http://www.rememberaaronsw.com/


http://demandprogress.org/


… Aaron aveva messo in rete gratuitamente milioni di articoli accademici in un gesto di disobbedienza civile, coerente con il suo impegno per la condivisione di informazioni e dati su internet … rimanendo schiacciato sotto il peso di una richiesta danni insostenibile, che lo ha condotto in una spirale depressiva il cui esito è stato il suicidio …


http://www.repubblica.it
21 gennaio 2013

"Aaron Swartz contattava Assange":
Forse era una fonte di Wikileaks

Con dei tweet riconosciuti come autentici, l'organizzazione ammette un collegamento con l'attivista digitale morto suicida, già coinvolto in un'inchiesta per presunti crimini informatici. Commentatori Usa: "Forse le rivelazioni per dire che il vero obbiettivo era il sito"

Non ci sono conferme perché Wikileaks non mantiene archivi di nessun tipo sui suoi collaboratori. Ma Kristinn Hrafnsson, rappresentante dell'organizzazione di Julian Assange che raccoglie documenti riservati, è molto possibilista sul fatto che Aaron Swartz, il giovane genio del web recentemente morto suicida, potesse essere stato una fonte del sito. Di sicuro, Swartz era in contatto con Assange e seguiva da vicino l'organizzazione.

Nei tweet comparsi sul profilo di Wikileaks in cui queste informazioni venivano rivelate e confermate come autentiche, le parole usate non lasciavano adito a dubbi: "Swartz era in contatto con Assange" e "sosteneva l'organizzazione". L'ultimo tweet è più vago: "Crediamo, ma non possiamo provare, che Swartz fosse una nostra fonte". Le conferme mancano perché Wikileaks, per proteggere le proprie fonti, attiva procedure di anonimizzazione molto rigorose dai primi contatti, e non mantiene "log" con le utenze, ip e nominativi di nessuno. Proprio per evitare che eventuali indagini possano intaccare le fonti.

Perchè rivelare? Le informazioni sono state rivelate, dice il sito, per il coinvolgimento dei servizi segreti nelle indagini relative al ragazzo. I servizi infatti sono autorizzati a indagare sui crimini informatici, assieme all'Fbi e ad altri organismi federali. Le accuse mosse verso Swartz sono appunto quelle di intrusione in sistemi protetti, nello specifico quello del database accademico JSTOR da cui il ragazzo avrebbe scaricato milioni di documenti. Il web ha risposto "liberando" documenti scientifici, anche in Italia.

Ma i motivi per cui Wikileaks avrebbe rivelato queste informazioni restano misteriosi. Qualche blog influente come The Verge e Emptywheel ipotizzano a una sorta di codice per dire che attraverso l'azione giudiziaria su Swartz, il vero obbiettivo era colpire Wikileaks. Ovviamente la verità è nota solo all'organizzazione di Assange. Ma questo intervento diretto, inatteso e dai contenuti suscettibili di ampie intepretazioni potrebbe aggiungere alla già complicata vicenda Swartz un ulteriore livello di complessità.

 

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