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Truppe di Assad e Hezbollah all'attacco di Homs BEIRUT - La città vecchia di Homs, la terza città siriana e un tempo polo industriale del Paese, è stata pesantemente bombardata oggi dall'aviazione fedele al presidente Bashar al Assad, mentre le milizie lealiste sostenute da combattenti libanesi degli Hezbollah hanno tentato di penetrare nei quartieri del centro cittadino, da oltre un anno roccaforte degli insorti. Numerosi video pubblicati da attivisti di Homs mostrano colonne di fumo uscire dall'interno della moschea Khaled ben Walid, pesantemente danneggiata dai bombardamenti. Il luogo di preghiera sunnita è un importante luogo di pellegrinaggio oltre a essere da più di un secolo simbolo della città. Al suo interno è ospitata l'antica tomba (XI sec. d.C.) dell'omonimo compagno del profeta Maometto e uno più celebri conquistatori musulmani. L'agenzia ufficiale Sana non fa riferimento all'uso dell'aviazione né dell'artiglieria su Homs, ma si limita a dire che "il valoroso esercito arabo siriano ha fatto enormi progressi nell'avanzata nel quartiere di Khaldiye", adiacente alla zona della moschea e nella parte settentrionale della città. "Numerosi terroristi sono stati eliminati e arrestati e la sicurezza e la stabilità sono stati riportati a Khaldiye", aggiunge la Sana. Gli irriducibili che da mesi resistono all'assedio di Khaldiye e degli altri quartieri ribelli di Homs hanno dal canto loro pubblicato video in cui si mostra un carro armato delle forze filo-Assad distrutto nei pressi di uno degli ingressi del quartiere. Altre foto e filmati mostrano i pesanti danni alle abitazioni del rione, dove sono rimasti asserragliati poche centinaia di insorti. E' impossibile verificare in modo indipendente le informazioni provenienti dal fronte dei ribelli e quelle diffuse dai media del regime di Damasco. L'offensiva lealista a Homs fa parte di un più ampio contrattacco congiunto degli Hezbollah e delle milizie fedeli agli Assad portato da settimane nella Siria centrale, attorno alla città che si trova in una posizione chiave, lungo l'asse nord-sud Aleppo-Damasco, lungo la direttrice est-ovest che collega l'interno siriano alla costa mediterranea, e nei pressi del confine libanese, di fatto controllato dalla milizia sciita filo-iraniana. Le informazioni che giungono da Homs parlano di un tentativo di assalto da tutti i lati della città da parte delle forze lealiste, preceduto da intensi bombardamenti dell'aviazione e dell'artiglieria. La stessa tattica era stata usata nelle settimane e nei giorni scorsi per riprendere il controllo di Qusayr e Talkalakh, località chiave a sud-ovest di Homs, e di Qaryatayn, in direzione dell'oasi di Palmira verso est. Bombardamenti contro zone civili si sono registrati oggi anche contro i quartieri ribelli di Damasco e di Aleppo. Nella metropoli del nord, il rione di Qaterji è stato colpito da missili terra-terra e, secondo gli attivisti locali, almeno dieci persone sono state uccise. E nel nord-ovest della Siria tre membri di una organizzazione non governativa (Ong) tedesca sono stati dichiarati oggi scomparsi dalla loro stessa Ong, che ha precisato che dei tre (uno dei quali ha 72 anni) si sono perse le tracce più di sei settimane fa nel villaggio di Harem, al confine con la Turchia.
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