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AFP - Dec 5, 2013

Gli Usa parlano con i ribelli islamici della Siria

Washington - Gli Stati Uniti hanno contattato le milizie islamiste tra l'opposizione siriana nel tentativo di raggiungere una soluzione politica alla guerra civile, ha confermato Mercoledì un funzionario Usa.

Ma non ci sono stati contatti con gruppi come Al Nusra che sono sulla lista nera di Washington come organizzazioni terroristiche, ha sottolineato il vice portavoce del Dipartimento di Stato Marie Harf.

"Siamo impegnati con un ampio spaccato di popolo siriano e dei leader politici e militari dell'opposizione, tra cui una varietà di gruppi islamisti", ha detto ai giornalisti … Non ci impegniamo con i terroristi, e/o con gruppi che sono designati come organizzazioni terroristiche"

Harf ha parlato dopo che il Wall Street Journal ha riportato che un veterano della diplomazia Usa era stato inviato per incontrare le milizie chiave in seguito alla nascita di una nuova alleanza in Siria il mese scorso.

Il Fronte islamico è oggi la più grande opposizione armata siriana, che raggruppa decine di migliaia di combattenti in lotta per spodestare il presidente Bashar al-Assad.

L'alleanza ha detto che vuole creare uno stato islamico, ma ha insistito che verrebbero protette le minoranze in un sistema non autoritario ne oppressivo.

Più gruppi secolarizzati, come l'Esercito Siriano Libero sotto il comando del generale Selim Idriss, hanno perso terreno mentre combattevano sia le forze di Assad che le milizie separatiste collegate ad Al Qaeda.

L'obiettivo della sensibilizzazione diplomatica degli Stati Uniti è quello di convincere alcuni dei militanti a sostenere i colloqui di pace che si svolgeranno a Ginevra il 22 gennaio, funzionari occidentali hanno detto al quotidiano statunitense.

Harf ha aggiunto che i colloqui sono avvenuti in risposta ad una nuova realtà che l'opposizione ha costituito con una serie di gruppi, alcuni dei quali sono gruppi islamici, al fine di ottenere una soluzione politica in Siria, poiché non esiste una soluzione militare, dobbiamo avvicinare questi gruppi all’idea che ci dovrebbe essere una soluzione politica.

Ha rifiutato di specificare, però, con quale dei gruppi stava parlando, ma ha sottolineato che l'assistenza degli Stati Uniti era ancora diretta esclusivamente al Consiglio Supremo Militare guidato da Idriss.

L'opposizione siriana deve ancora stabilire chi dovrebbe essere incluso nella propria delegazione ai colloqui di Ginevra.

Ma Harf ha convenuto che l'obiettivo generale era quello di ottenere una vasta sezione di opposizione a sedersi al tavolo dei negoziati.


AFP - Dec 5, 2013

US talking to Syria's Islamist rebels

WASHINGTON - The United States has reached out to Islamist militias among the Syrian opposition as it seeks to reach a political solution to the civil war, a US official confirmed Wednesday.

But there have been no contacts with groups such as Al-Nusra that are blacklisted by Washington as terror organizations, deputy State Department spokesperson Marie Harf stressed.

"We engage with a broad cross-section of Syrian people and political and military leaders in the opposition, including a variety of Islamist groups," she told reporters.

"We do not engage with terrorists, with groups... that are designated as terrorist organizations."

Harf spoke after The Wall Street Journal reported that a senior US envoy had been sent to meet with key militias following the emergence of a new alliance in Syria last month.

The Islamic Front is now Syria's largest armed opposition, grouping tens of thousands of fighters battling to oust President Bashar al-Assad in the nearly three-year war.

The alliance has said it wants to create an "Islamic state," but insisted it would protect minorities and not create an "oppressive, authoritarian system."

More secular groups, such as the Syrian Free Army under the command of General Selim Idriss, have been losing ground as they battle both Assad's forces and separate militias linked to Al-Qaeda.

The goal of the US diplomatic outreach was to persuade some of the militants to back peace talks due to be held in Geneva on January 22, Western officials told the US daily.

Harf said the talks were "in response to a reality that the opposition is made up of a number of groups, some are Islamist groups, and that in order to get a political solution here, because there is no military solution, we need to get these groups to buy into the notion that there should be a [political] solution."

She refused to specify, however, with which groups the United States was speaking, and stressed that US assistance was still only going to the Supreme Military Council led by Idriss.

The Syrian opposition has yet to determine who would be included in its delegation to the Geneva talks.

But Harf agreed that the "overall goal" was to get a broad section of the opposition to sit down at the negotiating table.

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