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25 luglio 2013

Decine di giornalisti licenziati dopo le proteste

In Turchia il sindacato dei giornalisti ha denunciato che, nelle ultime sei settimane, dopo le proteste contro il governo a piazza Taksim e a Gezi park, sono stati licenziati almeno 72 giornalisti per come hanno raccontato il movimento di protesta. L’opposizione accusa il primo ministro Recep Tayyip Erdoğan di fare pressione sulla stampa e d’indurla all’autocensura.

“Stiamo vivendo un periodo in cui i mezzi d’informazione sono controllati dal governo e molti direttori prendono ordini direttamente dai politici”, dichiara Kemal Kilicdaroglu, capo del partito d’opposizione Chp. Secondo un rapporto del Chp 64 giornalisti sono in prigione nel paese. Il governo li accusa di crimini gravi come affiliazione a gruppi terroristici, spiega il New York Times.


L’ultimo rapporto di Reporters sans frontières sulla libertà di stampa nel mondo.


Classement mondial de la liberté de la presse édtié par Reporters sans frontières
http://issuu.com/rsf_webmaster/docs/classement2013?e=4673624/1283805


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