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Dicembre 17, 2013

Siria, massacro ad Adra. «I ribelli islamisti hanno bruciato persone vive dentro i forni»
di Leone Grotti

Un residente della città a pochi chilometri da Damasco denuncia alla tv russa RT le violenze dei miliziani di Al Nusra nella sua città.

Intere famiglie giustiziate, persone bruciate dentro ai forni: sono atroci le violenze commesse dai ribelli islamisti di Al Nusra nella città di Adra, 20 chilometri da Damasco, contro i suoi civili alawiti, drusi e cristiani. Ad accusare i miliziani residenti di Adra intervistati dalla tv russa RT.

«GIUSTIZIATO INTERE FAMIGLIE». La cittadina è stata presa dai ribelli all’inizio di settimana scorsa e riconquistata in parte dall’esercito siriano nel fine settimana. «I gruppi armati hanno giustiziato i civili, più di 80 persone sono state uccise. Hanno ammazzato intere famiglie», denuncia il corrispondente di RT in Siria Abutaleb Albohaya.
«Alcune famiglie sono state sequestrate per essere usate come scudi umani in zone dove esercito e ribelli si stanno scontrando. Altre sono state portate a sud verso la città di Douma, una delle roccaforti ribelli», continua.

«PERSONE BRUCIATE NEI FORNI». Muhammad Al Said, residente a Adra, ha descritto a RT un vero e proprio «massacro» da parte dei ribelli islamisti: «È stato terribile, abbiamo visto uccisioni e atrocità. Gli uomini armati entrati in città erano mascherati ma noi sappiamo che appartengono ad Al Nusra. Il crimine peggiore che hanno commesso è stato bruciare delle persone vive nei forni dove normalmente si cuoce il pane. Le prendevano quando entravano nei negozi per comprare il pane».

ADDESTRAMENTO BAMBINI. Mentre in città si continua a combattere, i jihadisti continuano a reclutare nuovi guerrieri. È il caso del “Campo Zarqawi per bambini”, che secondo il Washington Post si trova vicino a Ghouta, lungo la periferia di Damasco, e dove lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante addestra i bambini al jihad. «Un video pubblicato il mese scorso – scrive il quotidiano americano – mostra l’addestramento di bambini di età pari a 10 anni».

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