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18 marzo 2014 at 11:06 - Anche Carla, presidente di IPRI rete CCP, e’ stata invitata in tutta fretta a parlare in una scuola di Castel San Pietro, vicino Bologna, prima che arrivassero gli ufficiali del min difesa a promuovere l’esercito. http://comune-info.net/ Consiglio di guerra sui banchi di scuola Pubblichiamo un commento collettivo contro l’iniziativa di propaganda paramilitare promossa in un liceo di Afragola (Napoli). Scritto, tra gli altri, da Alex Zanotelli (padre comboniano), Angelica Romano (Un ponte per…), Margherita Dini Ciacci (Unicef Campania), Peppe De Cristoforo (Sel) e Luisa Morgantini (già vice presidente del Parlamento Europeo) In un momento di crisi economica il più grande pericolo è la crisi di valori. La storia del Novecento ci insegna che senza riferimenti etici forti la povertà e la miseria producono tragedie. La scuola è uno degli ultimi baluardi rimasti su molti territori per educare alla cittadinanza e alla legalità, soprattutto se poi parliamo di luoghi come la provincia napoletana tormentati dalla guerra della camorra. Eppure, in questo momento così delicato, e in un liceo come il Brunelleschi di Afragola, da sempre impegnato nella educazione alla legalità e alla pace, il 15 marzo 2014 si è tenuto un vero e proprio consiglio di guerra. Con toni da propaganda mercenaria, dirigenti di imprese militari private impiegati nelle navi in funzioni anti-pirateria sono intervenuti al fianco di funzionari incredibilmente cooptati per la pericolosa carnevalata (ex ministro Giulio Terzi ed il procuratore militare di Napoli). Due i temi improbabili per un pubblico di studenti minorenni: “il caso dei Leoni della Brigata Marina San Marco” (la nota vicenda di due militari indagati per omicidio volontario plurimo dalla procura di Roma e trattenuti dall’ India per un discutibile conflitto di competenza che certo non fa di loro eroi positivi da proporre a modello ai liceali) ed il problema della “difesa armata delle navi commerciali” tema affidato per la discussione ai due capi delle discusse organizzazioni che reclutano contractors. Tutto questo mentre le Nazioni Unite, l’Unione Europea e l’Italia sono impegnate per la prevenzione della pirateria con le autorità giudiziarie, diplomatiche e della difesa istituzionale ma la discussione, suggestiva per ragazzi della provincia difficile di Napoli, e’ stata affidata ad ex legionari e mercenari, reclutatori, i cui metodi sono stati molto discussi per quanto a violenza e liceità delle procedure adottate. Organismi internazionali ed autorità giudiziarie di vari paesi indagano infatti sugli abusi dell’antipirateria considerati gravi quanto la pirateria quando si concretizzano in uso illegale di armi da guerra su navi italiane e nel tiro al bersaglio contro i ragazzini somali utilizzati dai pirati come esploratori. La pirateria marittima resta un problema grave affrontato da autorità istituzionali (la procura della repubblica di Roma ha portato a giudizio ed ha ottenuto le condanne dei pirati arrestati dalla marina militare) ma la conferenza preferisce invitare in un liceo come speaker i privati ed utilizzare toni da propaganda mercenaria e paramilitare. Il possibile intento di reclutamento illegale di minori nelle scuole napoletane deve essere stigmatizzato per la assoluta gravità della propaganda realizzata. Fornendo così gravi esempi di violenza. Per la prima volta in una scuola italiana si dà spazio e voce ai “mercenari” gente che non ha certo fatto scelte etiche. Tutto questo con un gran rammarico: se fosse successo in un qualunque liceo del centro studenti e genitori sarebbero inorriditi e si sarebbero mobilitati. Ma si è pensato che in un liceo della periferia il tutto potesse passare inosservato. Magari facendolo passare come un dibattito di approfondimento su un tema internazionale. Che vergogna! Sottoscritto: La locandina dell’evento recita: “La Pirateria Marittima al largo della Somalia: difesa armata delle navi commerciali e vicenda marò” Nel corso del convegno interverranno numerosi e qualificati studiosi, esperti ed operatori dei settori della difesa e della sicurezza. Un’occasione di confronto e di approfondimento su un argomento di grande attualità, che condiziona fortemente attività economiche nazionali e internazionali anche di importanza strategica. Il convegno è imperniato su temi quali la visione globale della situazione legata alla pirateria marittima, il quadro giuridico e giudiziario, e gli studi comparativi delle migliori pratiche regionali e internazionali nel contrasto al fenomeno e nella difesa armata navi commerciali. Nel corso dei lavori verrà tratta anche lavicenda che vede protagonisti, loro malgrado, i due fucilieri del Reggimento San Marco trattenuti in India, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone. I lavori saranno introdotti e coordinati dal giornalista Claudio Filippini. Organizzazione e Ufficio Stampa Ferdinando Pelliccia. Interverranno: Dott Ferdinando Pelliccia giornalista esperto del fenomeno e autore di numerose pubblicazioni Dott. Giulio Maria Terzi Diplomatico già Ministro degli Esteri governo Monti Dott Lucio Molinari Procuratore capo Procura Militare Tribunale di Napoli On Maurizio Turco Parlamentare autore di numerose interrogazioni legate al fenomeno Dott Giorgio Carta avvocato Esperto di Diritto Militare Luca Marco Comellini segretario PDM Carlo Biffani Direttore Generale Security Consulting Group Antonio de Felice Defense Tecnology Group Alessio Mascherana Security Contractor (Team di sicurezza nave Montecristo) Daniela Russo Direttore Editoriale Liberoreporter Gaetano Baldi Direttore Responsabile Liberoreporter Sergio Jacuzzi Veterano San Marco Il Convegno si rivolge agli studenti, ma anche organizzazioni della società civile e ai cittadini interessati.
