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ANSAmed
17 Luglio 19:16

In Siria combattenti curdi prendono il controllo del valico con la Turchia, sconfitti i jihadisti

BEIRUT - Miliziani curdi siriani hanno preso il controllo oggi di Ras al Ayn, uno dei valichi di frontiera con la Turchia nel settore orientale del confine. Lo riferisce l'Unione dei comitati di coordinamento locali degli attivisti anti-Assad a conferma di quanto riferito da diversi media regionali e internazionali. Le fonti affermano che le milizie curde hanno avuto ragione di loro rivali arabi del qaidista Fronte al Nusra. Secondo i media turchi, soldati di Ankara hanno risposto al fuoco proveniente dal territorio siriano. Nelle intense sparatorie, due civili turchi sono stati colpiti da proiettili vaganti e sono morti in seguito alle ferite riportate. A Ras al-Ayn i combattimenti fra curdi e jihadisti sono proseguiti anche oggi. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh), vicino ai ribelli sunniti, i miliziani curdi sono riusciti a cacciare i jihadisti da quasi tutta la cittadina, la cui popolazione è prevalentemente curda. Dopo il ritiro delle forze di Damasco nel 2012, la cittadina è il teatro scontri fra le milizie di autodifesa del Pyd e gli armati di Al Nusra che hanno più volte cercato di prenderne il controllo. Secondo l'Osservatorio i miliziani curdi hanno anche strappato agli uomini di Al Qaida il controllo del posto di frontiera con la Turchia, occupato dall'autunno scorso dai jihadisti, che lo hanno usato per fare entrare nel nord-est della Siria miliziani stranieri. Ma la tensione è molto alta lungo tutto il confine fra Siria e Turchia fra Ras al-Ayn e la cittadina turca di Ceylanpinar, dove due adolescenti sono stati uccisi da pallottole vacanti esplose sull'altro lato della frontiera. I due ragazzi - Ahmet Gunduz, 15 anni, e Ahmet Ertugrul, 17 anni - sono morti oggi in ospedale. Erano stati feriti ieri da proiettili esplosi nei combattimenti fra le forze di autodifesa del Pyd e gli armati di Al Nusra. L'esercito turco ha replicato sparando verso la zona da cui sono arrivati i colpi, come previsto dalle regole di ingaggio fissate da Ankara. La morte dei due ragazzi ha provocato la collera della popolazione della cittadina turca, che ha fra l'altro cercato di impedire il ricovero nell'ospedale locale di un armato siriano ferito nei combattimenti di Ras al-Ayn. L'incidente è il più grave lungo il confine fra Turchia e Siria dall'attentato dell'11 maggio a Reyhanli, un'altra cittadina turca sulla frontiera, che ha fatto 52 morti. Il governo di Ankara ha accusato una organizzazione di estrema sinistra turca inattiva dagli anni 1970 legata ai servizi segreti di Damasco, che hanno smentito. L'opposizione ha puntato il dito invece contro i miliziani jihadisti attivi in Siria, accusando il governo di Ankara di averli appoggiati.

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