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Now Lebanon - AFP Gli Usa accusano la Russia di tenere in ostaggio il Consiglio delle Nazioni Unite L’Ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite Samantha Power, Giovedi ha accusato la Russia di tenere il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in ostaggio per la crisi sull’uso di armi chimiche in Siria. Mentre gli Stati Uniti stanno considerando un attacco militare contro la Siria, Power ha detto che la protezione della Russia del presidente siriano Bashar al Assad ha messo l'intero sistema del Consiglio di Sicurezza di gestire crisi internazionali sotto sforzo. "Anche sulla scia della flagrante frantumazione della norma internazionale contro l'uso delle armi chimiche, la Russia continua a tenere in ostaggio il Consiglio e sottrarsi alle proprie responsabilità internazionali" ha detto Power ai giornalisti, mentre la Russia ospita il presidente americano Barack Obama al vertice del Gruppo dei 20. Power, inviato come ambasciatore Usa alle Nazioni Unite un mese, fa ha detto che il sistema del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in cui i cinque membri permanenti: Russia, Stati Uniti, Cina, Francia e Gran Bretagna, possono porre il veto a qualsiasi risoluzione, non era riuscito a proteggere il popolo siriano. "Invece il sistema ha protetto le prerogative della Russia, il patrono di un regime che ha sfacciatamente messo in scena il più grande attacco di armi chimiche del mondo, nell’ultimo quarto di secolo" ha detto Power. L'inviato ha parlato dopo che i funzionari degli Stati Uniti hanno informato altri membri delle Nazioni Unite, sulle prove che le forze di Assad hanno effettuato un attacco con gas velenoso sarin già bandito dalle leggi internazionali, vicino a Damasco il 21 agosto. Ha detto che la prova schiacciante punta ad una conclusione netta. Il regime di Assad ha perpetrato un attacco indiscriminato su larga scala contro il proprio popolo con armi chimiche. Russia e Cina hanno posto il veto su tre risoluzioni occidentali, proposte che sarebbero finalizzate ad aumentare la pressione su Assad senza imporre sanzioni. Il presidente russo ha detto questa settimana che sarebbe pronto a considerare l'azione del Consiglio di Sicurezza se potesse essere convinto che il governo di Assad è responsabile dell’attacco del 21 agosto. Power ha detto che lei non crede a Putin. "Non abbiamo visto nulla nei commenti del Presidente Putin che suggerisca la possibilità di un percorso in avanti presso il Consiglio di Sicurezza", ha detto l'inviata degli Stati Uniti. Now Lebanon - AFP Russia holding UN Council "hostage" on Syria, US says US ambassador to the United Nations Samantha Power on Thursday accused Russia of holding the UN Security Council "hostage" over the Syria chemical weapons crisis. With the United States considering a military strike on Syria, Power said Russia's protection of Syrian President Bashar al-Assad has put the whole Security Council system of handling international crises under strain. "Even in the wake of the flagrant shattering of the international norm against chemical weapons use, Russia continues to hold the council hostage and shirk its international responsibilities," Power told reporters as Russia hosted US President Barack Obama at the Group of 20 summit. Power, who took over as US envoy to the United Nations one month ago, said the UN Security Council system, in which the five permanent members -- Russia, the United States, China, France and Britain -- can veto any resolution, had failed the Syrian people. "Instead the system has protected the prerogatives of Russia -- the patron of a regime that has brazenly staged the world's largest chemical weapons attack in a quarter century," Power said. The envoy spoke after US officials briefed other UN members on evidence that Assad's forces carried out an attack using banned poison sarin gas near Damascus on August 21. She said the evidence "overwhelmingly points to one stark conclusion: the Assad regime perpetrated a large-scale and indiscriminate attack against its own people using chemical weapons." Russia and China have vetoed three western-proposed resolutions that would have aimed to increase pressure on Assad without imposing sanctions. The Russian president said this week however he would be ready to consider Security Council action if he could be convinced that the Assad government staged the August 21 attack. Power said she did not believe Putin would budge. "We have seen nothing in President Putin's comments that suggest that there is an available path forward at the Security Council," the US envoy said.
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