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Ex-mercenari, prof in un liceo su marò e antipirateria. Gianni Fraschetti Sempre meglio che invitare Vladimiro Guadagno, ma almeno un pochino vi vergognate a scrivere questa spazzatura ? Gianni Fraschetti. Peraltro i due marò non sono indagati da nessuna Procura di Roma che non ha competenza su due militari in servizio…..Bugiardi matricolati Citta Invisible Cattivi maestri… teniamo gli occhi bene aperti! Noi continuiamo a lavorare per preparare la pace e il disarmo. Citta Invisible Alla scuola primaria Rio Crosio di Asti ai nostri bimbisvegli abbiamo parlato invece di questo soldato che ha detto signornò: http://coscienzeinrete.net/…/1765-l-ufficiale-che … e lo abbiamo inserito tra i disobbedienti della nostra linea del tempo. attualmente siamo arrivati in ordine cronologico a: Antigone, Yehoshua ben Yussuf, Ipazia, Muhammad, S. Secondo d’Asti, Vittorio Alfieri, iMahatma Gandhi, Don Don Lorenzo Milani, Rosa Parks e Martin Luther King, Peppino impastato, Vittorio Arrigoni, Renato Accorinti, David Grassi… Insomma, se venivano in classe da noi i piccoletti li spolpavano vivi! Citta Invisible non se ne può più! Far passare dei mercenari per eroi, che futuro ci attende? Citta Invisible certe lezioni non servono a nessuno Citta Invisible vergognoso! non ci fanno fare la didattica di genere però queste robacce sì! Citta Invisible Nel paese in cui si è sempre alla ricerca dell’eroe di turno, si usano le scuole per far passare il messaggio falsato dell’occidente garante di pace. Ma le/gli insegnanti e i/le rispettive dirigenti sono garanti di cosa, in questo nostro paese alla ricerca dell’eroe di turno? Mirko Signori io sono uno degli operatori che fanno questo tipo di lavoro. capisco che siete abberrati da ciò che è scritto in questo articolo ma cercate di pensare un momento al fatto che forse è stato tutto tradotto in ciò che invece non è stato assolutamente detto e fatto. si parla di professionisti ,con principi ed etica,regolarmente autorizzati a fornire questo tipo di servizi ,purtroppo per chi è profano non può distinguere tra un consulente/operatore security da un mercenario ma sono due realtà differenti…molto differenti. non si parla di gente che si arma e va a combattere guerre al fianco di fazioni ecc ma di personale qualificato che fa ttt’altro ,cioè proteggere persone che per lavoro sono costrette ad andare in aree a rischio e proteggerle significa che sviluppano piani di sicurezza ed evacuazione di emergenza è un lavoro che si fa con la testa e non solo col fisico e la preparazione atletica. da questo articolo si evince la rabbia nei confronti di persone che di certo non sono le stesse persone che hanno preso parte ad un iniziativa che poteva essere utile a capire il fenomeno pirateria,uno dei tanti fenomeni che sfruttano le persone che in aree sensibili non hanno possibilità di scelta. secondo me chi ha scritto ciò non ha neanche ascoltato la conferenza,vi prego di non giudicare se non conoscete la realtà dei fatti. |