http://www.iljournal.it Cento anni fa nasceva il Premio Pulitzer Cento anni di articoli, racconti, romanzi, e soprattutto foto straordinarie anche se spesso scioccanti come alcune di quelle inserite nella nostra gallery del Premio Giornalistico più famoso del mondo E’ entrato così a far parte della nostra cultura, e non solo di giornalisti, che quando qualcuno scrive qualcosa di particolarmente bello o si impegna in un lavoro di tipo giornalistico in modo particolarmente attento o maniacale, la battuta è quasi scontata :”Ma che vuoi fare, vincere il Premio Pulitzer?”. Cent’anni ed un giorno fa nessuno avrebbe potuto dirlo perché questo prestigioso premio non esisteva. Poi una volta letto il testamento del signor Jospeh Pulitzer partì l’avventura. Come è proseguita ce lo racconta oggi Serena di Ronza sull’Ansa. Cento anni fa Joseph Pulitzer, con il suo testamento, certificava la precedente donazione di 1.000.000 di dollari alla Columbia University per la creazione di una scuola di giornalismo e un premio, il premio Pulitzer, conferito per la prima volta nel 1917. Da allora la maggiore onorificenza per il giornalismo e la letteratura e’ gestita dalla prestigiosa universita’ di New York, che la assegna annualmente nel mese di aprile a 21 categorie diverse di iscritti, dalla fiction alla cronaca passando per la musica (nel 2008 a essere incoronato fu Bob Dylan, per l”’impatto sulla cultura e sulla musica pop statunitense, segnato da composizioni liriche di straordinaria forza poetica”). Nel corso degli anni il premio e’ cambiato, adeguandosi ai tempi: nel 2010 per la prima volta nella sua storia e’ stato assegnato a un sito internet Propublica.org. A ricevere i primi premi Pulitzer nel 1917 sono stati Herbert Bayard Swope, giornalista di New York World, per la serie di articoli dal titolo ‘Inside the German Empire’ (‘Dentro l’impero tedesco’) e J. J. Jusserand per il suo lavoro ‘storico’ in ‘With Americans of Past and Present Days’. Pulitzer, nato in Ungheria il 10 aprile 1847 (e morto nel 1911), era un fanatico-appassionato di giornalismo: dopo aver tentato la carriera militare con scarso successo a causa di problemi di salute, inizio’ la sua attività giornalistica in modo inconsueto, davanti a un tavolo da gioco per scacchi. Osservando la partita, Pulitzer critico’ una delle mosse e i giocatori, affascinati dal coraggio del ragazzo nel muovere l’osservazione, lo invitarono a partecipare successivamente a una conversazione. I due giocatori erano gli editori di un quotidiano in lingua tedesca e gli offrirono, dopo essersi intrattenuti con lui del tempo, subito un posto di lavoro. Da li’ la sua ascesa e’ stata inarrestabile, fino all’acquisto di ‘The New York World’, che in seguito sotto la sua guida cambio nome in ‘The World’. Al suo portafoglio, Pulitzer aggiunse anche il St. Louis Post-Dispatch: le due pubblicazioni rivoluzionarono l’industria dei quotidiani e la formazione dei giornalisti. Pulitzer fu il primo a proporre che i giornalisti dovessero avere una preparazione di livello universitario in scuole di giornalismo. La scuola di giornalismo della Columbia e’ stata fondata nel 1912, l’anno successivo alla sua morte, grazie alle donazioni di Pulitzer.
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