Linkiesta – 20 maggio 2014 - Una donna affacciata alla finestra della sua casa in una strada allagata dall'esondazione del fiume Sava. Nell'alluvione sono morte almeno 51 persone e 150,000 tra Serbia, Bosnia e Croazia hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni


Sarajevo (Bosnia-Erzegovina), 23 mag. (LaPresse/AP) - Le autorità della Bosnia-Erzegovina hanno vietato ai civili l'accesso ai villaggi di Velino Selo e Jelaz, poiché sono stati indicati come possibili focolai di epidemie in seguito alle alluvioni nei Balcani della scorsa settimana. Le truppe dell'esercito e le squadre della protezione civile sono le uniche persone ammesse nei villaggi, in sui stanno lavorando per rimuovere, entro i prossimi due giorni, le carcasse degli animali annegati nelle inondazioni. Nel frattempo gli esperti locali e internazionali hanno iniziato a lavorare sulle stime dei danni e il loro rapporto è atteso per il 4 giugno. Nelle alluvioni che hanno colpito Bosnia-Erzegovina, Croazia e Serbia sono morte almeno 51 persone.

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