L'Huffington Post
06/08/2014

Tempesta solare: gli scienziati si dividono e per il web è la fine del mondo. L'allarme lanciato su "Physics World"

Una tempesta solare di vaste proporzioni potrebbe colpire la Terra, apportando gravi danni alle infrastrutture e alle reti elettriche. L'ondata di particelle solari cariche di energia scatenerebbe una tempesta magnetica con conseguenti blackout, in grado di paralizzare un mondo sempre più tecnologico e sofisticato. Le comunicazioni potrebbero interrompersi, così come i trasporti e le linee di elettricità.

La possibilità che un fenomeno di questa portata possa investire il nostro Pianeta è stata presentata dallo scienziato Ashley Dale dell'università di Bristol e membro del team internazionale SolarMax sulla rivista "Physics World". Lallarme, lanciato a fine luglio, deve essere preso seriamente.

Come afferma anche il quotidiano La Repubblica, "una violenta tempesta solare è attesa, anche se non colpirà ovunque con la stessa intensità: i rischi sono maggiori nelle zone più vicine ai poli, mentre si riducono alle latitudini medie". Dunque, l'Europa occidentale e quella meridionale, compresa l'Italia, non corrono particolari pericoli.

Se sul web i catastrofisti hanno già decretato la fine del mondo, prospettando una sorta di Apocalisse, le possibili conseguenze di una tempesta solare di vasta entità dividono anche gli scienziati.

L'ultima supertempesta risale al primo settembre del 1859 ed è nota come "evento di Carrington", dal nome di Richard Carrington: l’astronomo che testimoniò il fenomeno attraverso il suo telescopio. E’ricordata come la tempesta solare più forte degli ultimi 500 anni, e liberò un'energia pari a 10 miliardi di bombe di Hiroshima. Tuttavia, i danni e l'impatto sulla vita del tempo furono limitati, anche perché allora erano appena 200 mila i chilometri di reti telegrafiche.

Mentre il 13 marzo 1989, un'imponente tempesta solare lasciò senza energia elettrica sei milioni di persone per nove ore. L'intensità del fenomeno però non era nemmeno lontanamente paragonabile all’evento di Carrington, per cui è facile intuire le possibili conseguenze in una società tecnologicamente più avanzata.

Ed è proprio questo che temono gli scienziati, a partire da Ashley Dale: dato che l'arrivo della tempesta non è prevedibile, il pericolo è quello di un blackout totale in grado di paralizzare i sistemi di comunicazioni, le reti elettriche e i trasporti.

Come scrive La Repubblica:
"Secondo alcuni scienziati la soluzione migliore sarebbe adottare un sistema di previsione meteo spaziale avanzato, lanciando una rete di 16 microsatelliti intorno al sole che inviino informazioni con una settimana di anticipo su dove, quando e con quale intensità si manifesterà una tempesta solare".

In ogni caso, gli scienziati si trovano d'accordo su un punto: a prescindere dalla forza di questa supertempesta, il mondo resisterà e la civiltà riuscirà a contenere gli effetti, limitando i danni.

Come ammette lo stesso Dale, citato da Repubblica:
"Non siamo mai stati più vulnerabili agli umori della nostra stella, ma abbiamo gli strumenti e le capacità per proteggere la civiltà".

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