La Voce della Russia Kissinger: l’Occidente deve smettere di surrogare la politica con la demonizzazione di Putin
L’Occidente deve rivedere le sue vedute su Kiev e i suoi rapporti con Mosca. L’Ucraina va considerata dall’Ue e dagli Usa non come campo di contrapposizione con la Russia, ma come un ponte che colleghi Oriente ed Occidente. Tale opinione ha espresso il veterano della politica estera americana, Premio Nobel Henry Kissinger in un suo articolo pubblicato da The Washington Post. Troppo spesso il problema ucraino viene presentato come la battaglia decisiva per l’Ucraina: andrà verso Ovest o verso Est? Ma se l’Ucraina vuole sopravvivere e fiorire, essa non si deve trasformare in un avamposto di una delle Parti contro l’altra. Al contrario, deve essere un ponte tra di loro. Il corifeo della diplomazia americana è convinto che Washington dovrebbe adoperarsi per aiutare a superare la spaccatura tra le forze politiche belligeranti in Ucraina invece di demonizzare una di loro. Kissinger appartiene al novero dei politici che si sono formati e sono abituati ad agire ai tempi della guerra fredda. Ossia alla generazione dei politici caratterizzati da un approccio più ponderato e più responsabile ai rapporti internazionali. Fermo restando che è strettamente legato alla tradizione del realismo politico,- ricorda Fedor Vojtolovsky, responsabile della sezione di politica interna ed estera degli Usa presso l’Istituto dell'Economia Mondiale e delle Relazioni Internazionali (IMEMO). Henry Kissinger, in sostanza, dice da una posizione del buon senso. Posizione che presuppone la percezione della situazione creatasi in Ucraina come di una crisi sistemica, importante per la sicurezza euro atlantica, per i rapporti tra l’Occidente e la Russia. Qui è necessaria, e lo constatano molti autori americani, una strategia più ponderata. Secondo Kissinger, l’Occidente sta demonizzando l’immagine di Putin per surrogare una vera e responsabile politica con schemi semplificati. L’Europa e gli Usa non vogliono comprendere che per la Russia l’Ucraina non sarà mai un normale Stato straniero. In tale quadro Kissinger dice con rammarico: La comprensione della storia e della psicologia russa non è mai stata un punto forte dei leader politici americani. Devono dare prova di una maggiore responsabilità anche gli ucraini stessi. Qualsiasi tentativo di una parte dell’Ucraina di dominare sull’altra, cosa che ormai è diventata norma, col tempo poterà ad una guerra civile o ad una spaccatura del Paese,- avverte Kissinger. Riguardo a ciò, sebbene Kissinger si opponga alla riunificazione della Crimea con la Russia, egli sottolinea che l’autonomia della Penisola dovrà essere allargata. A parte Kissinger ricorda che l’Ucraina non deve far parte della Nato.
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