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DEBKAfile Exclusive Report Putin propone truppe russe nel Golan al posto dei peacekeeper austriaci. ONU: No grazie. Appena 24 ore dopo che l'Austria ha deciso di ritirare il suo contingente di 380 peacekeepers della forza Onu dalla zona di separazione del Golan, il presidente Vladimir Putin ha fatto un passo in avanti Venerdì 7 giugno, con l'offerta di una forza russa di peacekeepers sulla frontiera altamente sensibile siro-Israeliana. Giovedi, due caschi blu sono stati feriti dalla caduta di ordigni durante una battaglia tra le truppe siriane e i ribelli intorno a Quneitra. DEBKAfile: Il presidente russo ha visto la sua occasione per cogliere i frutti del successo di Mosca nel sostenere l’avanzata delle forze siro-Hezbollah nelle principali battaglie contro i ribelli, in particolare ad Al Qusayr, e posizionare le truppe russe faccia a faccia con l'esercito israeliano. Essi costituirebbero una barriera contro qualsiasi intervento militare contro il regime di Assad da parte d’Israele. Il vice portavoce dell’Onu, Farhan Hak, ha detto: "L'Onu auspica il contributo della Russia al mantenimento della pace nella regione." I nostri militari e fonti di intelligence dubitano che il governo israeliano sarà entusiasta di avere truppe russe di polizia nel settore del Golan che separa le forze israeliane e siriane. Gerusalemme può essere tenuto a chiedere il parere di Washington al fine di ottenere il contributo russo squalificato per il fatto che Mosca non può certo pretendere di essere una parte neutrale quando si è così fortemente impegnata militarmente su di un lato del conflitto siriano. La reazione dell'amministrazione Obama alla mossa di Putin è difficile da prevedere, perché un rifiuto potrebbe silurare le prospettive della conferenza USA-Russia-sponsorizzata a Ginevra per una soluzione politica del conflitto siriano, la cui data non è stata ancora fissata. L'obiettivo del presidente russo sembra essere di avere truppe russe dispiegate sul suolo siriano sotto la bandiera degli Stati Uniti, quando, e se, la conferenza dovesse mai decollare. Putin ha detto questo: "In considerazione della complicata situazione che si sta attualmente svolgendo sulle alture del Golan, potremmo sostituire il contingente di pace austriaco, che si ritira da quella regione, sulla linea del disimpegno tra le truppe israeliane e l'esercito siriano." Il presidente russo non ha fatto menzione della presenza di ribelli siriani sul Golan.
Israele ha quattro principali preoccupazioni in questa materia: 1. La presenza di truppe russe sul lato siriano del Golan inibirebbe l'azione militare transfrontaliera israeliana in caso di necessità per la sua sicurezza. 2. Sarebbero sconvolti i rapporti che l'IDF ha sviluppato con alcune unità ribelli siriane, per lo più feriti in cura presso l'ospedale da campo militare allestito appositamente presso l’insediamento di Tel Hazaka, sul Golan e trasferiti in caso grave negli ospedali di Haifa e Safed. La scorsa settimana, i militari statunitensi hanno diffusi dati con foto che mostrano i movimenti delle forze speciali israeliane all'interno e fuori della Siria. 3. La possibilità di ufficiali russi in casco blu che interferiscono con i movimenti militari israeliani sul lato israeliano del Golan non può essere esclusa. 4. Alcuni del contingente russo possono essere assegnati per raccogliere informazioni sui movimenti militari israeliani nel nord del paese. Non ci sarebbe modo di impedir loro di consegnare questi segreti alla Siria e ad Hezbollah. L'Onu ha ringraziato Mosca, ma ha spiegato che l’accordo per il disimpegno siro-israeliano del 1974 non ha permette a membri permamenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con diritto di veto di servire nell’UNDOF. DEBKAfile Exclusive Report Putin offers Russian troops in lieu of Austrian Golan peacekeepers. UN: Thank you but no Just 24 hours after Austria decided to withdraw its 380-strong contingent from the UN force policing the Golan separation zone, President Vladimir Putin stepped forward Friday, June 7, with an offer of a Russian force to take its place on the highly sensitive Syrian-Israeli border. Thursday, two peacekeepers were injured by falling ordnance from a battle between Syrian and rebel troops around Quneitra. DEBKAfile: The Russian president saw his opportunity to pluck the fruits of Moscow’s success in backing the Syrian-Hizballah forces’ advances in major battles against rebels, notably at al Qusayr, and position Russian troops face to face with the Israeli army. They would constitute a barrier against any military intervention being mounted against the Assad regime from Israel. UN Deputy Spokesman Farhan Hak said: "The UN would welcome Russia’s contribution to peacekeeping efforts in the region." Our military and intelligence sources doubt whether the Israeli government will be enthusiastic about Russian troops policing the Golan sector separating Israeli and Syrian forces. Jerusalem may be expected to seek advice from Washington in order to get the Russian contribution disqualified on the grounds that Moscow can hardly claim to be a neutral party when it is so heavily committed militarily to one side of the Syrian conflict. The Obama administration’s reaction to Putin’s move is hard to predict because a rejection could torpedo the fading prospects of the US-Russian-sponsored Geneva conference for a political solution of the Syrian war - for which no date has yet been set. The Russian president appears to be aiming at having Russian troops posted on Syrian soil under the US flag when and if - the conference ever gets off the ground. What Putin said was this: “In view of the complicated situation which is currently unfolding on the Golan Heights, we could replace the Austrian peacekeeping contingent, which is withdrawing from this region, on the disengagement line between Israeli troops and the Syrian army.” The Russian president made no mention of the presence of Syrian rebels on the Golan. Israel has four major concerns in this matter: 1. The presence of Russian troops on the Syrian side of the Golan would inhibit Israeli cross-border military action should it become necessary for its security. 2. It would upset the relations the IDF has developed with certain Syrian rebel units, manifested by their war wounded receiving treatment at the military field hospital set up especially at the Tel Hazaka post on the Golan and transferred in severe case to hospitals in Haifa and Safed. Last week, US military released data with pictures showing the movements of Israeli special forces in and out of Syria. 3. The possibility of Russian officers in blue helmets interfering with Israeli military movements on the Israeli side of the Golan as well cannot be ruled out. 4. Some of the Russian contingent may be assigned to gather intelligence on Israeli military movements in the north of the country. There is no way to stop them handing those secrets over to the Syrian and Hizballah. In the event, the UN thanked Moscow but explained that the Syrian-Israeli 1974 disengagement accord did not allow permament UN Security Council members with veto power to serve in UNDOF.
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