repubblica - 01 settembre 2014 - I Ventotto sono spaccati. Ungheria, Slovacchia e Cipro frenano sulle sanzioni. Merkel infuriata con il Cremlino. Barroso riporta le minacce del presidente russo,” Se voglio prendo Kiev in due settimane”. Nel corso del summit scartata l'ipotesi di dare armi all'esercito ucraino. Cameron rievoca il lassismo europeo nei confronti di Hitler a Monaco nel 1938.

Notizie Geopolitiche - 31/08/2014 - Per i Ventotto Capi di Stato dell’Unione europea, che si sono riuniti fino a notte tarda a Bruxelles, Mosca si sta avvicinando a un punto di non ritorno, sull’orlo di una guerra su larga scala … Già ora la Gran Bretagna si è detta disponibile a guidare una forza multinazionale con almeno 10mila uomini, per rafforzare la risposta della Nato all’aggressione russa. Disponibili a partecipare si sono detti anche Danimarca, Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia, Norvegia e Paesi Bassi.

ansa - 31 agosto 2014 - Il presidente ha comunque addossato all'Ue la responsabilità della crisi ucraina per aver sostenuto il movimento di protesta che portò alla rimozione a febbraio del presidente filorusso Viktor Ianukovic. "Avrebbero dovuto sapere che la Russia non sarebbe potuta rimanere a guardare mentre si spara sulla gente a bruciapelo". E parlo, ha aggiunto Putin, "non dello stato russo, ma del popolo russo"

repubblica - 31 agosto 2014 - Putin è perentorio. "Sono necessari negoziati per la creazione di uno Stato nel sud-est". Per il presidente russo è impossibile prevedere la fine della crisi Ucraina, "dipenderà dalle decisioni del governo di Kiev", sostiene. "La situazione in Ucraina è peggiorata. Preoccupano molto gli intensi combattimenti e la presenza dell'esercito e di armamenti russi sul suolo ucraino", ha detto Van Rompuy.

ilfattoquotidiano - 29 agosto 2014 - Il presidente della Federazione russa ha invitato l’Occidente a prendere atto “dell’incapacità di Kiev di stabilire l’ordine in Ucraina” e ha sostenuto che bisogna “costringere le autorità ucraine a iniziare dei negoziati sulla sostanza. Non su questioni tecniche, ma sulla sostanza: quali saranno i diritti della popolazione del Donbass, di Lugansk, del sud-est del Paese”.

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