english version below

Now Lebanon AFP
Oct 17, 2013

Le armi chimiche della Siria potrebbero essere spedite all'estero

Le scorte di armi chimiche della Siria potrebbero essere spedite fuori dal paese per essere distrutte in modo sicuro altrove, ha detto Giovedi il Segretario di Stato americano John Kerry.

Il capo della diplomazia statunitense ha commentato che, quasi la metà delle ispezioni dei siti siriani in cui sono conservate tali armi, sono state completate.

Kerry ha anche insistito sul fatto che il presidente siriano Bashar al-Assad ha lavorato con la comunità internazionale, che comunque frenare l’azione non lo avrebbe aiutato a rimanere al potere e non significa che abbia riacquistato legittimità.

"Il fatto è che queste armi possono essere rimosse sia che Assad sia al potere oppure no, perché conosciamo i luoghi, che sono stati dichiaratie messi al sicuro" ha detto Kerry National Public Radio.

"E la mia speranza è che gran parte di questo materiale venga spostato il più rapidamente possibile in un'unico luogo, e rimosso dalla regione si spera su una nave."

Non è andato nei dettagli di una tale operazione, che rischia di rivelarsi tecnicamente impegnativa, oltre che incredibilmente rischiosa.

In effetti, la Convenzione sulle armi chimiche in realtà vieta ai paesi di trasportare le loro riserve in altre nazioni.

Ma la risoluzione delle Nazioni Unite 2118 adottata il mese scorso da parte degli Stati membri del Consiglio di Sicurezza autorizza ad aiutare il trasporto delle armi chimiche in modo che possano essere distrutte al più presto e nel modo più sicuro."

L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche sta lavorando ad un fitto calendario fissato dalla risoluzione, per eliminare le armi chimiche della Siria entro la prima metà del 2014.

Ad oggi ha verificato 11 dei 20 siti dichiarati dal regime di Assad, e i suoi ispettori stanno facendo buoni progressi nel rendere i magazzini inutilizzabili.

"Abbiamo fatto quasi il 50 per cento del lavoro di verifica delle strutture che sono state dichiarate", ha detto a L'Aia Malik Ellahi, un consigliere politico sulla Siria per l'OPAC.

Le Nazioni Unite e l'OPAC, a cui la scorsa settimana è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace, attualmente hanno circa 60 esperti che lavorano in Siria.

Giovedi Kerry ha anche annunciato che si recherà a Londra la prossima settimana per colloqui con i sostenitori dell'opposizione siriana, per costruire lentamente i colloqui di pace del mese prossimo a Ginevra.


Now Lebanon AFP
Oct 17, 2013

Syria's chemical arms may 
be shipped abroad

Syria's chemical weapons stockpile could be shipped out of the country to be safely destroyed elsewhere, US Secretary of State John Kerry said Thursday.

The top US diplomat commented as the world's chemical weapons watchdog said it had completed nearly half of its inspections of Syrian sites where such arms are stored.

Kerry also insisted that the fact that Syrian President Bashar al-Assad was working with the international community to rein in his stock would not help him stay in power and did not signify he had regained legitimacy.

"The fact is that these weapons can be removed whether Assad is there or not there because we know the locations, the locations have been declared, the locations are being secured," Kerry told National Public Radio.

"And my hope is that much of this material will be moved as rapidly [as] possible into one location, and hopefully on a ship, and removed from the region."

He did not go into details and such an operation is likely to prove technically challenging, as well as incredibly risky.

Indeed, the Chemical Weapons Convention actually bars countries from transporting their stockpiles to other nations.

But under United Nations resolution 2118 adopted last month by Security Council member states were authorized to help transport the chemical weapons stockpiles so they could be destroyed in "the soonest and safest manner."

The Organization for the Prohibition of Chemical Weapons is working on a tight schedule set by the resolution to eliminate Syria's chemical weapons by the first half of 2014.

It has now checked 11 out of 20 sites declared by the Assad regime, and its inspectors are making "good progress" in rendering the locations "inoperable."

"We have done nearly 50 percent of the verification work of the facilities that have been declared to us," Malik Ellahi, a political advisor on Syria for the OPCW, said in The Hague.

The United Nations and the OPCW, which last week was awarded the Nobel Peace Prize, currently have about 60 experts working in Syria.

Kerry on Thursday also announced he would travel to London next week for talks with the supporters of the Syrian opposition, as momentum appears to be slowly building towards peace talks next month in Geneva.

top