ANSAmed
30 Giugno 00:11

Truppe di Assad e Hezbollah all'attacco di Homs
di Lorenzo Trombetta

BEIRUT - La città vecchia di Homs, la terza
città siriana e un tempo polo industriale del Paese, è stata
pesantemente bombardata oggi dall'aviazione fedele al presidente
Bashar al Assad, mentre le milizie lealiste sostenute da
combattenti libanesi degli Hezbollah hanno tentato di penetrare
nei quartieri del centro cittadino, da oltre un anno roccaforte
degli insorti. 
   Numerosi video pubblicati da attivisti di Homs mostrano
colonne di fumo uscire dall'interno della moschea Khaled ben
Walid, pesantemente danneggiata dai bombardamenti. Il luogo di
preghiera sunnita è un importante luogo di pellegrinaggio oltre
a essere da più di un secolo simbolo della città. Al suo interno
è ospitata l'antica tomba (XI sec. d.C.) dell'omonimo compagno
del profeta Maometto e uno più celebri conquistatori musulmani. 
   L'agenzia ufficiale Sana non fa riferimento all'uso
dell'aviazione né dell'artiglieria su Homs, ma si limita a dire
che "il valoroso esercito arabo siriano ha fatto enormi
progressi nell'avanzata nel quartiere di Khaldiye", adiacente
alla zona della moschea e nella parte settentrionale della
città. "Numerosi terroristi sono stati eliminati e arrestati e
la sicurezza e la stabilità sono stati riportati a Khaldiye",
aggiunge la Sana. 
   Gli irriducibili che da mesi resistono all'assedio di
Khaldiye e degli altri quartieri ribelli di Homs hanno dal canto
loro pubblicato video in cui si mostra un carro armato delle
forze filo-Assad distrutto nei pressi di uno degli ingressi del
quartiere. Altre foto e filmati mostrano i pesanti danni alle
abitazioni del rione, dove sono rimasti asserragliati poche
centinaia di insorti. 
   E' impossibile verificare in modo indipendente le
informazioni provenienti dal fronte dei ribelli e quelle diffuse
dai media del regime di Damasco. L'offensiva lealista a Homs fa
parte di un più ampio contrattacco congiunto degli Hezbollah e
delle milizie fedeli agli Assad portato da settimane nella Siria
centrale, attorno alla città che si trova in una posizione
chiave, lungo l'asse nord-sud Aleppo-Damasco, lungo la
direttrice est-ovest che collega l'interno siriano alla costa
mediterranea, e nei pressi del confine libanese, di fatto
controllato dalla milizia sciita filo-iraniana. 
   Le informazioni che giungono da Homs parlano di un tentativo
di assalto da tutti i lati della città da parte delle forze
lealiste, preceduto da intensi bombardamenti dell'aviazione e
dell'artiglieria. La stessa tattica era stata usata nelle
settimane e nei giorni scorsi per riprendere il controllo di
Qusayr e Talkalakh, località chiave a sud-ovest di Homs, e di
Qaryatayn, in direzione dell'oasi di Palmira verso est. 
   Bombardamenti contro zone civili si sono registrati oggi
anche contro i quartieri ribelli di Damasco e di Aleppo. Nella
metropoli del nord, il rione di Qaterji è stato colpito da
missili terra-terra e, secondo gli attivisti locali, almeno
dieci persone sono state uccise. 
   E nel nord-ovest della Siria tre membri di una organizzazione
non governativa (Ong) tedesca sono stati dichiarati oggi
scomparsi dalla loro stessa Ong, che ha precisato che dei tre
(uno dei quali ha 72 anni) si sono perse le tracce più di sei
settimane fa nel villaggio di Harem, al confine con la
Turchia.

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