine di trarne i propri vantaggi. Ha anche accusato l’Occidente di infiammare la situazione in Ucraina e ha detto che la Russia non è interessata a costruire un impero. La bordata di Putin contro gli Stati Uniti è avvenuta durante un discorso del presidente russo al Valdai Club di Sochi. Putin ha ricordato come Washington agisca senza tener conto degli interessi del resto del mondo: “Il sistema delle relazioni internazionali aveva bisogno di alcuni cambiamenti, ma gli Stati Uniti, che credono di essere stati i vincitori della guerra fredda, non hanno visto questa necessità”. Putin ha aggiunto che gli Stati Uniti cercano di creare un mondo fatto su misura “per il loro proprio interesse”. Il presidente russo ha ricordato che a causa di questo atteggiamento da parte degli americani, la sicurezza regionale e globale è stata indebolita. Durante il suo discorso, Putin ha utilizzato la versione russa della frase latina, “Quod licet Iovi, Bovi non licet” (Quello che è concesso a Giove, non è concesso al bove), alludendo ai doppi standard utilizzati da Washington. Gli Stati Uniti hanno creato l’estremismo islamico. Putin ha anche toccato il tema della crescita dello Stato islamico in Siria e in Iraq e ha anche accusato l’Occidente di “chiudere un occhio”, per l’invasione del terrorismo internazionale in Russia e in Asia Centrale. Putin ritiene che gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo considerevole nella sponsorizzazione della crescita dell’estremismo islamico, facendo l’esempio del finanziamento che Washington fece con i Mujahidin durante la guerra dell’URSS in Afghanistan negli anni 80. Quei “Mujahidin” alla fine hanno dato vita ai talebani e Al-Qaeda. “Non finisco mai di stupirmi su come i nostri “partner” sono stati capaci di ripetere ancora gli stessi errori. Hanno nuovamente sponsorizzato gli stessi estremisti islamici che combattevano contro l’Unione Sovietica e che sono stati creati in Afghanistan. Fu a causa di questo che si è arrivati ad avere i talebani e poi Al-Qaeda” ha aggiunto il presidente. Lo Stato islamico (IS, ex ISIS) è l’ultima organizzazione terroristica che sta destabilizzando il mondo e Putin è stato molto duro contro i paesi che hanno finanziato i militanti islamici comprandogli il petrolio che vendono a prezzi ridotti. “I terroristi hanno venduto petrolio a prezzi veramente bassi e quei paesi che lo hanno acquistato per poi rivenderlo, finanziano il terrorismo, che alla fine tornerà a mordere contro loro stessi” ha detto Putin. Putin vuole il taglio degli arsenali nucleari Le relazioni tra la Russia e gli Stati Uniti sono precipitate da mesi: tuttavia Vladimir Putin ha accusato gli Stati Uniti di usare l’UE per promuovere la propria campagna contro la Russia. Ha fatto riferimento alle numerose sanzioni imposte contro la Russia, dicendo: “Sono state un grave errore che hanno un effetto a catena su tutti”. “Gli Stati Uniti, che hanno imposto le sanzioni contro la Russia, stanno tagliando il ramo sul quale sono seduti” ha aggiunto Putin. La riduzione degli arsenali nucleari, era un altro dei temi trattati che erano all’ordine del giorno. Il presidente russo anche qui ha lanciato una frecciata a Washington, per via della loro riluttanza a ridurre l’arsenale nucleare. Putin ha detto che purtroppo per molti paesi, l’unico modo di preservare la loro sovranità è “Avere le armi nucleari”. Il tema sulla riduzione degli arsenali nucleari è stato inizialmente proposto dall’amministrazione Obama e Putin ha ammesso che c’era il potenziale per proseguire, prima che i colloqui sugli arsenali venissero messi da parte. “La Russia ha fatto tutto il necessario affinché proseguissero i colloqui sulla riduzione degli arsenali nucleari”, e secondo il presidente Putin, “Mosca è pronta ad affrontare seriamente la questione, ma senza l’utilizzo dei doppi standard”. Il Genio della bottiglia Forse la critica più dura di Putin è stata riservata alla creazione artificiosa da parte dell’Occidente delle così dette rivoluzioni colorate e del “caos controllato”, che ha un paragonato al “lasciare il genio fuori dalla bottiglia”, con particolare riferimento alla situazione in Ucraina. “Abbiamo cercato di discutere la questione Ucraina con l’Unione Europea per un lungo periodo di tempo, ma ci hanno detto che questo non era affar nostro. Poi hanno messo due Paesi uno contro l’altro, portando ad una immane distruzione. Quando ho chiesto perché lo hanno fatto, hanno saputo solo scrollare le spalle senza dare alcuna risposta ” ha aggiunto Putin. Il presidente ha fatto riferimento all’ “Orso” che difende il suo territorio in merito al continuo avanzamento americano verso il territorio della Russia. “L’Orso è considerato il proprietario della Taiga, ma lui, e lo so per certo, non vuole spostarsi in una zona climatica diversa, perchè non ci si troverebbe bene. Tuttavia, non consegnerà il suo territorio a nessun altro. Penso che questo dovrebbe essere chiaro” ha detto Putin. Il presidente russo ha inoltre detto che non c’è niente di vero in merito ai teoremi occidentali che accusano la Russia di essere interessata alla costruzione di un impero e che sia Mosca a voler destabilizzare l’ordine mondiale. Con le relazioni tra la Russia e l’Occidente in fase di declino, Putin ha anche accennato al fatto che la Russia cercherà di sviluppare le relazioni con alleati più lontani. “La Russia ha fatto la sua scelta… Vogliamo sviluppare la nostra economia e sviluppare i valori democratici. Lavoriamo con i nostri omologhi nella Cooperazione di Shanghai, come l’unione dei BRICS per esempio. Vogliamo che le nostre opinioni siano rispettate allo stesso modo. Dobbiamo tutti essere cauti a non fare passi affrettati e pericolosi. Alcuni dei protagonisti sul fronte globale hanno dimenticato la necessità di questo” ha detto facendo un’altra bordata diretta a Washington.
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