L'Huffington Post  
17/04/2014

Vladimir Putin: "L’intervento militare in Ucraina è un nostro diritto, ma spero di non doverlo esercitare"

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto che spera molto sentitamente di non dover mandare le truppe in Ucraina, anche se ritiene un eventuale intervento militare un diritto di Mosca. "Spero di non dover far uso del diritto di inviare truppe in Ucraina", ha spiegato il capo del Cremlino alludendo al mandato per un intervento militare conferitogli a marzo dal Senato russo.

Rispondendo alle domande dei cittadini nella sua tradizionale maratona radio-tv, Putin ha spiegato che farà il possibile per aiutare la popolazione russofona dell'est dell'Ucraina a difendere i propri diritti e ha aggiunto che conta di risolvere la crisi con gli strumenti politici e diplomatici.

Quanto alle notizie circolate nei giorni, Putin ha negato il coinvolgimento di forze speciali russe negli scontri avvenuti nell'est dell'Ucraina, mentre ha ammesso che militari russi hanno sostenuto le forze di autodifesa in Crimea prima della sua annessione alla Russia. "Ovviamente i nostri militari sono stati dietro le forze di autodifesa in Crimea, ha detto rispondendo alle domande dei cittadini durante la Linea diretta televisiva, hanno agito in un modo molto corretto ma devo dire risoluto e professionale".

Putin ha poi espressamente minacciato di non riconoscere il risultato delle prossime elezioni presidenziali a Kiev. Se la corsa delle presidenziali si svolgerà in Ucraina come in questo momento, con attacchi e intimidazioni ai candidati, Mosca non ne riconoscerà i risultati elettorali, ha detto il presidente russo, sottolineando che le nuove autorità al potere al momento a Kiev, per il Cremlino sono illegittime. Il leader del Cremlino ha tuttavia aggiunto che non si sottrarrà al dialogo con l'attuale leadership ucraina.

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